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Conferenza droga
Fiorenzi Massimiliano - 14 dicembre 1991
AIDS/ TEST/ NIGUARDA/
MILANO - All'ospedale Niguarda, durante un convegno sui rischi

di infezione per il personale sanitario, numerosi medici sono

intervenuti sostenendo la necessità di sottoporre ai test di

ricerca degli anticorpi Hiv, qualsiasi paziente venga ricoverato

in corsia. In particolare, bisognerebbe sottoporre agli esami

tutti i soggetti di sesso maschile che amano portare al lobo

di una delle orecchie, un orecchino . (!!!)

Per molti dei medici intervenuti al convegno milanese, l'abitudine

dell'orecchino starebbe infatti ad indicare che chi lo porta ha,

sia pure in via presuntiva, tendenze omossessuali ed è pertanto

da considerare come appartenente alle cosidette categorie a rischio.

Come è ormai noto, le norme di legge vigenti, vietano il test per la

ricerca dgli anticorpi dell'Hiv, in mancanza di una preventiva

autorizzazione dell'interessato o del ricoverato di turno.

Tuttavia, non sarebbero pochi gli ospedali nei quali si vanifica

la legge di tutela, facendo firmare ai pazienti, prima del ricovero

un foglio nel quale si autorizzano i medici a compiere una lunga

serie di esami ematici e non tra le cui compare spesso tra le altre ,

quella dell'Hiv, scritta piccolissima e di cui si guardano bene dallo

spiegare il significato.

Insomma, la paura del contagio tra i medici e paramedici è molto forte.

Le mascherine e i guanti non bastano a placare la "smania del test".

Questo articolo è comparso su Avvenimenti a firma di Giuseppe Gnasso,

nel numero del 18 dicembre 1991.

I medici, ancora una volta, si fanno portatori dei luoghi comuni piu'

banali e ciarlieri, ma si sà...anche i medici sono uomini!

MF

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