COMUNICATO STAMPALA MORTE DI BRUNO DI DONATO, LEADER DEL MOVIMENTO OMOSESSUALE ITALIANO E
FONDATORE DEL GRUPPO DI SOLIDARIETA' PER PERSONE CON HIV, RADICALE E
ANTIPROIBIZIONISTA
Sabato 6 aprile alle ore 1,25 presso l'ospedale Amedeo di Savoia di Torino
è morto di Aids BRUNO DI DONATO.
Al suo fianco il compagno della sua vita e gli amici più cari.
55 anni, sposato e divorziato, tre figli con i quali ha costruito un
rapporto vero e intenso, Bruno Di Donato è stato uno dei leader del
movimento omosessuale italiano ed il primo ad occuparsi attivamente di AIDS
e di assistenza alle persone sieropositive.
Si è avvicinato alla politica omosessuale nella seconda metà degli anni '70
ed è divenuto prestissimo responsabile del gruppo Fuori! di Roma. Nel 1979
ha guidato la delegazione del Fuori! che ha incontrato, prima volta nella
storia, l'allora sindaco della Città Argan. Nel 1982 organizzò con
l'amministrazione capitolina di Petroselli (per la prima volta in Italia)
un importante Convegno su "Problemi della condizione omosessuale nelle aree
metropolitane".
Fu uno dei leader del movimento omosessuale unitario romano, fondò e fu il
presidente per molti anni del Circolo Mario Mieli, ancora oggi
l'organizzazione gay romana più attiva.
Impossibile elencare le molteplici iniziative che lo hanno visto
protagonista, come omosessuale, come radicale e come antiproibizionista fin
dal 1978. E' stato più volte candidato, anche in Piemonte, in liste
radicali e antiproibizioniste.
Si è occupato di AIDS fin dal 1982, partecipando come delegato italiano ad
un Congresso internazionale dei gruppi gay a Washington. Nel 1983 organizzò
la prima conferenza stampa insieme all'Istituto Superiore di Sanità e
subito dopo, con il Circolo Mario Mieli, diede vita alla prima esperienza
di consultorio su questo tema in Italia.
Trasferitosi a Torino nel 1987 ha continuato qui la sua attività, pur
sapendo da tempo di essere sieropositivo.
E' stato segretario di INFORMAGAY ma soprattutto fondatore e responsabile
fino all'ultimo giorno del GRUPPO DI SOLIDARIETA' AIDS, nato con lo scopo
di offrire assistenza alle persone sieropositive o in AIDS.
Infine, da circa un anno era l'animatore del primo Gruppo di Auto Aiuto in
Piemonte fra persone sieropositive.
Numerose le interviste pubbliche sulla sua omosessualità e, negli ultimi
tempi, sulla sua sieropositività
E' stato per tutti un esempio indimenticabile di dignità, di forza, di
orgogliosa e serena accettazione della vita, di senso dell'umorismo nei
confronti di tutto, di impegno costante e generoso.
Per sua esplicita volontà i funerali civili in forma strettamente privata
sono stati svolti stamane. Tutti coloro che lo hanno conosciuto ed amato lo
ricorderanno pubblicamente in una serata in suo onore fra circa un mese.
Torino, 9 aprile 1991