MARCO TARADASH INCONTRA ESPONENTI DELLA POLIZIA DEL MONDO POLITICO ED ESPERTI DEL PROBLEMA DROGA. UN CENTINAIO DI PERSONE PARTECIPANO ALLA CONFERANZA ANTIPROIBIZIONISTA.
Ecco una sintesi di queste due giornate, fatta da Eduardo Rozsa, radicale di Budapest.
Martedi 5 marzo 1991
1. INCONTRO CON IL SINDACO DI BUDAPEST, GABOR DEMSZKY (LEGA DEI LIBERI DEMOCRATICI)
Hanno partecipato all'incontro Gabor Demszky, sindaco di Budapest Istvan Sebesi, quest'ultimo consigliere del sindaco per le relazioni internazionali e membro del Partito radicale transnazionale. L'Eurodeputato Marco Taradash ha partecipato all'incontro accompagnato da Anna Tothfalusi e Eduardo Rozsa, membri del Partito radicale transnazionale.
Nell'incontro, Marco Taradash, ha esposto le posizioni della Lega Internazionale Antiproibizionista e del P.R. rispetto al contesto generale del problema della droga ed ha commentato la eventualita' che si possa formare, tra i Paesi dell'Europa Orientale ex-comunista ed i Paesi Occidentali, una relazione riguardo al traffico degli stupefacenti, simile a quella che esiste di già tra gli Stati Uniti d'America e l'America Centrale e del Sud, cio' che faciliterà gravemente la commercializzazione illecita delle droghe, ivi compreso quelle di tipo pesante...
Il sindaco Demszky, ha ringraziato per l'interesse dimostrato e l'informazione ricevuta dall'eurodeputato Taradash, e ha, quindi, spiegato che esiste in Ungheria un'attività coordinata anti-droga, ed ha come punto di riferimento i centri di ricerca come quelli del Dr. Gerevich il cui lavoro di prevenzione sta dando dei risultati molto buoni. Demszky ha informato che ha l'intenzione, per il prossimo futuro, di nominare come assessore per trattare il problema dei tossicodipendenti una delle colleghe del Dr. Gerevich che lavorerà a tempo pieno per il Comune di Budapest. Il sindaco ha continuato dicendo che "anche per noi quello della droga, non è un problema giuridico-criminale, ma si tratta piu' esattamente di un problema sociale e va trattato come tale.".
Demszky ha concluso, dicendo che lui considera una delle barriere alla commercializzazione massiccia delle droghe, nel territorio ungherese, è costituita dal fatto che il valore nominale della moneta ungherese (il fiorino) non è convertibile, ragione questa per cui l'Ungheria non costituisce un obiettivo immediato per le grandi organizzazioni criminali distribuitrici di stupefacenti. Marco Taradash ha ringraziato per l'accoglienza dimostrata dal sindaco e ha concluso l'incontro dicendo che l'interesse della Lega Internazionale Antiproibizionista verso l'Ungheria si basa giustamente sul fatto che questo Paese "è ancora in tempo" per prepararsi alla invasione delle organizzazioni criminali, e che è necessario sviluppare una campagna di chiarimento dei pericoli che conseguirebbero dal trattare questo problema solo con i mezzi repressivi. Ha chiesto anche un aiuto dal sindaco per realizzare un seminario antiproibizionista internazionale, a Budapest, nel mese di giugno di quest'anno, al quale parteciperanno diver
si esponenti antiproibizionisti e esperti ungheresi del settore per portare a compimento un interscambio di informazioni che possa essere mutualmente utile.
Taradash concludendo la sua esposizione ha presentato a Demszky i documenti della Risoluzione di Francoforte ed altri documenti della Lega Internazionale Antiproibizionista. Gabor Demszky ha ringraziato per la preoccupazione e per l'interesse segnalando che il Comune darà il suo appoggio nella misura delle sue possibilità.
2. INTERVISTA CON IL QUOTIDIANO NEPSZABADSAG
Nella sede del Partito radicale, Marco Taradash ha ricevuto la giornalista Agnes Federer del quotidiano ungherese Nepszabadsag con la quale si è intrattenuto sulla questione droga.
3. INCONTRO DI MARCO TARADASH CON LA CITTADINANZA E I RAPPRESENTANTI DELLA STAMPA UNGHERESE. HOTEL INTERCONTINENTAL ORE 18.00.
Nell'incontro che è durato approssivamente due ore ed al quale hanno partecipato un centinaio di persone, Taradash ha esposto le posizioni antiproibizioniste, in relazione ad un prossimo incremento delle attività di commercio della droga verso le nuove democrazie dell'Europa centrale, aggiungendo che questi Paesi sono pero' ancora in tempo per trattare questo problema, evitando gli errori commessi in Europa Occidentale, errori che hanno avuto gravissime conseguenze, sia nella criminalizzazione del consumo, sia - come risultato della repressione indiscriminata - nella perdita del controllo sul mercato e sui canali della somministrazione della droga.
