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Conferenza droga
Lorenzi Giuseppe - 19 luglio 1991
L'EUROPA CONTRO L'AIDS - Relazione

COMMISSIONE DELLE COMUNITA' EUROPEE

Bruxelles, 13 dicembre 1990

PROPOSTA DI DECISIONE DEL CONSIGLIO E DEI MINISTRI DELLA SANITA' DEGLI STATI MEMBRI RIUNITI IN SEDE DI CONSIGLIO RIGUARDANTE L'ADOZIONE D'UN PIANO D'AZIONE NEL QUADRO DEL PROGRAMMA 1991-1993 "L'EUROPA CONTRO L'AIDS"

presentata dalla Commissione

e approvata dal Parlamento Europeo il 15-5-91

con 259 voti a favore, 14 contrari e 5 astenuti.

Il testo è comprensivo degli emendamenti approvati.

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RELAZIONE

L'affezione che va sotto il nome di AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è sostenuta da un retrovirus (HIV), contro il quale non esistono attualmente né vaccini né trattamenti efficaci. L'unica possibilità di combattere la malattia risiede quindi in un'adeguata prevenzione.

Il rapido e costante incremento dei casi di malattia e dei soggetti sieropositivi ha destato e suscita tuttora gravi preoccupazioni in tutta la Comunità Europea in considerazione degli effetti a carico sia degli individui che della società nel suo insieme. Particolarmente preoccupante è l'aumento dei casi di malattia fra i soggetti eterosessuali ed i tossicodipendenti. In base alle statistiche sulla casistica di morbilità raccolte dal Centro Europeo con sede a Parigi, si prevede che entro la fine del 1992 sul territorio comunitario vi sarà un totale di 150.000 persone affette da AIDS, mentre più incerte - per le difficoltà tecniche legate alla registrazione dei soggetti asintomatici ed i problemi etici posti dal rispetto del segreto medico e dell'anonimato - sono le previsioni sul numero dei sieropositivi: le stime correnti oscillano fra il mezzo milione e i due milioni di soggetti sieropositivi all'HIV nell'intera Comunità.

Per contrastare la diffusione del morbo e lenirne le conseguenze gli Stati membri hanno messo in atto una serie di programmi, che tuttavia differiscono da paese a paese per contenuti ed impostazione. L'assunzione di iniziative a livello comunitario può contribuire a potenziare l'efficacia di questi programmi, mediante lo scambio di informazioni e di iniziative nei campi elencati di seguito:

- informazione e educazione sanitaria;

- terapia, assistenza sociale e consulenza;

- rilevamento in continuo della situazione epidemiologica;

- formazione e disponibilità di personale.

Il Consiglio e i Ministri della Sanità riuniti in sede di Consiglio hanno concordato alcuni criteri generali nei riguardi dell'AIDS e dell'infezione da HIV, i quali sono esposti in una serie di risoluzioni e conclusioni adottate fra il 1986 e il 1989 (si veda l'allegato A). Nella risoluzione più recente in tema di lotta contro l'AIDS, approvata il 22 dicembre 1989, si riconosce l'esigenza di potenziare il coordinamento dei progetti nazionali e comunitari e di impostare attività d'interesse comune.

Da parte sua, la Commissione delle Comunità Europee, sin dal momento in cui ha inoltrato al Consiglio la propria comunicazione del 1987 (COM/87/63), si è impegnata nella realizzazione di iniziative specifiche mirate alla prevenzione dell'AIDS e concentrate nei settori dell'informazione, dell'educazione sanitaria e nel coordinamento degli interventi di prevenzione.

Sempre nel 1987 è stato avviato, con bilancio preventivo triennale, il Programma di controllo dell'AIDS lanciato dalla Commissione a favore dei paesi in via di sviluppo ed in particolare di tutti gli Stati africani, caraibici e del Pacifico (ACP) firmatari della Convenzione di Lomè. Altre iniziative sono state intraprese anche in paesi non appartenenti al gruppo ACP, con speciale riguardo a quelli dell'America latina e del Sud-est asiatico.

Inoltre il programma di medicina e di ricerca medica, in fase d'attuazione nell'ambito del Programma della Commissione per la ricerca e lo sviluppo, comprende un estesa gamma di attività sulla problematica dell'AIDS, con particolare riguardo al vaccino europeo contro l'AIDS (EVA) ed alla ricerca viro-immunologica.

