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Conferenza droga
Porcelli Gaetano - 25 giugno 1991
auto-aiuto
E' ormai risaputo che in Italia il mezzo di trasmissione del virus dell'HIV è causato principalmente dall'uso di siringhe non sterilizzate, infatti il 70% dei sieropositivi malati di Aids è costituita da TD.

A distanza di 10 anni dalla scoperta del virus la fascia a rischio dei tossicodipendenti sembra ancora non aver cambiato le loro abitudini ed essere coloro che contribuiscono maggiormente alla diffusione dell'Hiv;

Una corretta e realistica politica sulla droga sembra quindi essere l'unica alternativa realizzabile nell'ambito della prevenzione.

Purtroppo i problemi della tossicodipendenza vengono risolti nelle aule dei tribunali invece che nelle strutture sanitarie specialistiche. I dati allarmanti del fallimento della attuale legge antidroga oltre che nel numero di sieropositivi è riscontrata anche nel numero di morti di overdose che in questo primo semestre hanno già superato quelli dell'anno passato.

A tutt'ora la lotta alla droga viene sostituita dalla lotta ai tossicodipendenti.

A complicare ulteriormente la situazione, si è aggiunto il D.M. 19-12-1990 n.445 "Regolamento concernente la determinazione dei limiti e delle modalità di impiego dei farmaci sostitutivi nei programmi di trattamento degli stati di TD".

Tale decreto oltre ad essere profondamente lesivo del libero esercizio della professione medica e in contrasto con i principi dell'etica professionale, discriminano una volta di più i TD.

Come ribadito dal consiglio dell'ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Milano e provincia, tale decreto è in contrasto con ogni principio di etica professionale, tutti i medici sanno o hanno accettato per giuramento come loro preciso impegno e dovere che il fine terapeutico non è necessariamente la guarigione, ma in molti casi solo il miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche del paziente o anche unicamente la diminuzione delle sue sofferenze.

Non può per tanto essere accettato un protocollo terapeutico stabilito per legge ( sostanze, tempi, dosi, modalità) per un soggetto paradigmatico, immerso in un tempo e in un contesto astratto. Riteniamo quindi che la necessità di acceder a trattamenti terapeutici personalizzati possa assicurare a se stessi:

1) La prevenzione dall'infezione da HIV

2) Il distacco dal mercato criminale della droga

3) La possibilità di vivere nella legalità

4) Una normale vita affettiva e sociale

5) Regolari possibilità di lavoro e di studio

A tale scopo si è costituito il gruppo di autoaiuto JEM (Junkies, Ex-junkies metadonici).

Le iniziative del Jem partono dal presupposto che i TD come chiunque altro hanno diritto a dignità umana e che essi non devono privarsi di tale diritto a causa della repressione e della morale conformista.

Riteniamo opportuno, quindi, riunirci in gruppo di autoaiuto per combattere l'emarginazione e la politica ufficiale di emarginazione e reclamare i nostri diritti civili e umani.

L'autoaiuto tra persone che fanno uso di sostanze stupefacenti, di loro derivati, o che in passato hanno avuto esperienza di droga e possibile solamente se il livello di criminalizzazione e persecuzione cessi.

Un importante fattore per la leggittimazione del gruppo di autoaiuto è dato dal fatto che gli interessi e gli scopi del JEM non siano solamente legati all'uso di sostanze stupefacenti ma abbraccino anche tutte quelle problematiche ad esse o indirettamente connesse.

In questa ottica intendiamo occuparci non solamente della difesa dei diritti dei tossicodipendenti ma anche di prevenzione e informazione dei metodi di contagio dell'Hiv e operare in stretta connessione con tutte le altre realtà che operano già sul territorio. Il raggio d'azione del JEM sarà circoscritto , inizialmente, alla IV· circoscrizione.

Chiediamo :

1)La costituzione di una solidarietà sulle basi dell'autoaiuto.

2) Legalizzazione ed eguaglianza con altri gruppi di farmacodipendenti (alcolisti, farmacodipendenti, ecc.)

3) Ampia accettazione da parte della società dello stile dei tossicodipendenti o ex-TD.

4) Una culturale , legale ,sociomedicale e in ultima analisi, alternativa politica dello stile di vita connesso ai problemi , ai consumatori di sostanze stupefacenti, suoi sostituti ed ex-consumatori.

