Quello che ti sfugge, e un piccolo particolare...Almeno per quanto riguarda l'eroina, il problema e' molto piu' complesso...
...la ricerca quotidiana obbliga ad un rapporto continuo e
costante con l'ambiente che la circonda...(gli spacciatori, gli amici/complici,
la piazza...), un microcosmo fatto di tradimenti, diffidenza,
emarginazione, in cui i valori umani e morali perdono
consistenza e credibilita'...
...modificando pesantemente la personalita' dell'individuo.
Il microcosmo in questione diventa un macrocosmo...
...e la ricerca quotidiana di una sostanza, quasi un rito...
che, per quanto discutibile, riempie le giornate e giustifica
una serie di rapporti con persone con cui non si ha nulla in comune.
Quando non si hanno piu' amici fuori dall'ambiente eroina,
"smettere" assume un significato molto piu' ampio...
E una rinuncia che non riguarda solomente una sostanza, ma uno stile
di vita, gli amici, i rapporti.
E reiserimento vuol ricosruire interessi, fiducia, sentimenti equilibrati...
Tutto cio' che dopo anni di tossicodipendenza e' andato
distrutto, non per colpa di una sostanza, ma per tutto cio' che
l'ambiente che ruota intorno alla sostanza comporta!
Allo stesso modo accade che se gli amici sono quelli della piazza...
...facile che ci scappi la prima pera....
Ed e' questo il circolo vizioso che dobbiamo interrompere...
:-)
CRI