FIRENZE, 28 OTT - Un malato di Aids su sei avra'prima o poi anche un tumore. Inoltre si calcola che nel prossimo
anno negli Stati Uniti dal 10 al 22 per cento dei linfomi ''non
Hodgkin'', una famiglia di tumori del sistema linfatico, si
svilupperanno nelle persone sieropositive. Questi alcuni
dati annunciati nella sessione sull' Aids e tumori nell' ambito
del covegno ''Ecco 6'' in corso a Firenze (v. Ansa 274/0B).
''In Italia - ha detto Silvio Monfardini, direttore
scientifico dell' istituto dei tumori di Aviano, che ha seguito
250 giovani tra i 25 e i 35 anni malati di Aids con tumori -
questo problema significhera' un carico di assistenza enorme.
Queste persone infatti, che dovrebbero essere adeguatamente
curate in centri per la cura dei tumori spesso confluiscono nei
reparti di malattie infettive''. Nei malati gia' debilitati per
la presenza del virus Hiv il tumore trova facile spazio ma nelle
persone sieropositive con difese ancora buone e senza infezioni
opportuniste, ha precisato Monfardini, i risultati delle cure
sono promettenti: ''in molti casi si riesce a far sparire il
tumore ma non purtroppo l' infezione da Hiv''.