Per concorso in omicidio volontario continuato. Le sottoelencate persone che, pur nell'evidenza di una legge sbagliata, di fatti e circostanze che evidenziano questo stato mostruoso e disgregante per tutta la società milanese e italiana, persistono nell'attuazione di esperimenti già sperimentati negli Stati Uniti e negli altri Stati europei, che hanno portato, e continuano a portare, l'aumento di lutti e di morti, di furti omicidi e rapine, nonché la corruzione di gran parte della politica italiana, già propensa ad accettare il riciclaggio di danaro dei narcotrafficanti, la ripulitura, mediata dal proliferare di finanziarie di tutti i tipi, dello stesso danaro rivolgendolo alla costruzione di interi quartieri edili.
Oggi molte ditte hanno di già chiuso i battenti non potendo concorrere con le cosiddette industrie intelligenti, tanto intelligenti da coprire con il loro sporco commercio del narcotraffico le loro industrie oggi floride grazie alla doppia attività, di cui la prima fallimentare e la seconda risanatrice della prima con un utile fasullo fuori da ogni norma e aspettativa.
Denuncio altresì la legittimità mediante pagamento di IVA e tasse (fasulle e vere), in quante determinate dal commercio e dal guadagno illegittimo di droghe di tutti i tipi e qualità.
Denuncio queste persone come ignare, ma pur veri e pericolosi manigoldi, di aver attuate e di stare attuando il continuo e controllato sterminio dei nostri figli più sfortunati, e oggi più deboli e indifesi in base agli umori perversi di acquisite false moralità, in quanto essi non hanno nessuna intenzione di porre fine allo spaccio e alla diffusione incontrollata della droga. Anzi essi tacitamente avallano e hanno avallato, con il loro silente assenso, la licenza "illecita" di vendere e smerciare droga di tutti i tipi a criminali incalliti e a persone senza scrupoli; in special modo con il loro tacito e permissivo consenso "fuori da ogni comune e umanitaria moralità" permettono, a questi criminali e indegne persone, di vendere eroina e altre droghe avvelenate e infette, cariche di germi e malattie di ogni tipo, vedi ad esempio epatite, sieropositività e AIDS.
Io accuso formalmente queste persone di omicidio volontario, siano esse coscienti o meno, ma questa non è una scusante per porre in atto lo sterminio indiscusso e accertato di una parte delle generazioni attuali e di tutte le generazioni future.
Questa denuncia è rivolta a queste persone denominate sotto la componente "Comitato Antidroga":
- il Sig. Carmelo Caruso, Prefetto di Milano;
- Umberto Lucchese, Questore di Milano;
- Livia Pomodoro, Procuratore della Repubblica;
- Luciano Meloni, Generale dell'Areonautica e Comandante della I^ Regione Aerea;
- Franco Angioni, Generale dell'Esercito e Comandante del III Corpo d'Armata;
- Mario Cucci, Generale dei Carabinieri e Comandante della Divisione Pastrengo;
- Amilcare Mion, Generale della Guardia di Finanza;
- Alberto Ruffo, Commissario di Governo della Regione Lombardia;
- Rita Pulcini, Sovrintendente Scolastico della Regione;
- Enzo Martinelli, Provveditore agli Studi di Milano;
- Giuseppe Giovenzana, Presidente della Giunta Regionale;
- Ugo Finetti, Vice Presidente della Giunta regionale;
- Michele Colucci, Assessore al Coordinamento Servizi Sociali della Regione;
- Patrizia Toia, Presidente Commissione Sanità della regione;
- Paolo Pillitteri, Sindaco di Milano;
- Vittorio Craxi, Consigliere Comunale;
- Ornella Pilone, Assessore all'Educazione;
- Enrico Ximenez, componente dell'èquipe tecnico-scientifica del Comune di Milano;
- Alberto Ambreck, Presidente del Sindacato Regionale dei titolari di farmacie;
- Salvatore Stivale, avvocato penalista;
- Walter Galbusera, segretario regionale della CISL;
- Sandro Antoniazzi, segretario regionale della CIGL;
- Riccardo Terzi, segretario regionale della UIL;
- Francesco Cardella, dell'Associazione Saman;
- Antonio Mazzi, di Exodus Opera don Calabria;
- Gino Cenovi, del Centro aiuto drogati;
- Paolo Turri, dell'associazione Aisol;
- Gino Rigoldi, del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza;
- Massimo Bagnaschi, dell'Associazione Le Patriarche;
- Vera Slepoj, della Società Italiana Operatori;
- Franco Zuin, del Coordinamento Regionale Operatori tossico-dipendenti.
Ricordo ancora che queste persone emettono giudizi e sentenze di attuazione personale, pur non sapendo come e cosa fare per cancellare in un prossimo o presente futuro la droga-eroina, la droga attualmente assassina.
Ricordo a codesto Comando delle Forze dell'Ordine e al Procuratore della Repubblica e ai Giudici e a tutti coloro che vaglieranno questa denuncia che le persone da me denunciate non hanno espresso ed evidenziato una loro soluzione di cancellazione della morte per eroina, una soluzione di cancellazione e proliferazione della vendita di eroina avvelenata e derivati da chiunque e di chiunque domani si impossessi di questa tacita licenza concessa con il consenso delle sovracitate persone, in quanto esse non hanno trovato nessun rimedio e non hanno fatto nessuna affermazione perché questo gioco perverso di morte possa aver fine.
Ricordo ancora alla Procura della Repubblica che su 11.000 morti avvenuti in Italia per colpa della eroina e per la mancanza di soluzioni risolutive di queste persone sovracitate e altre persone qui non denunciate per ovvia questione di spazio e di tempo, che da loro nessun proponimento e nessuna idea è scaturita dalle loro menti per porre fine a questa vile tragedia umana di Milano e dell'Italia.
In fede, dal cittadino Crocicchio Armando votato all'unica moralità e all'unica strategia fattibile di cancellazione di morte dei nostri giovani figli adolescenti, una strategia assai breve e fattibile, di semplice attuazione, indolore, non dispendiosa, atta a cancellare questo gravissimo problema messo in atto dalla leggerezza di tutta la nostra attuale società.
Il sottoscritto propende all'obbligo morale e indiscindibile di por fine a questo inutile e criminale sterminio.
In fede, Armando Crocicchio, radicale antiproibizionista.
MILANO, 28 FEBBRAIO 1991,
QUESTURA DI MILANO, DIVISIONE ANTICRIMINE, Uff. Notturna e diurna,
E copia di analoga denuncia, presentata in data odierna, che si rilascia per i soli usi consentiti dalla legge.