TORINO, 15 GEN - Secondo l' Associazione
politrasfusi italiani (Api), in Italia oltre 1.200 politrasfusi
contratto il virus Hiv a causa dei ritardi nell' emanazione di
norme per il controllo su sangue ed emoderivati.
''Il ministero della Sanita' - afferma Angelo Magrini,
presidente dell' associazione - si e' mosso con colpevole
ritardo per fronteggiare l' insidia Aids nel sangue: i test per
l' individuazione della sieropositivita' sugli emoderivati d'
importazione sono diventati obbligatori solo dal 30 aprile 1986
e i prodotti preparati negli anni precedenti sono stati ritirati
soltanto nel febbraio 1987. Inoltre, si continua a subordinare
la salute dei cittadini a calcoli di natura economica: perche'
non vengono adottati i test ''Pcr'' e ''Htlv'', che secondo
illustri scienzati sono in grado di individuare il virus gia'
nella ''fase-finestra''?''.