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Conferenza droga
Fiorenzi Massimiliano - 2 dicembre 1991
AIDS / APERTURA CONVEGNO ANLAIDS

Nel discorso di apertura del convegno dell'ALAIDS a Cagliari,

il ministro della Sanità De Lorenzo ha ripetuto il suo

parere contrario per quanto riguarda l'adozione del test obligatorio

per la ricerca degli anticorpi Hiv nei detenuti.

SANITA': AIDS; DE LORENZO APRE CONVEGNO ANLAIDS

CAGLIARI, 1 DIC - Per sconfiggere l' Aids vanno

unite tutte le forze ''prima di tutto a livello istituzionale,

coordinando meglio tra il governo, le regioni, le Usl, le

universita' ed i medici tutte le azioni che discendono dalla

legge 135''. E' l' impegno che il ministro della sanita',

Francesco De Lorenzo, ha indicato aprendo oggi a Cagliari, 1

dicembre giornata mondiale della lotta contro la malattia, il

quinto convegno nazionale dell' Anlaids (associazione nazionale

lotta all' aids). De Lorenzo ha subito detto che l'Italia,

unico paese in Europa, ha una legge che predispone l'

intervento dello stato e che lo stesso presidente della

Repubblica Francesco Cossiga, nel telegramma di augurio al

convegno, ha definito - ha ricordato De Lorenzo - vasto ed

articolato programma di iniziative, varato con tempestivita' e

che si prefigge di affrontare, attraverso interventi specifici e

differenziati, i piu' urgenti risvolti del problema dell' Aids

in Italia. De Lorenzo non ha sottaciuto che ''per altri tre

quattro anni si avranno difficolta' nell' assistenza ai

malati, tuttavia l' organizzazione che si e' predisposta sull'

assistenza domiciliare e' in grado di allentare la pressione di

una malattia che non lascia respiro''. A questo proposito De

Lorenzo ha detto che ''va accellerata l' applicazione della

legge 135 specialmente per quello che riguarda l' assistenza ai

malati''.

''Siamo fortemente preoccupati

della sitauzione che ci troviamo a fronteggiare - ha aggiunto il

ministro - ma non la si deve considerare disperata''. De Lorenzo

a questo propsito ha ricordato i finanziamenti alle regioni per

la ristrutturazione di 2.333 posti letto, per la costruzione di

2.986 nuovi posti letto piu' quelli per i day hospital. ''Tutti

programmi - ha specificato - partiti da maggio scorso e che

dovranno essere realizzati entro tre anni''. Ritornando all'

assistenza domiciliare De Lorenzo ha sottolineato i 2.100 posti

letto resi disponibili ''per evitare l' intasamento degli

ospedali''. Tra l' altro - ha continuato non va trascurato il

sollievo psicologico che i malati hanno nello stare a casa

propria, assistiti sia dal punto di vista medico sia da quello

infermieristico''. Il ministro ha poi messo in evidenza i

finanziamenti per adeguare gli organici dei reparti di malattie

infettive; quelli per i corsi di formazione professionale; i

finanziamenti per le comunita' terapeutiche e per il

volontariato, per i centri di assistenza ai tossicodipendenti e

i finanziamenti ai laboratori di analisi. Dopo aver sottolineato

l' alto rapporto di sicurezza sulle trasfusioni di sangue, De

Lorenzo ha ricordato i finanziamenti alla ricerca che dall' '88

al '90 hanno segnato 46 miliardi mentre per il '91 quelli

stanziati sono 29.

CAGLIARI, 1 DIC - Per quanto riguarda l' informazione

sulla malattia, De Lorenzo ha detto che questa ''non deve ne'

spaventare ne' criminalizzare i comportamenti''. ''Dobbiamo - ha

aggiunto - puntare ai giovani che tra i 18 e i 29 anni

costituiscono il 65 per cento dei casi di Aids nel nostro

Paese''. ''Le campagne varate dal ministero - ha aggiunto ancora

- hanno fatto in modo che l' 80 per cento dei giovani

sappia che cos' e' e come si prende l' Aids ma non basta la

conoscenza, occorre fare opera di prevenzione e su questo tema

punta la campagna informativa in corso''. Il ministro ha poi

confermato la propria contrarieta' all' obbligo del test contro

l' Aids. ''Anche se lo facessimo a tutti quanti - ha detto - non

credo che si potrebbero ottenere i risultati sperati, ma in

molti casi solo emarginazione. La lotta contro l' Aids ha

bisogno di solidarieta', sensibilizzazione e non repressione''.

De Lorenzo a questo proposito ha ricordato ''le incomprensioni''

con il ministero di Grazia e Giustizia per quanto riguarda l'

analisi epidemiologica che la commissione Aids intende compiere

tra i detenuti. ''La legge - ha detto - prevede che nessuno

possa essere sottoposto se non volontariamente al test, se il

direttore generale degli istituti di pena Amato vuol cambiare la

legge lo faccia, ma io mi opporro' a richieste che modifichino

la legge stessa''.

 
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