Il metodo organizzativo e tattico del JEM è basato principalmente sulla partecipazione volontaria. L'anonimato e la solidarietà sono mantenuti nell'interesse della pluralistica rappresentazione degli interessi. Negli stati decisionali all'interno del nostro gruppo è richiesto un consenso unanime o quantomeno una chiarificazione degli aspetti controversiali.

In pratica ciò significa che è essenziale per noi giungere insieme autonomamente e in piena solidarietà alle scelte politiche e operative.

Le nostre principali rivendicazioni sono quindi le seguenti:

1) Decriminalizzazione di tutte le droghe considerate al momento illegali

2) Abolizione dell'attuale legge antidroga

3) Normalizzazione sociale e culturale in rapporto ai problemi di sopravvivenza e ai bisogni dei TD e degli ex-TD.

4) Revisione degli attuali metodi di lotta alla droga che colpiscono l'utilizzatore e non la sostanza in se stessa.

5) Supporto politico e culturale mirato allo sviluppo del gruppo di auto-aiuto e all'organizzazione di altri similari.

6) Riconoscimento che i TD e le persone che hanno avuto in passato esperienze di droga hanno uguali diritti umani e civili rispetto al resto della popolazione.

7) Adeguate ed effettive cure per coloro che si trovano detenuti

8) Supporto materiale, politico e concettuale ai progetti dei gruppi di autoaiuto anche con fondi pubblici.

9) Misure sociali ed economiche per coloro che a causa della tossicodipendenza sono stati per molti anni perseguitati e criminalizzati.

Riconoscimento della dignità di TD ed ex, rispetto dei loro problemi e masssimo aiuto per la soluzione dei medesimi.

Le nostre richieste e domande sono moltopiù urgenti in quei luoghi dove la crisi è più acuta:

1) Ospedali

2) Carceri

3) Quartieri ghetto e periferie

Come abbiamo già accennato il problema che colpisce attualmente i TD e coloro che sono al loro contatto è quello dell'infezione da HIV. A tale proposito chiediamo che non vengano ostacolati i programmi di prevenzione, la distribuzione di siringhe pulite, la prescrizione di sostanze sostitutive all'eroina per coloro che ne fanno uso. Informazioni chiare e precise circa il trattamento metadonico per le persone sieropositive, per coloro che sono gravemente compromessi fisicamente e per coloro che non sono stati contaminati dal virus dell'HIV.

Chiediamo che venga riconosciuta l'incompatibilità al regime carcerario per i detenuti affetti da Aids o con sistema immunitario compromesso.

Chiediamo dei seri programmi terapeutici per i TD detenuti anche per coloro che non erano in trattamento prima dell'arresto.

Chiediamo che , come previsto dalla legge, siano facilitate le misure alternative al carcere per i TD che desiderino sostenere un programma di disintossicazione.

Chiediamo la creazione di apposite strutture , adeguate ai bisogni, per i TD detenuti.

JEM per attuare i suoi scopi si colloca nelle seguenti situazioni.

JEM Intende operare nella legalità, e vuole il miglioramento della salute dei TD ed ex-TD su tutto il territorio nazionale.

JEM Vuole la decriminalizzazione delle persone che fanno uso di sostanze stupefacenti.

JEM Vuole l'accesso per i TD all'informazione legati al rischio dell'uso di sostanze stupefacenti.

JEM Vuole che ai TD ed ex-TD sia riconosciuta la scelta del proprio stile di vita.

JEM Vuole il riconoscimento al diritto dell'autodeterminazione dei TD ed ex-TD e il loro diritto all'autorganizzazione.

JEM Vuole l'attenzione per la salute dei TD che sia ridotto il rischio per coloro che fanno uso di sostanze stupefacenti.

JEM Vuole che siano facilitate tutte le possibilità per coloro che decidono di intraprendere programmi di disuassefazione.

JEM Vuole che sia reso possibile l'effettiva utilizzazione del metadone da parte di coloro che lo richiedono.

JEM Dichiara la propria solidarietà a tutte le persone sieropositive o malate di Aids.

JEM Vuole il reinserimento sociale e l'aiuti da parte della società senza alcun preconcetto.

JEM Offre se stesso come parte ai fini di negozziazioni con le istituzioni e con gli enti pubblici o privati.

JEM Vuole essere di effettivo aiuto per tutte quelle realtà che operano nel campo della lotta all'Aids ai fini di avvicinarsi alla popolazione dei TD.

Se vuoi contattare JEM rivolgiti a: PORCELLI GAETANO tel.818.54.58 o FIORENZI MASSIMILIANO tel.

 
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