Qui di seguito ho riportato l'agenzia che tratta del convegno
svoltosi nella Città del Vaticano su DROGA e ALCOOL.
Le dichiarazioni riportate da alcuni girornali,
hanno suscitato numerose polemiche, mi pare
dunque un'ottima opportunità, questa fornita, di poter
leggere e valutare le dichiarazioni fatte, nella loro forma
originale e così come vengono riportate dall'agenzia ANSA.
Si consiglia la lettura off-line.
CONVEGNO IN VATICANO SU DROGA E ALCOL: LE CIFRE DEL MERCATO
CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV - E' ''autenticamente
internazionale'', promuove corsi di formazione per i suoi
operatori, svolge ricerche di mercato, tende a legittimarsi nel
tessuto sociale (attraverso, fra l'altro, l'acquisto di testate
giornalistiche e di squadre di calcio), produce oltre 450
tonnellate di eroina e 700 di cocaina: e' l'impresa della droga
che nel mondo ha un giro di affari di 500 miliardi di dollari.
Lo ha detto Piero Soggiu, direttore generale dell'Ufficio
centrale per i servizi antidroga del ministero degli interni,
intervenendo oggi alla seconda giornata del convegno su ''Droga
e alcolismo contro la vita''. ''Sono dati attendibili -
ha precisato - anche se, a causa del 'sommerso' non si hanno
conferme''. Soggiu ha fornito altri dati su questo mercato: una
dose di eroina in Italia costa 50 dollari, in Pakistan 3
dollari; un chilo di eroina in Italia costa dai 50 ai 70 mila
dollari, in Usa 200 mila dollari; un chilo di cocaina in Europa
costa dai 50 ai 60 mila dollari, in Usa dai 12 ai 15 mila
dollari; un barile di etere che nel mondo ha un costo medio di
1.500 dollari, in Colombia raggiunge (a causa del suo massiccio
utilizzo) i 12 mila dollari. In Europa, inoltre, sono aumentati
i sequestri di eroina: dai 2 mila chili dell'86 ai 7 mila del
'90. Soggiu ha anche sottolineato che attualmente la situazione
e' migliorata anche per gli interventi di contrasto, comuni tra
vari paesi, ''tuttavia si e' lontani dalla soluzione''. (segue).
CONVEGNO IN VATICANO SU DROGA E ALCOL: LE CIFRE DEL MERCATO (2)
Rivolto ai
condizionamenti ambientali, quali cause che provocano la
dipendenza alle tossicodipendenze, Antonio Mourao Cavalcante ,
professore di psichiatria e di antrolologia all'universita' di
Fortaleza (Brasile), ha detto: ''Non esiste una personalita'
specifica del tossicomane''. L'attenzione di Cavalcante e'
diretta, in particolare, alla ''immaturita' affettiva''
riscontrabile nei tossicodipendenti, e la droga ''va a riempire
i vuoti creati dalla carenza affettiva''. Sul versantedella predisposizione genetica alla dipendenza di droghe, e'
invece ritornato oggi, dopo gli interventi di ieri, Frederick K.
Goodwin, amministratore dell'Intendenza dell'Istituto per l'abus
di alcol di Washington. In particolare, Goodwin ha sottolineato
la relazione fra malattie mentali e abuso di alcol e droga: il
53 per cento dei drogati negli Usa presentano disturbi mentali e
il 47 per cento sono anche alcoldipendenti. Inoltre, secondo lo
statunitense, il 65 per cento dei soggetti che fanno uso di
oppiacei presentano disturbi mentali e i due terzi di
cocainomani sono colpiti da gravi malattie mentali. ''Lo studio
di questa coesistenza, detta ''comorgidita''' - ha precisato -
dimostra che dai disordini mentali nascono spesso fenomeni di
dipendenza''. Da cui la necessita' di diagnosi precoci e di
trattamenti che si avvalgano di farmaci antidepressivi.(SEGUE).
- La seconda giornata
della conferenza internazionale su ''Droga e alcolismo contro la
vita'', che questa sera ospitera' un confronto tra gliambasciatori di 14 Paesi produttori o consumatori di droga,
oltre ai temi strettamente scientifici, ha visto piu' voci
mettere in rilievo lo spazio che l' approccio religioso o etico
ha nella lotta contro droga ed alcol. Questo perche', e' stato
detto, i ''Signori della droga'' hanno acquistato giornali ,
uomini politici e squadre di calcio per crearsi un'opinione
pubblica favorevole: l'approccio religioso e comunque morale
sembra essere quindi il piu' efficace per combattere il fenomeno
della droga e dell'alcolismo proprio perche' offre un
''sistema''' per ''dare senso all'esistenza''.
L'asssistente generale del direttore generale dell' Unesco,
Power, ha sostenuto per esempio che ''e' necessario offrire
nuovi motivi di speranza che rafforzino la resistenza alla
tentazione della droga. L'educazione preventiva - a suo avviso -
''non si puo' limitare all'informazione, ma deve estendersi alla
formazione della personalita' ed ogni Paese deve offrire ai
propri giovani dei valori 'locali' in cui credere, siano essi
sociali o spirituali''.
CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV - Lo stesso presidente
della Commissione del Parlamento europeo, sir Stewart Clark,
parlando della lotta alla droga, ha detto che bisogna ridurre la
produzione ed aumentare l'autorita' degli organi preposti al
controllo del fenomeno, ma ha aggiunto che bisogna anche
''educare i giovani a rifiutare la droga, fornire loro un
ambiente sano in cui crescere''.
