Mi dispiace raffreddare gli entusiasmi, ma le notizie provenienti dalla Svizzera non sono esatte.
Si tratta per ora solo di un progetto in fase di studio a Ginevra, Zurigo, Berna, la cui possibilità di successo è ancora tutta da studiare e da verificare.
La notizia è sicuramente importante in quanto dimostra che lo studio delle alternative alle leggi proibizioniste va avanti e che il fronte si allarga, con buona pace di chi in Italia e non solo in Italia va affermando, mentendo, che anche le esperienze più avanzate come quella di Amsterdam sono fallite e che tutti si vanno convertendo al credo della proibizine e della punizione.
Roberto