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Conferenza droga
Montanari Monica - 21 dicembre 1991
AIDS - GIOVEDI 19 DIC

"Due differenti ceppi del virus dell'AIDS sembrano

rallentare reciprocamente il processo letale quando entrambi

infettano la stessa cellula" ha detto lo scienziato

dell'Universit di Harvard, Max Essex.

Essex capo del programma Aids di Harvard, ha detto che il

suo laboratorio ha scoperto che quando un gene del ceppo Hiv

2 del virus dell'AIDS e' stato inserito nella cellula del

pi comune Hiv 1, il supervirus ottenuto non e' contagioso.

La scoperta potrebbe avere importanti implicazioni

terapeutiche perche' potrebbe indicare che il virus Hiv 2

agisce nel rallentare la piu' veloce azione del ceppo Hiv 1,

o che i due virus provocano una reazione immunitaria

reciproca, ha detto Essex nella Sesta Conferenza

Internazionale sull'AIds inm Africa.

L'Hiv 1 e' un virus estremamente potente che lavora

distruggendo il sistema immunitario del corpo ed e'

responsabile di quasi tutti i casi di Aids fuori

dall'Africa.

L'Hiv 2 fu scop

erto solo nel 1985, due anni dopo l'Hiv 1 ed

esiste quasi esclusivamente nell'Africa occidentale. Questo

virus e' trasmesso nello stesso modo dell'Hiv 1, attraverso

il sangue o i fluidi corporei, ed anch'esso porta all'Aids

ma sembra impiegarci di pi per attivarsi una volta nel

corpo ed e' piu' difficile da trasmettere rispetto al primo

ceppo.

I due virus sono strutturalmente molto simili eccetto il

fatto che il rpimo contiene un gene non trovato nell'altro.

Nell'Hiv 1 questo e' il VPU, che gioca un ruolo nel

permettere al materiale virale di essere assorbito dalla

superficie della cellula.

L'unico gene del Hiv 2 e' il VPX il cui lavoro e' di aiutare

il virus a replicarsi in nuove cellule del corpo. Il

laboratorio di Essex ha inserito il gene VPX nell'Hiv 1.

"Quando un paziente e' coinfettato con il virus Hiv 1 e Hiv

2 c'e' sempre un potenziale per una interazione immunologica

e chiaramente c'e' anche un potenziale per l'interferenza di

replicazione", ha detto Essex.

Lo scienziato ritiene che l'Hiv 2 e' esistita nella

popolazione umana piu' a lungo che l'Hiv 1, probabilmente

diversi decenni, tuttavia pu essere stato benigno per molto

di questo tempo.

Essex ha detto all'agenzia REuter che le scoperte del suo

laboratorio possono indicare che il virus Hiv 1 si e'

evoluto dal ceppo Hiv 2 e allo stesso tempo prese entrambe

il gene VPX e il gene VPU, ma nel momento in cu divenne piu'

virulento perse il fattore rallentante VPX.

Egli ha detto che nel lungo termine e' possibile immaginare

una forma di terapia genetica con la quale il VPX possa

essere inserito nei pazienti affetti da Hiv 1 per rallentare

il processo della malattia.

Teoricamente sappiamo che questo e' possibile ma e'

realmente "Guerra Stellare" pensarci a questo punto..

Traduzione letterale da una "Reuter"

ovviamente traduzione da cani.. M0nica per conto di

MAldestro:-)

 
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