Notizie Radicali - Roma, 1 agosto -
"Secondo le anticipazioni della stampa, il ministro della Giustizia Claudio Martelli si accingerebbe a modificare la legge Jervolino-Vassalli sulla droga. Due gli obiettivi: introdurre una drastica differenza di giudizio e trattamento fra consumatori e spacciatori; introdurre una differenza di giudizio e trattamento fra consumatori di droghe pesanti e di droghe leggere (o non-droghe). Se queste notizie sono vere, Martelli merita un bravo. Non perché queste modifiche possano incidere molto sulla dimensione e pericolosità sociale del fenomeno droga: finché lasceremo il mercato delle droghe in mano alla criminalità e non sceglieremo la strada della prevenzione sociale e della politica sanitaria nulla si potrà fare per frenare mafia, corruzione, delinquenza urbana, overdosi, AIDS. Ma perché almeno si eliminano le peggiori incongruenze della legge in vigore e si introduce un criterio minimo di razionalità dove oggi dominano - specie dopo la sentenza della Corte Costituzionale - discrezionalità e confusione. Mart
elli accoglie così le proposte contenute negli emendamenti proposti dal CORA al Governo in occasione dell'anniversario della legge.
Solo che il compito di Martelli non sarà per nulla facile. Per ottenere quei risultati deve né più né meno abolire il criterio della dose media giornaliera e le relative tabelle che oggi puniscono - conformemente alla ideologia antipermissivistica del PSI e a quella solidaristica della DC - i fumatori di erba più duramente degli eroinomani. Una marcia indietro ammirevole, dal nostro punto di vista. Auguri, ministro".