SANITA': AIDS; IL RISCHIO DEL BACIO, COMMENTI
Roma, 29 nov - Un rischio concreto in realta'
esiste: e' il rischio di diffondere falsi e infondati allarmismi
fra la gente. Questo il parere di alcuni esperti italiani sul
possibile contagio del virus Hiv da ''bacio passionale''. ''Non
esiste nella letteratura scientifica un solo caso di
trasmissione di Aids attraverso il bacio - ha detto Donato
Greco, direttore del centro operativo Aids - cio' che mi
preoccupa e' invece l'effetto catastrofico di queste notizie
sulla gioventu'''. ''Non ci sono le prove epidemiologiche ne'
virologiche che il bacio possa essere uno mezzo di trasmissione
- ha precisto l'immunologo Ferdinando Aiuti - possiamo solo
parlare di possibilita' teorica nei casi in cui i baci procurino
ferite''. Per Irinus Serafin, direttore generale del Ministero
della sanita' e componente della Commissione nazionale Aids,
''da un punto di vista scientifico non si puo' dire che esiste
un rischio: gli allarmismi vanno evitati. Dare rilievo a queste
notizie vuol dire distorcere l'informazione''. Diversa la
posizione di Marcello Piazza, direttor della Clinica Malattie
infettive dell'Universita' di Napoli, per il quale l'''ipotesi''
non e' cosi' remota. Piazza ha ricordato che per il 6 per cento
degli infetti sono sconosciute le cause del contagio. Franco
Grillini dell'Arci Gay Nazionale in un comunicato ha dichiarato:
''Questo allarmismo induce al comportamento peggiore per la
prevenzione: il fatalismo''.
SANITA': AIDS; IL RISCHIO DEL BACIO, L' INFETTIVOLOGO
ROMA, 29 NOV - Anche se a livello teorico il bacio
profondo puo' trasmettere il contagio dell'Aids, non c'e'
nessuna prova che la trasmissione possa avvenire, attraverso
lesioni della mucosa della bocca, solo con la saliva se questa
non contiene una sufficiente concentrazione di sangue infetto.
E' l'opinione di Giampiero Carosi, direttore della clinica di
malattie infettive dell' universita' di Brescia, la citta' terza
in Italia per percentuale di malati dopo Milano e Roma (oltre ai
2.500 sieropositivi seguiti dalla clinica, vi sono 500 casi di
Aids conlamato). Mettere in allarme le persone con ''l'asserito
pericolo della trasmissione con il bacio, prosegue Carosi, e'
pericoloso perche' l'opinione pubblica potrebbe sentirsi
frastornata''; per una corretta prevenzione occorrono pochi e
chiari segnali come l'evitare lo scambio di siringhe, avere
rapporti sessuali protetti, ecc. ''C'e' il rischio che per
evitare una possibilita' di contagio su diecimila si finisca per
non seguire piu' nemmeno le precauzioni piu' importanti''. Anche
in questo caso, prosegue Carosi, occorre fare precise
distinzioni: se un tossicodipendente o un sieropositivo hanno
evidenti lesioni nella bocca (come spesso accade) o un herpes
evidente, il bacio profondo piu' costituire un serio problema.
Se invece non esistono lesioni, occorre essere molto cauti nell'
enfatizzare il pericolo del contagio''.