STATO FRANCESE NELLA CONTAMINAZIONE DEGLI EMOFILIACI CHE HANNO

CONTRATTO L'AIDS A CAUSA DI TRASFUSIONI DI SANGUE INFETTO E'

STATA PER LA PRIMA VOLTA RICONOSCIUTA DALLA GIUSTIZIA: CON UN

VERDETTO DESTINATO A FARE GIURISPRUDENZA, IL TRIBUNALE

AMMINISTRATIVO DI PARIGI HA CONDANNATO LO STATO A VERSARE 2

MILIONI DI FRANCHI (440 MILIONI DI LIRE) A UN EMOFILIACO,

''DIDIER D.' (IL SUO COGNOME NON E' STATO RESO PUBBLICO),

RISULTATO SIEROPOSITIVO NEL GIUGNO 1985.

IN PRECEDENTI SENTENZE, I TRIBUNALI AVEVANO CONSIDERATO

RESPONSABILI I CENTRI DI TRASFUSIONE SANGUIGNA O GLI OSPEDALI

NEI QUALI LE TRASFUSIONI ERANO STATE PRATICATE. ALTRI 400 CASI

DEVONO ESSERE GIUDICATI DALLA GIUSTIZIA.

ALLO STATO ATTUALE DELLE PROVE, IL TRIBUNALE DI PARIGI HA

GIUDICATO ''CERTA'' LA RESPONSABILITA' DELLO STATO ''ALMENO NEL

PERIODO TRA IL 12 MARZO 1985 E IL PRIMO OTTOBRE 1985'': NEL

MARZO '85 L'AUTORITA' MINISTERIALE ERA STATA INFORMATA DELLA

''FORTISSIMA PROBABILITA'' CHE NELLA REGIONE PARIGINA ''TUTTI I

PRODOTTI SANGUIGNI PREPARATI A PARTIRE DA POOLS DI DONATORI''

FOSSERO CONTAMINATI. MA IL MINISTERO DELLA SANITA' NON NE VIETO'

IMMEDITAMENTE L'USO. SOLO IL PRIMO OTTOBRE '85 FURONO PRESE LE

PRIME MISURE.I PROCEDIMENTI IN CORSO DAVANTI AI TRIBUNALI SONO

DISTINTI DAGLI INDENNIZZI CHE SARANNO VERSATI ALLE VITTIME

TRAMITE UN FONDO SPECIALE DI RECENTE CREAZIONE.