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Conferenza droga
Radio Radicale Roberto - 15 luglio 1991
DROGA - Motorcaravan superaccessoriato, motoscafo per gite in mare, corsi di pattinaggio o disk-jockey: sui mille miliardi stanziati per la lotta alla tossicodipendenza la fantasia si è scatenata. Con risultati spesso comici.

CONTRIBUTI DA SBALLO

di Carlo Gallucci - L'Espresso 22/7/1991

La richiesta più azzardata porta la firma del senatore socialista Pietro Pizzo, sindaco di Marsala: per risolvere il problema della droga il suo Comune ha pensato di acquistare un bel motorcaravan attrezzato con computer per la fotocomposizione, centro riproduzione a quattro colori, due stampanti laser, sistema per la ricetrasmissione video professionale e impianto multivision. Costo totale: 805 milioni. Una circoscrizione genovese ha chiesto invece un finanziamento per organizzare un corso preliminare per l'avviamento al pattinaggio. E la Regione Liguria ha presentato un preventivo di 396 milioni per 12 borse di studio e di perfezionamento in Italia e all'estero.

I fondi messi a disposizione dalla nuova legge sulla tossicodipendenza, 330 miliardi per il 1990 e 600 miliardi per il 1991, hanno suscitato un grande appetito. Il dipartimento degli Affari Sociali è stato sommerso di richieste spesso poco pertinenti, se non decisamente avventate. Tanto da portare il ministro, la dc Rosa Russo-Jervolino, a denunciare anche pubblicamente i tentativi di qualche "imbroglione" di troppo. Anche al Ministero dell'Interno, che pure finanzia le comunità di recupero, hanno dovuto scartare quasi il 50 per cento delle richieste, annuncia il sottosegretario agli Interni con delega per la tossicodipendenza, il senatore dc Giorgio Ruffino.

Il campionario delle domande non accolte offre di tutto: c'è l'azienda tessile del Teramano, in Abruzzo, che ha chiesto 160 milioni per corsi di formazione professionale; e c'è la comunità toscana diffidata dalla Regione dal continuare l'attività a causa delle gravi carenze igieniche e sanitarie del centro. Sono rimasti all'asciutto anche molti enti locali: per esempio il Comune di Fermo, nelle Marche, che aveva chiesto 60 milioni, "per l'acquisto di una imbarcazione da utilizzare nella stagione estiva per gite ed escursioni". Stessa sorte, cioè un secco rifiuto, per Castelnuovo Rangone, 8633 anime in provincia di Modena, che con il finanziamento per la lotta alla tossicodipendenza voleva organizzare un corso per disc-jockey; risposte negativa anche per il progetto di uno spettacolo teatrale tratto dalla "letteratura gialla hard boiled americana" presentato dal piccolo Comune toscano di Capraia e Limite.

E ancora, tra i tanti esempi: due piccoli Comuni pugliesi tra i più esigenti, Adelfia e Tricase, meno di 30 mila abitanti in due, hanno chiesto un miliardo e mezzo ciascuno per l'apertura di uno sportello di "informazione/formazione". Altri due piccoli Comuni del salernitano, Serre e Pollica, 6700 abitanti in tutto, volevano 18 miliardi per la realizzazione di due centri di "ascolto" e accoglienza da affidare alle diocesi. Campofelice, in provincia di Palermo, si è proposto per la costruzione di un centro di recupero da quattro miliardi senza specificare il progetto né l'analisi dei costi. E infine l'amministrazione comunale di Belmonte in Sabina, 600 abitanti in provincia di Rieti, ha fatto domanda per un contributo di 25 milioni da devolvere all'assistenza dell'unico tossicodipendente del paese, il signor Rodolfo Saracini. E si potrebbe continuare ancora a lungo.

Ma le stranezze non riguardano solamente le domande respinte. Anche fra quelle accolte non tutto è esente da critiche. Già l'entità del contributo diviso per il numero delle persone in trattamento mostra delle curiose discrepanze fra le comunità più importanti (vedi grafico in questa pagina). Molti esperti, infine, polemizzano in particolare sulla destinazione dei 20 miliardi distribuiti dal Ministero del Lavoro per finanziare il reinserimento lavorativo degli ex tossicodipendenti. Quasi il dieci per cento dell'intero importo disponibile è andato all'associazione (vicina ai socialisti) Saman di Francesco Cardella, uno dei dirigenti più attivi nell'ultimo anno. Cardella, che è ricco di suo, è anche uno dei personaggi meno amati dai volontari dell'associazionismo laico e cattolico: ma forse è solo per l'invidia della sua Bentley da 200 milioni e della suite romana all'Hotel Plaza. Lo stesso albergo del ministro degli esteri Gianni De Michelis.

Nella tabella sono riportati i finanziamenti destinati alle principali comunità di recupero dei tossicodipendenti.

Associazioni Utenti Fin.proposto Fin. X utente

CeIS (Roma) 565 424 mil 772.314

CeIS (Italia) 1151 1.389 " 1.239.073

Com.Incontro 1765 1.396 " 820.212

Saman 325 1.306,5 " 4.174.122

Gr. Abele 352 123 " 349.432

S. Patrignano 1529 1.796 " 1.263.010

 
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