Ha spiegato che con la repressione, l'unica cosa che si raggiunge - a parte il pericolo della violazione dei diritti dei cittadini - è la criminalizzazione del consumatore, e lo sviluppo di una spirale di delinquenza minore, nei confronti della quale gli organismi di polizia - almeno nel caso europeo - hanno dimostrato una inefficacia totale.
Nel corso del dibattito di Taradash, i giornalisti ed il pubblico hanno fatto diverse domande e alcune osservazioni, sia a favore che contro l'antiproibizionismo, dimostrando in parte una totale misconoscenza del tema ed hanno sollevato posizioni manipolate dalle concezioni ufficiali del "consumo=crimine". I membri del PR presenti si sono visti al termine dell'incontro accostati dalla stampa ungherese ed hanno rilasciato alcune interviste agli organi di comunicazione ungheresi.
Al termine della conferenza i radicali ungheresi hanno annunciato la creazione del Coordinamento Radicale Antiproibizionista, la cui sigla in ungherese è A.R.KO.
Mercoledi 6 marzo 1991.
4. INCONTRO DI MARCO TARADASH CON ALTI FUNZIONARI DELLA POLIZIA NAZIONALE UNGHERESE.
All'incontro che ha avuto luogo nel Comando Nazionale della Polizia, hanno partecipato Marco Taradash e Eduardo Rozsa, iscritto radicale, il Dr. Gyozo Szabo, Capitano Generale della Polizia Ungherese, comandante nazionale e generale di polizia, il collonello Antal Kacziba, capo del dipartimento nazionale di ricerca criminale, il tenente colonnello Laszlo Kiss, capo del Dipartimento Nazionale per il controllo degli stupefacenti e il Dr. Imre Kovalovszki, colonnello, capo del dipartimento di RREE della Polizia Nazionale Ungherese e Direttore dell'Ufficio ungherese della Interpol.
Dopo una breve informazione iniziale data da Taradash sulle posizioni e sulle attività della Lega Internazionale Antiproibizionista e sul progetto di realizzare un seminario scientifico a Budapest nel mese di giugno 1991, il Dr. Gyozo Szabo ha risposto ringraziando il deputato europeo per la sua visita e per l'interesse dimostrato alla situazione della droga in Ungheria. Ha informato delle relazioni internazionali in corso in Ungheria su questo problema, con organismi specializzati inglesi, francesi, italiani, tedeschi e olandesi. Ha continuato dicendo che "non siamo preparati ad affrontare la futura e possibile ondata di criminalità connessa con il commercio della droga" e ha inoltre segnalato che "siamo disposti a partecipare al seminario di Budapest, al quale delegheremo i nostri migliori specialisti che contribuiranno al lavoro esponendo le nostre esperienze su questo terreno."
Dopo di che il Dr. Antal Kacziba ha informato che "il diritto penale ungherese non rappresenta una posizione proibizionista rigida; non si punisce il consumo di droghe e dei sostitutivi di esse, visto che si considera come malati i consumatori di queste sostanze e trattati come tali. Il nostro obiettivo non è punirli ma curarli. Naturalmente - ha continuato Kacziba - la situazione è totalmente differente di fronte a coloro che partecipano alla commercializzazione o alla produzione degli stupefacenti ". Ha segnalato che "la liberalizzazione completa della droga, rappresenterebbe un pericolo per la società ungherese. Svezia e Olanda, Paesi che hanno una società ed un'economia piu' sviluppate non riescono a prendere delle misure antiproibizioniste radicali, tanto meno possiamo farlo noi". "Anche se la revisione del codice penale ungherese, prevista nei prossimi due anni, sembra dover portarci ad un indurimento della legislazione di fronte a questa questione, la mia posizione personale è che punire i consumatori
non porta da nessuna parte.". Ha segnalato anche che "il governo ungherese ha deciso di creare un nuovo organismo incaricato di trattare questo PROBLEMA SANITARIO e si sta investendo forte somme a questo fine." Ha fatto anche notare di non considerare per il momento possibile l'esplosione del consumo di droghe pesanti in Ungheria visto che il potere d'acquisto in valute liberamente convertibili e' limitato, anche se "si manifestano casi di acquisto di queste droghe piu' costose a Vienna, non in cambio di denaro ma attraverso meccanismi di baratto, come per esempio "con due casse di champagne sovietico si puo' ottenere una dose di LSD, visto che il costo a Vienna si aggira sui 50 dollari, cifra esagerata ed impagabile per gli ungheresi.
