Mi riferisco al risultato del sondaggio di ieri sull'unita' in cui si chiedeva di scegliere tra la politica di Taradash e quella di Muccioli.I complimenti non si riferiscono al risultato (per la cronaca Marco ha prevalso con una percentuale di tipo albanese), in quanto sono evidenti tutti i limiti di questi tipi di sondaggi (chiaramente trovandoci in una realta' proibizionista sono molto piu' interessati a far conoscere le proprie opinioni i contrari piuttosto che i favorevoli), bensi' al sondaggio stesso.
Mi spiego: il fatto che un grande giornale a diffusione nazionale di tendenza diversa da quella radicale o comunque liberale,abbia autonomamente deciso di mettere a confronto la tesi proibizionista con quella antiproibizionista significa essenzialmente che gli antiproibizionisti hanno ricevuto la patente di cittadinanza tra le persone serie.
Bastera' ricordare per intendere cio' che dico, il titolo del pezzo di Padellaro sul corsera apparso all'indomani dell'affermazione elettorale alle europee dell' 89 che recitava cosi':"Spinello libero conquista un seggio".
La fase piu' difficile, quella che consisteva nel farsi strada tra le liste pensionati, cacciatori e musicisti e' superata, oggi gli antiproibizionisti non sono piu' considerati esponenti folkloristici, ma portatori di una politica altra, magari contestabile, ma da discutere, da contestare.
Di tutto questo credo che dobbiamo rendere merito a Marco Taradash che ha guidato gli antiproibizionisti per una strada tutt'altro che facile.
Auguri per il futuro.