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Conferenza droga
Fiorenzi Massimiliano - 23 novembre 1991
AIDS/ ANSA/ DE LORENZO

SANITA: AIDS; IPOTESI RICOVERO DETENUTI IN OSPEDALI MILITARI

ROMA, 22 NOV - Per i detenuti in stadio avanzato di

Aids si cerchera' di sopperire alla carenza dei posti letto

negli ospedali civili attraverso il ricorso ai nosocomi

militari, mentre si garantira' il diritto dei bambini

sieropostivi a frequentare asili e scuole adottando misure di

salvaguardia e tutela degli altri scolari e degli inseganti.

Sono queste le principali ipotesi di intervento emerse oggi

dalla prima riunione del comitato interministeriale per la lotta

contro l'Aids, svoltasi a palazzo Chigi e presieduta dal

ministro della Sanita', Francesco De Lorenzo (per delega del

presidente del Consiglio) e alla quale hanno partecipato il

ministri della pubblica istruzione, Riccardo Misasi, degli

Affari Sociali, Rosa Russo Jervolino, dei Lavori Pubblici,

Gianni Prandini, il sottosegretario alla Difesa, Clemente

Mastella e funzionari delle altre amminitrazioni interessate

(vice presidenza del Consiglio, Giustizia, Interni, Lavoro,

Universita'). ''Abbiamo raggiunto un accordo con il ministero

della Difesa - ha detto De Lorenzo in una conferenza stampa -

sulla necessita' di attivare una valvola di sicurezza al

problema dei detenuti in stadio avanzato di Aids. Cercheremo di

individuare, se riusciremo ad arrivare ad una convenzione - ha

spiegato - qualche ospedale militare nelle grandi citta', dove

maggiore e' la richiesta, per evitare che i detenuti rischino di

non trovare ospitalita' presso i nosocomi''. (segue).

SANITA': AIDS; IPOTESI RICOVERO DETENUTI IN OSPEDALI MILITARI (2

ROMA, 22 NOV - Jervolino ha sottolineato che la

soluzione per i detenuti proposta dal comitato interministeriale

''rappresenta una prima risposta ad una questione sollevata

anche in Senato durante l'esame della finaziaria''. Circa i

bambini sieropositivi, il ministro della Sanita' ha parlato di

''un impegno di Misasi a garantire il diritto alla frequenza i

scuole e asili, nella certezza che non esistono rischi di

contagio, se non quello del sangue'', per proteggersi dal quale

si adotteranno ''misure di tutela gia' definite dalla

commissione Aids e che saranno comunicate a tutte le scuole''.

Inoltre, la figura del ''docente referente'', gia' istituita

negli istituti di istruzione per la prevenzione delle

tossicodipendenze ''si occupera' anche della lotta contro l'Aids

Intanto nelle scuole e' gia' arrivato il materiale informativo

del ministero della Sanita' e si sono svolti tre corsi nazionali

di aggiornamento per docenti, mentre Misasi - hanno riferito al

ministero - ha proposto una convezione tra Sanita' e Pubblica

Istruzione per attivare centri consulenza sull'Aids presso le

scuole superiori. Durante la riunione e' stato anche fatto il

punto della situazione: De Lorenzo ha ricordato che in base lla

legge 135 sull'Aids del 5 giugno '90 ''decorre dal 15 maggio '91

il termine di tre anni entro i quali dovranno essere disponibili

2.918 nuovi posti letto, radicalmente ristrutturati altri 2.400,

e creati 1.329 posti day hospital (segue).

SANITA': AIDS; IPOTESI RICOVERO DETENUTI IN OSPEDALI MILITARI (3

ROMA, 22 NOV - Il ministro ha affermato che per

''l'operazione posti letto'' sono state ''gia firmate le

convenzioni con le societa' concessionarie'' dopo ''il lavoro

svolto dal Consiglio superiore dei Lavori Pubblici''. E una nota

di questo ministero ha precisato ''che si e' gia' provveduto

alla suddivisione dei fondi per la Lombardia''. Procede anche

l'attivita' per la ricerca: ''Proprio l'altro ieri - ha detto De

Lorenzo - l'istituto superiore di Sanita' ha finanziato progetti

per 29 miliardi, accantonandone due per le iniziative del

volontariato''. Infine il ministro ha ricordato che la legge 135

(istitutiva anche dello stesso comitato interministeriale) ''ha

finora applicati tutti gli interventi previsti: il decreto

ministeriale sulla protezione e il contagio professionale, i

corsi di formazione per il personale ospedaliero di malattie

infettive, i corsi per formatori tenuti dall'istituto superiore

di sanita', l'atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per

l'assistenza a domicilio ai malati di Aids, il decreto

ministeriale per lo schema di convenzione con le associazioni di

volontariato. Complessivamente - ha concluso - sono stati

ripartiti nel '91 253 miliardi per le Regioni''. Sul ruolo del

comitato si e' soffermata Jervolino, sostenendo che si tratta

''di uno strumento che permette alle singole amministrazioni di

uscire da un approccio settoriale, attivare sinergie e

effettuare cosi' un monitoraggio sulle leggi''.

 
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