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Conferenza droga
Fiorenzi Massimiliano - 29 novembre 1991
HIV / OMS / INFORMAZIONE

La notizia riportata da alcuni giornali sulla pubblicazione

da parte dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) circa

la possibilità di trasmissione del virus Hiv tramite il bacio,

non è supportata da nessun testo scientifico o prova di laboratorio.

Tanto meno si ha notizia di un solo caso sulle centinaia di migliaia

di sieropositivi che lo sia diventato per contagio tramite bacio.

I riferimenti alle prove fatte da alcuni medici napoletani riguardo

a questa possibilità sono basati sulla presupposizione dell'esistenza

di lesioni sanguinanti alla bocca durante il bacio.

Il giornale La Repubblica riporta alcuni raggionamenti fatti da questi

medici, per avvallare la loro tesi; questo però vale non solo per i

tossicodipendenti, perchè se così fosse, ma è tutto da provare, il

fenomeno riguarderebbe tutte le persone che soffrono di piorrea o di

una temporanea lesione alla bocca, o che abbiano estratto un dente da

pochi giorni, e via dicendo per tutti quei casi in cui una lesione

alla bocca può causare temporanea perdita di sangue.

Quello che invece è certo e anche largamente documentato, fanno fede

i test di laboratorio eseguiti per controllo da i partner di persone

sieropositive, che hanno una vita di coppia normale e che sono sieronegativi

a distanza di molti anni, mantenendo tutt'ora questo status.

La diffusione di notizie allarmistiche e non comprovate da nessun supporto

tecnico, sono gravi e dannose, già quando a diffonderle sono i media,

il caso dell'OMS è ancora più grave perchè all'allarmismo sconsiderato

si aggiunge una disinformazione operata da una delle associazioni a cui

le persone sono uso fare affidamento.

Il danno che la diffusione di questo pieghevole potrà arrecare in termini

di disinformazione e di ansia nella popolazione è molto alto rispetto

alla presunta utilità di avvallare una simile ipotesi, senza alcun riscontro

medico o di laboratorio.

Al contrario le prove di laboratorio sulla simulazione in vitro del

contagio tramite saliva, hanno dimostrato una magiore difficoltà

ambientale che non facilita la permanenza del virus e le prove

di contagio sono fallite 8 volte su 10 riuscendo in soli due casi

in vitro difficilemte riproducibili in vivo, in quanto presuppone

un contatto talmente lungo da essere altamente improbabile.

Poichè questo pighevole sarà distribuito solo tra alcuni mesi, sarebbe

auspicabile un ripensamento da parte dell'OMS o quanto meno una

presa di posizione chiara da parte di tutte le associazioni che si

occupano di informazione in materia di Aids.

MF

 
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