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Conferenza droga
Fiorenzi Massimiliano - 21 dicembre 1991
STUPEFACENTI: I 25 ANNI DEL GRUPPO ABELE

TORINO - MERCOLEDI 18 DIC 1991 - TORINO - Nella settimana fra Natale e

Capodanno del 1966 nasceva a Torino ''l' idea'' del Gruppo

Abele. ''Tutti credono ad un mio immediato inizio con i giovani,

invece fu un incontro con un barbone, con un vecchio ad

indirizzarmi sulla strada degli emarginati, degli ultimi'', ha

confessato don Luigi Ciotti in un' intervista rilasciata al

settimanale ''Famiglia Cristiana'' che la pubblichera' nel

numero di Natale,della quale e' stata diffusa un' anticipazione.

Il sacerdote torinese e' apparso restio a celebrare il ''primo

quarto di secolo'' di vita dell' associazione che l' ha reso

noto in tutta Italia, la prima ad occuparsi dei problemi dei

tossicodipendenti. ''Non servono feste - ha detto - puo' essere

solo l' occasione per riflettere e ripartire con maggior

slancio''. In quel 1966 Luigi Ciotti aveva 17 anni. Due anni

dopo entro' in seminario e nel novembre 1972 fu ordinato

sacerdote dal card. Michele Pellegrino.

''Gioventu' impegnata'' fu il primo gruppo di giovani che, a

fianco di Ciotti, inizio' ad occuparsi di minorenni in carcere e

prostitute, poi nel 1968 fu scelto il nome di ''Gruppo Abele''.

Negli anni '70 il gruppo affronto' il problema droga: dal 73 al

75 i volontari aprirono 24 ore su 24 un ''centro sulla strada''

al quale si rivolsero piu' di 4.000 persone. Nell' estate del

1975 don Ciotti fu in prima fila, con uno sciopero della fame,

nella battaglia per la nuova legge sulla droga.

Alla fine degli anni '70 il

''Gruppo Abele'' si e' aperto alle attivita' culturali, a

cominciare dall' ''Universita' della strada'', dove ad insegnare

sono i ragazzi e allievi sono operatori, docenti e formatori. Il

resto e' storia d' oggi: attualmente vi lavorano oltre 200

persone sparse in 25 attivita' diverse (accoglienza, comunita'

residenziali, iniziative di informazione, formazione e

prevenzione, cooperative di produzione). Il Gruppo ha allargato

il proprio campo di azione dalla lotta alla tossicodipendenza

alle problematiche dell' Aids, dell' alcolismo, dell' ambiente e

della pace, e si e' dotato di un' agenzia di stampa (Aspe), di

un centro studi con oltre 7.000 testi, di una casa editrice.

E dopo i ''primi 25 anni''? Don Ciotti risponde: ''C' e'

bisogno, voglia di futuro. Dobbiamo dare ai giovani, agli

emarginati, a chi fa piu' fatica, una speranza, la voglia di

costruire un domani migliore; oggi, in giro, c' e' tanta

rassegnazione, tanto pessimismo che noi dobbiamo sconfiggere: ho

paura che la droga sia un killer che sta offuscando tutte le

altre problematiche del mondo giovanile. Non basta dire che si

fa guerra alla tossicodipendenza, bisogna compiere un' enorme

investimento di risorse, idee e coraggio sui giovani, ridar loro

'voglia di futuro'''.

 
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