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Conferenza droga
Fiorenzi Massimiliano - 2 dicembre 1991
AIDS / BACIO/ COMMENTI

SANITA': AIDS; IL RISCHIO DEL BACIO, COMMENTI

Roma, 29 nov - Un rischio concreto in realta'

esiste: e' il rischio di diffondere falsi e infondati allarmismi

fra la gente. Questo il parere di alcuni esperti italiani sul

possibile contagio del virus Hiv da ''bacio passionale''. ''Non

esiste nella letteratura scientifica un solo caso di

trasmissione di Aids attraverso il bacio - ha detto Donato

Greco, direttore del centro operativo Aids - cio' che mi

preoccupa e' invece l'effetto catastrofico di queste notizie

sulla gioventu'''. ''Non ci sono le prove epidemiologiche ne'

virologiche che il bacio possa essere uno mezzo di trasmissione

- ha precisto l'immunologo Ferdinando Aiuti - possiamo solo

parlare di possibilita' teorica nei casi in cui i baci procurino

ferite''. Per Irinus Serafin, direttore generale del Ministero

della sanita' e componente della Commissione nazionale Aids,

''da un punto di vista scientifico non si puo' dire che esiste

un rischio: gli allarmismi vanno evitati. Dare rilievo a queste

notizie vuol dire distorcere l'informazione''. Diversa la

posizione di Marcello Piazza, direttor della Clinica Malattie

infettive dell'Universita' di Napoli, per il quale l'''ipotesi''

non e' cosi' remota. Piazza ha ricordato che per il 6 per cento

degli infetti sono sconosciute le cause del contagio. Franco

Grillini dell'Arci Gay Nazionale in un comunicato ha dichiarato:

''Questo allarmismo induce al comportamento peggiore per la

prevenzione: il fatalismo''.

SANITA': AIDS; IL RISCHIO DEL BACIO, L' INFETTIVOLOGO

ROMA, 29 NOV - Anche se a livello teorico il bacio

profondo puo' trasmettere il contagio dell'Aids, non c'e'

nessuna prova che la trasmissione possa avvenire, attraverso

lesioni della mucosa della bocca, solo con la saliva se questa

non contiene una sufficiente concentrazione di sangue infetto.

E' l'opinione di Giampiero Carosi, direttore della clinica di

malattie infettive dell' universita' di Brescia, la citta' terza

in Italia per percentuale di malati dopo Milano e Roma (oltre ai

2.500 sieropositivi seguiti dalla clinica, vi sono 500 casi di

Aids conlamato). Mettere in allarme le persone con ''l'asserito

pericolo della trasmissione con il bacio, prosegue Carosi, e'

pericoloso perche' l'opinione pubblica potrebbe sentirsi

frastornata''; per una corretta prevenzione occorrono pochi e

chiari segnali come l'evitare lo scambio di siringhe, avere

rapporti sessuali protetti, ecc. ''C'e' il rischio che per

evitare una possibilita' di contagio su diecimila si finisca per

non seguire piu' nemmeno le precauzioni piu' importanti''. Anche

in questo caso, prosegue Carosi, occorre fare precise

distinzioni: se un tossicodipendente o un sieropositivo hanno

evidenti lesioni nella bocca (come spesso accade) o un herpes

evidente, il bacio profondo piu' costituire un serio problema.

Se invece non esistono lesioni, occorre essere molto cauti nell'

enfatizzare il pericolo del contagio''.

 
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