Mio caro CORA, ti dico subito che temo per il tuo vivere. Sarà un atteggiamento drastico? Non so, ma sento di doverti comunicare la mia ansietà. Temo che nell'indifferenza di tutti noi la tua iniziativa politica antiproibizionista, stia subendo una sorta di appiattimento con l'iniziativa e l'attività degli eletti antiproibizionisti presenti nelle varie formazioni politiche. Forse io sbaglio nel modo di porre le questioni, spesso sono dura e pretenziosa nelle mie considerazioni, ma ora credo necessaria una umiltà (che auspico reciproca) per consentirci di procedere. Quello che credo sia mancato nel corso del tuo Congresso sia stata una fase propositiva che non si è verificata certo anche per diretta responsabilità degli iscritti e degli aderenti. Vorrei tentare, per quel che posso, di colmare questa lacuna. Parto dalla risoluzione di Francoforte che a mio avviso non è sufficiente proporre tout court ai Sindaci delle città italiane.Scorporendone alcuni punti e mettemdole in relazione con la legislazione italina vigente sulla droga ci può essere possibilità di imbastire iniziative; almeno si deve tentare. Es: il punto 3 della II^ parte dove si parla di trattamento metadonico per la riduzione dei danni e il punto 5 della III^ parte dove si auspicano leggi per preparare il terreno per una più vasta prescrizione di metadone che costituisca un aggancio ai tossicodipendenti.
Il decreto sul metadone in attuazione della 162 va in senso completamente opposto. Occorre opporre quindi una proposizione che inverta la rotta; allora penso ad una proposta di legge in Parlamento unita ad una proposta di legge di iniziativa popolare che ci consenta di far conoscere e di raccogliere il parere della gente nel Paese, unitamente a proposte di legge regionale di iniziativa popolare (queste a costo zero poichè molte regioni danno un rimborso di tot lire a firma).Idee di lavoro molto in embrione, ma su cui magari riflettere per trovare il modo di essere tra la gente, cosa che ritengo indispensabile.
Inoltre io credo che i tempi siano maturi per riproporre ( in modo da studiare: referendum? proposte di legge di inziativa popolare?) la depenalizzazione delle droghe leggere. E' solo un tassello della politica antiproibizionista per noi questa questione, se è vero ciò che ho letto nelle proposizioni al Congresso dell'ex FGCI, questo protrebbe costituire un momento di unione di tante forze sociali e politiche su questo tema specifico.
Ecco senza nessun tipo di presunzione mi piacerebbe che tu, caro CORA, esaminassi queste mie idee non trascurando una considerazione che io faccio anche visto come ho vissuto il tuo ultimo Congresso: vuoi essere o fare il Coordinamento Radicale Antiproibizionista? Vuoi che noi ti consumiamo essendo o facendo gli antiproibizionisti?
Con sincero affetto