"Due differenti ceppi del virus dell'AIDS sembrano
rallentare reciprocamente il processo letale quando entrambi
infettano la stessa cellula" ha detto lo scienziato
dell'Universit di Harvard, Max Essex.
Essex capo del programma Aids di Harvard, ha detto che il
suo laboratorio ha scoperto che quando un gene del ceppo Hiv
2 del virus dell'AIDS e' stato inserito nella cellula del
pi comune Hiv 1, il supervirus ottenuto non e' contagioso.
La scoperta potrebbe avere importanti implicazioni
terapeutiche perche' potrebbe indicare che il virus Hiv 2
agisce nel rallentare la piu' veloce azione del ceppo Hiv 1,
o che i due virus provocano una reazione immunitaria
reciproca, ha detto Essex nella Sesta Conferenza
Internazionale sull'AIds inm Africa.
L'Hiv 1 e' un virus estremamente potente che lavora
distruggendo il sistema immunitario del corpo ed e'
responsabile di quasi tutti i casi di Aids fuori
dall'Africa.
L'Hiv 2 fu scop
erto solo nel 1985, due anni dopo l'Hiv 1 ed
esiste quasi esclusivamente nell'Africa occidentale. Questo
virus e' trasmesso nello stesso modo dell'Hiv 1, attraverso
il sangue o i fluidi corporei, ed anch'esso porta all'Aids
ma sembra impiegarci di pi per attivarsi una volta nel
corpo ed e' piu' difficile da trasmettere rispetto al primo
ceppo.
I due virus sono strutturalmente molto simili eccetto il
fatto che il rpimo contiene un gene non trovato nell'altro.
Nell'Hiv 1 questo e' il VPU, che gioca un ruolo nel
permettere al materiale virale di essere assorbito dalla
superficie della cellula.
L'unico gene del Hiv 2 e' il VPX il cui lavoro e' di aiutare
il virus a replicarsi in nuove cellule del corpo. Il
laboratorio di Essex ha inserito il gene VPX nell'Hiv 1.
"Quando un paziente e' coinfettato con il virus Hiv 1 e Hiv
2 c'e' sempre un potenziale per una interazione immunologica
e chiaramente c'e' anche un potenziale per l'interferenza di
replicazione", ha detto Essex.
Lo scienziato ritiene che l'Hiv 2 e' esistita nella
popolazione umana piu' a lungo che l'Hiv 1, probabilmente
diversi decenni, tuttavia pu essere stato benigno per molto
di questo tempo.
Essex ha detto all'agenzia REuter che le scoperte del suo
laboratorio possono indicare che il virus Hiv 1 si e'
evoluto dal ceppo Hiv 2 e allo stesso tempo prese entrambe
il gene VPX e il gene VPU, ma nel momento in cu divenne piu'
virulento perse il fattore rallentante VPX.
Egli ha detto che nel lungo termine e' possibile immaginare
una forma di terapia genetica con la quale il VPX possa
essere inserito nei pazienti affetti da Hiv 1 per rallentare
il processo della malattia.
Teoricamente sappiamo che questo e' possibile ma e'
realmente "Guerra Stellare" pensarci a questo punto..
Traduzione letterale da una "Reuter"
ovviamente traduzione da cani.. M0nica per conto di
MAldestro:-)