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Conferenza droga
Cavalieri Andrea - 18 gennaio 1992
riapriamo il dibattito
Caro Roberto sono lieto che ti sia parso opportuno tornare sull'argomento dal momento che ero in procinto di farlo io.

Allora, per quanto riguarda la raccolta firme: se ben ricordi io sostenevo che la raccolta delle firme sarebbe stata durissima da sostenere per il solo partito radicale, al contrario tu elencavi il numero di associazioni che avevano ufficialmente aderito al referendum: PDS, VERDI, Studenti della PANTERA e felini affini.

Bilancio: il PDS ha raccolto 75.000 firme (complimenti), i verdi hanno raccolto margherite, degli altri meglio non parlare.

le mie previsioni erano effettivamente errate, valutavo il PDS meno di niente, erravo per eccesso, ma al tempo stesso devo ammettere che non credevo che il PR ce la avrebbe fatta con un tale slancio. A far fallire le mie previsioni sono stati alcuni compagni (Isio Maureddu, per citarne uno solo) il cui impegno e' stato a dir poco incredibile (a proposito credo che il partito dovrebbe valutare molto di piu' questo tipo di persone).

Per quanto riguarda il mio comportamento durante la campagna diro':

1 Fino a quando questa non e' cominciata ho espresso chiaramente le mie critiche

2 Una volta iniziata la campagna ho ritenuto opportuno sospendere le critiche e darmi da fare, per quel minimo che potevo, per raccogliere le firme sui referendum che condividevo in pieno ed offrire la possibilita' ai cittadini di firmare anche gli altri.

3 Adesso che la campagna e' terminata credo sia opportuno riprendere le critiche che mantengo inalterate, e precisamente:

PRIMO il referendum sulla droga NON E' nemmeno parente alla politica antiproibizionista.

SECONDO Il cora ha commesso un grave errore abbandonando una posizione vincente (la legalizzazione) per abbracciare quella perdente del PDS (povero tossico, la colpa non e' sua ma della societa')

TERZO la jattura peggiore che possa capitare a noi antiproibizionisti e' che si arrivi al voto su questo referendum perche' puzza di sconfitta lontano un miglio, mentre raqppresenta una ottima scialuppa di salvataggio per i sostenitori della Jervolino-Vassalli che altrimenti non saprebbero come difendere la loro creatura-sgorbio.

QUARTO e qui vi sembrero' un po cinico, e' mia ferma convinzione che per il successo dell'antiproibizionismo occorre passare attraverso la esperienza di tutti i danni provocati dalla follia proibizionismo, per cui si dia mano libera ai proibizionisti, facciano tutte le leggi che vogliono, ma alla fine si chieda cosa hanno ottenuto.

Quando il fallimento sara' totale e in alcun modo mascherabile, allora si aprira' la strada agli antiproibizionisti.

 
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