MILANO, 20 DIC - Anche i detenuti del carcere di S.Vittore hanno potuto firmare per i nove referendum. Per
iniziativa di Verdi, Rifondazione Comunista, Gioventu'
Socialista e di un gruppo di associazioni umanitarie, una
delegazione guidata dal sen. Franco Corleone ha trascorso la
giornata nella prigione milanese dove ha raccolto circa 500
firme. Domani mattina un gruppo di esponenti delle associazioni
''Lila'', ''Cora'' (antiproibizionisti) e ''Liberta' Futura''
tornera' in carcere per completare la raccolta. ''Pochi detenuti
sapevano dell' esistenza dei nove referendum - ha detto Franco
Corleone - ma dopo le nostre spiegazioni hanno firmato tutti i
quesiti, mostrando particolare entusiamo per quello sulla droga,
che a molti, che sono tossicodipendenti, sta naturalmente molto
a cuore''. Dopo la visita i membri della delegazione hanno
sottolineato come ''i detenuti siano costretti a vivere in
conzizioni poco igieniche, e in molti casi a stare in dieci in
celle da quattro posti''. ''Una conseguenza - ha detto il sen.
Corleone - e' l' epidemia di tubercolosi che ha colpito nelle
ultime settimane gia' 5 detenuti, ora ricoverati in ospedale''.
Per la raccolta delle firme, il direttore del carcere Luigi
Pagano ha messo a disposizione una stanza, ma non ha firmato:
''Non sono ancora convinto - ha detto. - Credo ancora che prima
di disattivare la legge sulle tossicodipendenze si debba
attivarla del tutto, e bene''.