Nel quadro del secondo programma di ricerca "Scienza e tecnica al servizio dello sviluppo, 1987-1991", sottoprogramma "Medicina, sanità ed alimentazione nelle zone tropicali e subtropicali", sono stati sottoscritti dodici contratti concernenti gli aspetti biologici e la trasmissione di HIV1 e HIV2, con particolare riguardo alla trasmissione verticale e all'impatto del virus dell'immunodeficienza umana sulla rapida diffusione della tubercolosi nel continente africano.

Il presente programma "L'Europa contro l'AIDS" riporta l'elenco delle iniziative alle quali si deve dare attuazione in applicazione dei documenti approvati dal Consiglio e delle quali la Commissione ha ravvisato la necessità al fine di porre un freno all'epidemia di AIDS: esso riprende, potenzia ed integra iniziative che la Commissione ha già lanciato, tenendo conto del notevole lavoro finora svolto negli Stati membri.

Affinché possano riuscire, gli interventi andranno preparati in stretta collaborazione con tutti coloro che all'interno dei paesi membri si occupano della problematica. In più occorrerà intensificare la cooperazione con gli organismi internazionali. In particolare con l'OMS (sede centrale ed ufficio regionale per l'Europa) nel quadro del programma globale per l'AIDS, e col Consiglio d'Europa sul piano dei diritti umani e di altre attività connesse con l'AIDS. Innestando ogni iniziativa sul lavoro già svolto, la Commissione garantirà che i risultati di questa attività vadano a beneficio di tutti.

Se avrà gli effetti sperati, il programma contribuirà al contenimento della malattia e delle sue conseguenze, con vantaggio non solo del singolo cittadino, ma anche dell'intera società.

A giudizio della Commissione, l'esecuzione del programma

richiederà uno stanziamento di 3 milioni di ecu all'anno per un triennio iniziale.

La presente proposta di decisione è trasmessa dalla Commissione della Comunità Europea al Parlamento Europeo ed al Comitato Economico e Sociale per parere ed al Consiglio ed ai Ministri della Sanità degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio per l'approvazione.

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ALLEGATO A

- Risoluzione dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 29 maggio 1986 sull'AIDS (GU C 184 del 23 luglio 1986, p. 21).

- Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 15 maggio 1987 relative all'AIDS (GU C 178 del 7 luglio 1987, p. 1).

- Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 31 maggio

1988 sull'AIDS (GU C 197 del 27 luglio 1988, p. 8).

- Risoluzione del Consiglio e dei Ministri della pubblica istruzione, riuniti in sede di Consiglio del 23 novembre 1988 sull'educazione alla salute nelle scuole (GU C 3 del 5 gennaio 1989, p. 1).

- Conclusioni del Consiglio e dei Ministri della Sanità degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 15 dicembre 1988 in materia di AIDS (GU C 28 del 3 febbraio 1989, p. 1).

- Conclusioni del Consiglio e dei Ministri della Sanità degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 15 dicembre 1988 in materia di AIDS e luogo di lavoro (GU C 28 del 3 febbraio 1989, p. 2).

- Risoluzione del Parlamento Europeo del 30 marzo 1989 sulla lotta contro l'AIDS (GU C 158 del 26 giugno 1989, p. 477).

- Conclusioni del Consiglio e dei Ministri della Sanità degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 16 maggio 1989 sulla prevenzione dell'AIDS nei tossicodipendenti per via parenterale (GU C del 22 luglio 1989, p. 3).

- Conclusioni del Consiglio e dei Ministri della Sanità degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 16 maggio 1989 concernenti la sensibilizzazione del personale sanitario (GU C 185 del 22 luglio 1989, p. 6).

- Conclusioni del Consiglio e dei Ministri della Sanità degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 16 maggio 1989 relative al miglioramento del sistema generale di raccolta di dati epidemiologici, compresa l'applicazione della nuova definizione dell'AIDS (GU C 185 del 22 luglio 1989, p. 7).

- Conclusioni del Consiglio e dei Ministri della Sanità degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 16 maggio 1989 concernenti le future attività di prevenzione e di controllo dell'AIDS a livello comunitario (GU C 185 del 22 luglio 1989, p. 8).

- Risoluzione del Consiglio e dei Ministri della Sanità degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 22 dicembre 1989 relativa alla lotta contro l'AIDS (GU C 10 del 16 gennaio 1990, p. 3).

 
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