SANITA': DE LORENZO SU RIPARTIZIONE SPESA SANITARIA MILANO, 12 OTT - Secondo la nuova ripartizione della
spesa sanitaria, la regione Lombardia avra' in piu' rispetto al
passato, qualcosa come 1100 miliardi di lire. Lo ha detto oggi a
Milano il ministro della sanita' Francesco de Lorenzo, che ha
visitato il nuovo reparto di 19 posti letto per malati di Aids
(pronto da un anno ma inaugurato solo martedi' scorso per
mancanza di personale infermieristico) all'ospedale di Niguarda,
prima di recarsi alla cerimonia inaugurale del centro di ricerca
e cura (complessivi altri 35 posti letto) realizzato (in un anno
e gia' funzionante) da una struttura privata come l'ospedale San
Raffaele. Il reparto di Niguarda sara' operativo da lunedi'
prossimo con l'utilizzo di sette-otto letti, in attesa che la
giunta regionale deliberi in merito alla convenzione con
un'associazione privata che mettera' a disposizione una decina
di infermieri. Anche il centro del San Raffaele avra' presto con
la Regione - e De Lorenzo lo ha sottolineato - quella
convenzione che l'assessore alla sanita' Patrizia Toia fino a
qualche giorno fa subordinava all'impegno del ministero sulla
copertura delle spese sanitarie lombarde. ''Il sistema ha
incominciato a cambiare - ha detto De Lorenzo - le Regioni
dovranno aprire il discorso ai nuovi metodi di ripartizione dei
fondi, che si fara' su parametri diversi da quelli attuali, e
dove la Lombardia avra' sicuramente dei vantaggi'', in
particolare 1100 miliardi in piu'.
''Si tratta soltanto - ha continuato
il ministro della sanita' - di far capire alle Regioni che oggi
non possono piu' solidarizzare tra loro per coprire richieste
che non sono suffragate da dati. Questo fronte delle regioni che
intende avere ancora a pie' di lista i ripiani da parte dello
Stato e' un fronte perdente''. De Lorenzo ha detto di puntare,
''nell'arco di quattro-cinque anni, a un riequilibrio della
spesa pro capite''. Riequilibrio che sara' a svantaggio delle
regioni che hanno avuto di piu' e a vantaggio di quelle che
finora hanno avuto di meno. ''Con questo sistema - ha aggiunto
il ministro - le regioni piu' ricche, come la Lombardia, non
saranno piu' chiamate con decreti nazionali di natura fiscale a
contribuire a ripianare i debiti delle Regioni che male hanno
amministrato, cosa che giustamente tante proteste sollevava''.
In quello che De Lorenzo ha definito ''un sano regionalismo'',
la Regione che potra' disporre di maggiori risorse, se avra'
piu' da investire che investa pure, ma sapendo che i soldi
resteranno nell'ambito della regione stessa. Il ministro ha
concluso che ''questo dara' alla sanita' della Lombardia la
possibilita' di gestire una serie di strutture che sono
all'avanguardia nel nostro paese e che in questo modo potranno
essere utili non solo ai lombardi ma anche a tutti gli
italiani''.