Durante l'incontro, Eduardo Rozsa ha informato i rappresentanti della Polizia Nazionale Ungherese sulla decisione di creare una nuova organizzazione che risponderà al nome di A.R.KO, omologa del CORA, coordinamento radicale antiproibizionista e che funzionerà nella sede del Partito radicale di Budapest. I membri della commissione organizzativa sono Istvan Sebesi, Anna Tothfalusi e lo stesso Eduardo Rozsa, tutti membri del P.R.
5. INCONTRO CON IL DR. JOZSEF GEREVICH, PRESIDENTE DEL DRUG PROGRAM DEL COMITATO NAZIONALE PER LA SALUTE.
Nella sede del Partito radicale, Taradash ha ricevuto il Dr. Gerevich, esperto di fama sul problema delle droghe in Ungheria. Durante l'incontro lo psichiatra ungherese ha promesso la sua cooperazione e la integrazione nei programmi antiproibizionisti della Lega Internazionale. Al termine dell'incontro il Dr. Gerevich ha anche affermato: "ricevendo il materiale del Partito radicale sulla questione antiproibizionista ho scoperto che ero antiproibizionista senza saperlo." Il Dr. Gerevich è lo specialista piu' conosciuto nel settore in Ungheria. E' il fondatore di una scuola dalla quale provengono tutti gli esperti ungheresi sul tema.
6. INCONTRO DI MARCO TARADASH CON IL DEPUTATO UNGHERESE, DR.FERENC GREZSA, DEL FORO DEMOCRATICO UNGHERESE, E VICE-PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PER GLI AFFARI SOCIALI DEL PARLAMENTO UNGHERESE, RESPONSABILE DEL PROBLEMA DROGA NELLA STESSA COMMISSIONE.
Durante l'incontro l'onorevole Taradash ha informato il Dr. Grezsa sulle attività della Lega Internazionale Antiproibizionista, che Grezsa tra l'altro gia' conosceva, e ha offerto la sua collaborazione per ampliare l'interscambio di informazione tra la Lega e la Commissione Parlamentare Ungherese della quale è vice-presidente. Ha segnalato anche che era disposto ad informare i suoi colleghi della commissione sui risultati dell'incontro e informerà i membri del gruppo parlamentare del Foro Democratico Ungherese, forza motrice della coalizione di governo in Ungheria. Ha dichiarato di essere interessato a partecipare al seminario di giugno ed ha anche espresso il suo desiderio di cooperare ai lavori dell'ARKO.
7. INCONTRO CON IL CONSIGLIERE DEL MINISTRO DELLA SALUTE DELLA REPUBBLICA UNGHERESE
L'Eurodeputato Taradash è stato ricevuto al Ministero della Salute da uno dei giovani consiglieri del ministro. Durante l'incontro, Taradash ha esposto la linea della Lega Internazionale Antiproibizionista, ed i piani dei radicali ungheresi per iniziare anche in Ungheria il lavoro di coordinamento antiproibizionista. Il consigliere ha segnalato che anche se non vede come imminente il pericolo di una escalation del consumo di stupefacenti in Ungheria, è pero' d'accordo sul fatto che bisogna cominciare il lavoro di prevenzione e di preparazione dei quadri che saranno incaricati nel futuro di curare i tossicodipendenti, visto che anche lui considera questo problema come un problema sanitario e non come un problema criminale. Ha fatto una relazione sulle sue esperienze in RFT, ove aveva seguito un corso di studio in psichiatria, e ha ipotizzato per l'Ungheria una forte resistenza delle posizioni piu' conservatrici rispetto alla liberalizzazione totale del consumo della droga, anche se lui considera questa prospe
ttiva come una delle linee di condotta piu' praticabili per affrontare questo problema. Ha dichiarato anche di essere disposto a partecipare al seminario annunciato da Marco Taradash per il prossimo giugno a Budapest.
8. INTERVISTA TELEVISIVA PER LA SCUOLA SUPERIORE DI POLIZIA DI BUDAPEST.
L'ultimo appuntamento dell'Eurodeputato Marco Taradash a Budapest e' stato l'incontro-intervista con alcunii giovani studenti della Scuola Superiore di Polizia di Budapest, che si sono dichiarati intenzionati, dopo aver finito gli studi, di dedicarsi al settore di polizia incaricato del problema degli stupefacenti. Dopo una breve conversazione, visto che i futuri poliziotti avevano partecipato alla conferenza del giorno precedente, si e' passato a registrare su video una breve intervista con Marco Taradash sulle posizioni antiproibizioniste. Questo materiale, come hanno segnalato i polizioti, sarà proiettato attraverso la rete interna della Scuola Superiore di Polizia, e sarà integrato in un programma video piu' ampio nel quale verrano presentate le diverse posizioni e opinioni sul tema della droga.