Il presidente della Societa' italiana di medicina
psicosomatica, Ferruccio Antonelli, ha sostenuto che se la
tendenza alla droga ''prevede uno stile di vita in cui non si
crede piu' in nessun valore'', compreso quello della propria
vita, ''il problema della tossicodipendenza potra' essere
affrontato solamente quando le nostre societa' riusciranno a
colmare quel vuoto in cui sembrano essersi rifugiate. Dovranno
restituire ad ognuno di noi il senso del dovere e della
responsabilita' insieme al bisogno di credere in qualcosa di
definito e soprattutto in noi stessi''. ''Il ruolo pastorale,
proprio per essere basata sulla piena confidenza del fedele nei
confronti del prete - ha detto mons. James Cassidy, cancelliere
del ''Medical College'' di Valhalla (Usa) - ha assunto un
importante significato nel trattamento degli alcolisti. In
alcuni Paesi, compresi gli Usa, esistono gruppi che solitamente
si riuniscono in parrocchia per studiare tali problemi e che
prendono il nome di 'Alcolisti anonimi'''.
CONVEGNO IN VATICANO SU DROGA E ALCOL: GLI EFFETTI SUL SESSO
CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV - Esiste una relazione
diretta tra uso di droghe e comportamenti sessuali promiscui e
violenti. Questa relazione ha origine per un' assenza di valori
e in particolari personalita' (insicure e poco autonome). Su
questo argomento ha centrato il suo intervento (vedi Ansa
n.381/0B) Elio Sgreccia, direttore del centro di bioetica della
facolta' di medicina dell' univerista' del Sacro cuore. In un'
analisi sistematica, Sgreccia ha preso in considerazione le
singole sostanze stupefacenti, sottolineandone l' effetto sul
comportamento sessuale. La cocaina, per esempio, se assunta in
piccole dosi ''puo' aumentare l' attivita' sessuale e ritardare
l' eiaculazione'', se assunta a lungo puo' ''produrre la
riduzione della libido e l' impotenza''. L' oppio poi, ''riduce
la carica libidica, ma ritarda l' eiaculazione con un effetto
piacevole sul rapporto sessuale''. Anche l' eroina e la morfina
riducono la potenza e la libido ''ma producono una diminuzione
dell' autocontrollo e un aumento dell' aggressivita' sessuale''.
Gli allucinogeni, ha aggiunto, ''vengono usati prevalentemente
per scopi sessuali, cosi' come i derivati della canapa indiana,
perche' danno la sensazione di un maggiore godimento sessuale
con conseguente aumento della promiscuita' ''. Inoltre l' alcol
''sarebbe responsabile di un' inversione di tendenze sessuali,
da etero ad omosessuali, ed un aumento dell' aggressivita' con
insorgenza di comportamenti sessuali violenti''.
CONVEGNO IN VATICANO SU DROGA E ALCOL: IL RUOLO DELLA CHIESA (3)
CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV - ''Nell'epoca in cui ci
si preoccupa dei disastri naturali e dell' inquinamento - ha
sostenuto Francois Ruegg, segretario dell' Ufficio
internazionale cattolico dell'infanzia di Ginevra - i valori
piu' puramente spirituali passano in secondo piano''. A causa
del materialismo generalizzato, c'e' mancanza di armonia tra
vita spirituale e natura. ''L' abuso di droga rappresenta solo
un elemento della deviazione culturale contemporanea. Esso non
e' il problema, ma la manifestazione dei problemi delle
dimensioni inumane della cultura contemporanea''. ''La
sacralizzazione delle liberta' personali ha condotto l'individuo
verso nuove perversioni, come l'uso di droga in nome della
liberta' e l'idealizzazione della liberta' assoluta ha separato
i giovani dai vincoli familiari, prima che i giovani stessi
avessero stabilito altri vincoli fuori della famiglia. La
religione, invece, consente di trascendere l' individualismo al
fino di scoprire l'origine e il fine dell'esistenza''.
CONVEGNO IN VATICANO SU DROGA E ALCOL: LE CIFRE DEL MERCATO (3)
- CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV - Si stiama che
attualmente nel mondo ci sono 48 milioni di tossicodipendenti.
Lo ha detto Juan Zarate, direttore delle politiche della droga
del peru', precisando che ''esiste una smisurata di droga che ha
come conseguenza un enorme quantitativo di sostanze
stupefacenti, specialmente di cocaina. Nella sola selva
peruviana si ritiene che il dieci per cento della superficie sia
destinata alla coltivazione di coca, per una produzione annuale
di mille-duemila chili per ettaro''. Inoltre ''un trafficante
ricava dalla commercializzazione di mille chilogrammi di
cocaina, un utile approssimativo di cinque milioni di dollari''.
Per quanto riguarda l'abuso di alcol, Alessandro Beretta
Anguissola, presidente dell'istituto italiano di medicina
sociale, ha ricordato che su mille italiani il 9,2 per cento e'
formato da grandi bevitori e le morti alcol-correlate arrivano
per quei soggetti al 51,2 per cento. Il direttore dell'istituto
di malattie infettive dell'universita' del sacro cuore, Luigi
Ortona, ha parlato del legame esistente tra droga e Aids e ha
evidenziato che ''l'uso di sostanze stupefacenti per via
endovenosa rappresenta la causa principale di casi di Aids nei
paesi mediterranei come l'Italia e Spagna e la seconda negli Usa
e in Europa''. In Italia, in particolare, ha precisato, la
prevalenza di sieropositivi tra i tossicodipendenti e' del 73
per cento.