Voghera, 22.3.91
Al CORA
A Marco Taradash
A tutti i compagni radicali
Ho ricevuto la Vostra lettera e sono sul serio contento che finalmente si è riusciti a organizzare il Congresso del Cora, perché le sue motivazioni e spinte dovrebbero essere quelle di tutti, a fronte di un dilagare irreversibile delle morti legate e collegate al problema della droga.
Il mio contributo certamente è limitato e poco quantificabile ma posso affermare in tutta coscienza e con convinzione che ciò che che il CORA porta avanti è una verità che non deve mai venire meno, al cospetto degli interessi più o meno nascosti e pilotati ad arte dai potentati di questa italietta figlia delle emotività. Il mio status di detenuto e di reietto che del silenzio dovrebbe fare il proprio sopravvivere mi porta invece a sorridere e lottare per riuscire a dire anche la mia e chissà che non riesca in futuro ad essere presente ad un Vostro Congresso.
Un caro saluto a tutti i compagni e compagne.
Colgo l'occasione per porgere un saluto sincero da parte di tutto il Collettivo Verde del carcere di Voghera.
Cordialmente.
Vincenzo Andraous