MILANO, 12 OTT - La vera frontiera nella lottacontro l'Aids, quella che potrebbe portare a significativi passi
avanti, e' forse nell'avvicinamento tra ricercatori, medici e
pazienti. Lo ha detto Robert Gallo, lo scienziato americano che
ha collaborato alla scoperta del virus dell'Aids, nel corso
della cerimonia inaugurale del nuovo ''Centro di Ricerca e
Cura'' per l'Aids dell'Ospedale San Raffaele di Milano, cui ha
preso parte anche il ministro della sanita' Francesco De Lorenzo
''Fino a qualche tempo fa in America - ha
detto Gallo - si pensava che gli ospedali per malati di Aids
dovessero essere isolati, quasi fossero lebbrosari. Oggi invece
negli Usa si e' capito che e' importante l'integrazione tra i
malati, i medici e i ricercatori e negli Usa si comincia a
metterla in atto''. Per questo Gallo, che collaborera' col
centro ricerca su progetti riguardanti la virologia molecolare e
la terapia genica (uomini del suo gruppo verranno a lavorare a
Milano nei laboratori del centro) ha apprezzato la realizzazione
del San Raffaele. Nel suo intervento al colloquium
internazionale su ''Aids, giustizia e politica sanitaria'',
Gallo ha invitato i ricercatori presenti (dai francesi ai
russi), a unire gli sforzi. ''Avremo fra qualche anno - ha detto
- diversi vaccini, ma nessuno di essi sara' risolutivo, anche
perche' sono stati fatti troppi sforzi in troppe direzioni''.