Chi diceva che i tossicodipendenti sono una categoria non in grado di auto-organizzarsi sbagliava due volte.
Di fatto, i tossicodipendenti si stanno organizzando per rivendicare il diritto primo, quello alla salute e alla scelta della terapia.
Il decreto 445 ha introdotto tutta una serie di limitazioni alle terapie di svezzamento, relegando al solo metadone, la non scelta del farmaco da usare e abolendo i piani a mantenimento.
Attualmente, è in corso una raccolta di richieste per l'esenzione dal decreto 445 in allineamento a quanto disposto dal TAR della regione Lombardia nei confronti di due persone in trattamento metadonico e di due medici che avevano presentato richiesta in tal senso.
Numerose sono state le adesioni delle persone direttamente interessate dal problema e non.
Il CORA ha presentato le prime 200 richieste al Ministro De Lorenzo: al CORA si deve infatti l'appoggio e il coordinamento di quanto in questi giorni si va realizzando.
Nei Sat romani sono state raccolte anche numerose firme per la petizione popolare mirante alla modifica del decreto legge 445 stesso, oltre alle richieste di esenzione dal 445 per tutte le persone che lo richiederanno. Alla raccolta partecipano attivamente gli stessi utenti dei SAT smentendo, di fatto, il luogo comune che vuole il tossicodipendente amorfo e privo di qualsivoglia iniziativa o capacità ad autogestirsi la vita propria.
Al di là di quello che molti credono, la vita di strada comporta la risoluzione di molti problemi. Problemi che i tossicodipendenti si trovano ad affrontare e risolvere ogni giorno per 365 giorni l'anno, feste incluse!
L'estate si è aperta con i tre suicidi, segnale fin troppo evidente, del fallimento di una legge (162/90) nata dal proibizionismo nel più assoluto disprezzo di quelli che sono gli indicatori ricavati da esperienze simili con metodi analoghi.
Altrettanto sono stati ignorati i segnali positivi che giungono da quelle città dove la tutela della salute è stata posta al primo posto nella scala dei valori per la realizzazione di progetti mirati alla prevenzione dell'Aids e alla risoluzione del problema delle overdosi.
Anche la parziale modifica della legge non è di fatto un passo avanti, rimanendo l'arresto facoltà del giudice o del poliziotto di turno.
E' indicativa la riconversione di molte persone le quali erano schierate a favore di questa legge e che oggi si sono ricredute davanti al fallimento totale della stessa.
Gli stessi operatori sanitari che sono il vero avamposto in quella che viene chiamata "la lotta alla droga" ma che più esattamente andrebbe chiamata "la lotta al consumatore di droghe" visto che il solo obiettivo raggiunto è stato quello di penalizzare gravemente chi fa uso di droga a scapito di quello che potrebbe essere l'impegno delle forze di polizia nei confronti del narcotraffico e del crimine organizzato, hanno segnalato la totale inutilità di questa legge.
Molti di questi operatori auspicano una rapida riconversione delle forze oggi impiegate per una somministrazione che potrebbe essere benissimo erogata tramite le farmacie, a tutto vantaggio del personale e degli utenti dei Sat.
I primi riacquistando il senso del loro lavoro,passando da quelli che sono attualmente uomini-rubinetto a persone che possano svolgere pienamente e realmente il loro lavoro. I secondi, potendo usufruire a pieno di un servizio operante 24 ore e realmente funzionante.
Molte sono state infatti, le adesioni di operatori dei SAT che vedono nell'abolizione del 445 l'unica via per ripristinare un servizio oggi completamente in abbandono e allo sbando, lasciato alla buona volontà di pochi direttori sanitari responsabili ma sempre più spesso addirittura delegato ai soli operatori-dispensatori.
E' infatti altissimo il livello di frustrazione che essi ricavano nello svolgere un lavoro che di fatto è ostacolato in ogni modo contribuendo a tenere lontani i potenziali utenti relegando questi ultimi alla risoluzione dei più variegati problemi legati alla condizione di tossicodipendenti.
Trovo utile segnalare, come, persone che con l'eroina avevano un'uso saltuario, oggi, grazie ai provvedimenti adottati dalle prefetture, queste stesse persone si trovino a frequentare abitualmente i SAT non ricavandone un reale beneficio ma, sempre più spesso, un reale aggravamento della precedente situazione. Di fatto, persone che saltuariamente usavano eroina, si trovano in condizione di dover frequentare "per legge" luoghi che altrimenti erano ben distanti dalle loro abituali frequentazioni.
Massimiliano Fiorenzi