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Conferenza droga
Taradash Marco - 8 febbraio 1992
CHIUSO DALLA VIOLENZA DEGLI SPACCIATORI PLATZSPITZ, LA SCENA APERTA DEL PROIBIZIONISMO. LA POSIZIONE DEL CORA.

Platzspitz ha rappresentato per alcuni anni la 'scena aperta' sistema proibizionista. E' stato un coraggioso, sebbene disperato, tentativo, di portare alla luce per ridurne il danno, tutte le degenerazioni dell'attuale politica della droga. Platzspitz è stato per anni il punto d'incontro di tossicodipendenti e spacciatori, come lo sono - clandestinamente - centinaia e centinaia di parchi e piazze in ogni paese europeo e in Italia. A Platzspitz i tossicomani hanno però ricevuto, diversamente che - ad esempio - nel Parco Lambro, una costante assistenza medica e per moltissimi di loro quella piazza è stata la salvezza dalla morte per overdose o per AIDS.

Ma il sistema proibizionista ha le sue ferree logiche di mercato: Platzspitz, proprio perché offriva servizi e cure, era diventato il punto d'incontro di migliaia di tossicomani. Da tempo gruppi di spacciatori si contendevano con sanguinosa violenza questo ricco e facile mercato. Il destino di violenza o di chiusura del parco è stato deciso quando il governo svizzero, soggetto a fortissime pressioni internazionali, ha negato l'introduzione di misure drastiche di taglio antiproibizionista. Fra queste la somministrazione controllata di eroina, in modo tale da stroncare l'appetito di ricchezza degli spacciatori e garantire ai tossicomani, come ai cittadini di Zurigo, l'uscita da una spirale sempre crescente di violenza e di morte. Coloro che oggi plaudono alla fine dell'esperimento zurighese di 'scena aperta', di droga proibita consumata davanti agli occhi di tutti, di siringhe sterili e di cure di pronto intervento, dovrebbero rispondere a questa domanda: la 'scena chiusa' della droga, quella che si svolge in

ogni vicolo e in ogni parco italiano, che semina morte e malattia, violenza e corruzione, è una risposta decente? O non è necessario distruggere finalmente il legame fra eroina e violenza, fra eroina e ricchezza, fra eroina e clandestinità, e quindi legalizzare e controllare commercio e consumo delle droghe oggi proibite per salvare la vita e la dignità di centinaia di migliaia di persone?

 
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