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Conferenza droga
Fiorenzi Massimiliano - 24 gennaio 1992
AIDS; GIOVANI PSI SU ANONIMATO SIEROPOSITIVITA'

I socialisti ancora una volta ripropongono la schedatura

dei sieropositivi. Giovanni Visco ha espresso il suo parere

contrario circa l'utilita' di eseguire il test in ambiente

carcerario, ove anche nella pegiore delle ipotesi si risultasse

positivi al test, non è possibile attualmente curarsi .

A tutela della riservatezza l'italia ha una legge, la 135.

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Roma, 23 gen - I giovani socialisti parafrasando lo

spot ministeriale contro l'Aids ''se lo conosci lo eviti'',

sostengono che ''se non lo conosci non lo eviti'', e quindi lo

stato di sieropositivita' da virus Hiv non dovrebbe essere

oggetto di riservatezza, come invece prevede la legislazione

vigente. Per questo motivo, il Movimento giovani socialisti

(Msg) ha presentato alla Commissione nazionale Aids, una serie

di quesiti per sapere se sia lecito o no, sulla base anche del

dibattito che sta emergendo in altri paesi, mantenere

l'anonimato sulla sieropositivita', o se, invece, non sia

meglio, ''per realizzare una solidarieta' attiva, affrontare

questo argomento e discuterne, anche per evitare il male

peggiore''. Il Mgs ha respinto oggi, in una conferenza stampa,

le accuse di voler ''ghettizzare o schedare'' i sieropositivi:

''sono dubbi i nostri e non certezze'' ha detto Luca Josi,

responsabile del Mgs, per il quale ''l'unica vera prevenzione

dalla malattia e' la conoscenza''. Le riflessioni che

sollecitano i giovani socialisti riguardano le responsabilita'

del sieropositivo nei confronti del partner, della famiglia e le

responsabilita' dei medici e della societa' di fronte alle

potenzialita' del contagio. Giuseppe Visco, componente della

Commissione Aids, si e' detto d'accordo sulla ''punibilita'

da contagio'', ma ha espresso riserve per il test obbligatorio

ai detenuti e ai lavoratori.

 
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