DISOBBEDIENZA CIVILE DROGA:
PROCESSO PER SPACCIO DI STUPEFACENTI A SILVIA BIZZARRI GIOVEDI 12 DICEMBRE ORE 11, III SEZIONE PENALE DEL TRIBUNALE DI ROMA
Silvia Bizzarri, difesa dall'Avvocato Attanasio del Foro di Catania e Consigliere comunale di Catania, eletto della lista "Civica Laica Verde", e dall'Avvocato Gaetano Scalise del Foro di Roma, rischia anni di carcere.
I fatti risalgono al 23 novembre 1989: Silvia Bizzarri per protestare contro la nuova legge Vassalli-Jervolino, che stava per essere approvata dal Senato, organizzò una vendita a prezzi di costo reale di dolci e tartine a base di haschish nella sede romana del Pr in Via di Torre Argentina. Più di 100 persone parteciparono alla manifestazione acquistando e consumando le varie specialità. Il ricavato del mini-narcotraffico, circa 120.000 lire, fu versato al Partito radicale
Malgrado la Bizzarri avesse avvertito per tempo autodenunciandosi, la polizia arrivò solo a manifestazione terminata e al Commissario dott. Gianni CArnevale fu consegnato un barattolo con un resuduo di butto impastato con l'haschish avanzato dal "rinfresco".
Silvia Bizzarri aveva cxominciato le azioni di protesta contro la legge con un digiuno di 63 giorni per avere una risposta da Bettino Craxi, principale promotore della nuova normativa, sfidato invano ad un confronto diretto sul punto delle droghe leggere, poiché punire l'uso di queste sostanze giudicate meno dannose di alcol e tabacco dalla quasi totalità degli scienziati del mondo intero era ed è particolarmente dannoso e ingiusto.
L'aspetto più drammatico del problema droga riguarda indubbiamente le droghe pesanti, come l'eroina: ma è proprio pewr distanziare il più possibile i due mercati, e il conseguente approccio dei giovani alle sostanze proibite che è bene dare alla canapa indiana e derivati uno status legale nettamente differenziato (come ha ribadito la conferenza di Zurigo che ha riunito amministratori ed esperti delle città europee maggiormente interessate): anche questo è il senso politico del processo del 12 dicembre.