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Conferenza droga
Fiorenzi Massimiliano - 21 dicembre 1991
PRESENTATA INDAGINE SU AIDS E PROSTITUZIONE
AVIANO (PORDENONE), 16 Dic - Le prostitute ''di

professione'' sarebbero piu' ''sicure'' da rischi di infezione

da Aids di quelle occasionali, secondo un' indagine condotta dal

primario della divisione di oncologia medica e Aids dell'

Istituto di Aviano (Pordenone). Lo studio e' stato condotto tra

Milano, Roma, Napoli, Palermo e Pordenone in collaborazione con

il Comitato dei Diritti civili delle prostitute di Pordenone,

nell' ambito della ricerca Aids dell' Istituto superiore di

Sanita' su un campione di 453 prostitute attive a Lecco, Reggio

Emilia, Pordenone, Udine, Roma, Ravenna e Bologna. Nel campione

sono state individuate 55 sieropositive (il 12 per cento). Delle

123 tossicodipendenti, 49 (il 40 per cento) sono risultate

sieropositive, mentre delle 330 ''professioniste'', solo 6, pari

al 2 per cento. Da quanto emerso dai questionari distribuiti,

emerge poi che le prostitute professionali usano sempre il

preservativo con i clienti, mentre e' poco usato con i propri

partners, tra cui spesso rientrano sieropositivi o persone di

gruppi ''a rischio''. La diffusione dell' infezione da HIV

sarebbe insomma imputabile soprattutto alle prostitute

tossicodipendenti, mentre le altre presenterebbero maggiori

rischi nei rapporti ''non professionali''.

 
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