Ieri sera la televisione informava che in seguito a trapianti eseguiti con organi espiantati da persona morta in conflitto a fuoco con la polizia statunitense , sono decedute almeno tre persone per cause attribuibili ad Aids e che altri 53 potenziali infettati sono tuttora in fase di accertamento.

Questa mattina: radiogiornale delle ore 5 a.m. sul secondo canale in onde medie (AM) della r.a.i. viene diffusa la seguente versione. "In seguito a trapianti avvenuti da persona, in seguito deceduta per Aids,....." "...i cui organi sono stati trapiantati su almeno 58 persone di cui tre già decedute per Aids...."

Su i giornali di oggi 18-05-91 da IL TEMPO :" NEW YORK- Le autorità sanitarie americane sono in allarme rosso. Hanno scoperto che i trapianti dei tessuti e di quattro organi di un giovane di 22 anni hanno già ucciso tre persone per Aids, contagiandone almeno altre 40. Il ragazzo è morto in seguito a conflitto a fuoco con la polizia nel 1985.

Oggi di nuovo i tg RAI continuavano ad affermare che il giovane era deceduto in seguito ad Aids e che gli organi dello stesso erano poi stati trapiantati.

Mi domando io: se queste non rientrino nella violazione dell'articolo del codice penale il quale prevede il caso di "diffusione di notizie false e tendenziose a mezzo stampa, atte a turbare la pubblica opinione".

E' ora di finirla con queste vere e proprie campagne di disinformazione mirate solo a confondere ancor più una cittadinanza sempre più spaventata e sempre più male informata.

Come si fa ad affermare che un giovane deceduto per Aids ha potuto donare organi?

Perché affermare il falso dichiarando che il ragazzo era in Aids quando , per correttezza, caso mai sarà stato sieropositivo al momento del conflitto a fuoco.

Da troppo tempo gli organi di stampa e televisione tendono ad aumentare la confusione tra stato di sieropositività e Aids allo stadio conclamato, criminalizzando entrambe le categorie.

In un caso si è arrivati ad affermare a mezzo stampa che:"...Visto che la persona era risultata sieronegativa già per due volte era evidente che si fosse contagiato proprio la notte stessa della sua morte...." (!!!)

Massimiliano