TRASCRIZIONE NOTIZIA N.14 DEL TG3 ORE 19.00
redazione 25"
servizio filmato di Bonavolontà 1'39"
"Mentre in Colombia sono riuniti i rappresentanti di 34 paesi per affrontare il dramma mondiale del narcotraffico, le organizzazioni criminali dei cartelli della droga dimostrano la loro forza continuando ad uccidere. Poche ore fa sotto gli occhi di migliaia di persone sono stati freddati nella via principale di Segovia, due giornalisti del quotidiano più impegnato sul fronte della lotta al traffico di cocaina. Da Cartagena il nostro inviato Giuseppe Bonavolontà."
BONAVOLONTA': "La cocaina in cerca di nuovi mercati arriva in Giappone e penetra l'Europa a ritmi 10 volte più rapidi di quelli con cui invase gli Stati Uniti. Alla nona conferenza internazionale delle polizie antidroga che si svolge a Cartagena, in Colombia, parla il presidente colombiano Sesar Gaviria. Parla e accusa dati alla mano. Nell'84 solo il 10% della cocaina prodotta arrivava nei paesi europei, oggi è il 40%. La produzione aumenta, prosegue Gaviria, contro la droga non servono i patriot o i carri armati, la teoria della mano forte ha dimostrato il suo fallimento. Cosa occorre allora? Chiedono i 172 delegati di 34 paesi. Una alternativa di mercato e sarebbe il momento opportuno. Il prezzo della foglia di coca in Bolivia, Perù, Colombia ed Equador è diminuito del 90% effetto collaterale della lotta contro il narcotraffico. I capecignos muoiono di fame. Finanziando con l'acquisto del prodotto la riconversione delle colture c'è qualche speranza di vincere. I rappresentanti boliviano e peruviano approva
no e annunciano che i loro governi sono pronti a legalizzare la droga. E' polemica per i paesi consumatori, Stati Uniti in testa. Risponde il capo della DEA, l'agenzia antidroga: "Non serviranno i patriot ma tantomeno sarà utile rendere legale l'uso della cocaina." Il fronte antidroga varato da Bush poco più di un anno fa proprio qui a Cartagena è spaccato. Unico punto d'accordo la spartizione del denaro sequestrato ai narcotrafficanti, 282 milioni di dollari solo nell'ultimo anno. La metà andrà a finanziare l'impegno dei governi nei paesi produttori, il resto agli Stati Uniti."
(Da Notizie TV - Agora`- a cura del Centro di Ascolto)