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Conferenza droga
Lorenzi Giuseppe - 26 febbraio 1992
Dal rapporto del Comitato Internazionale delle Nazioni Unite sulla Droga - anno 1991

SITUAZIONE EUROPEA

Ad eccezione dell'Albania, tutti i paesi europei partecipano alla Convenzione del 1961. I nove paesi segnalati nel rapporto per il 1990 come non facenti parte della Convenzione del 1971 sono i seguenti: Albania, Austria, Belgio, Irlanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Paesi Bassi, Romania e Svizzera. Solo il Lussemburgo è divenuto parte di questa convenzione nel 1991. L'Organizzazione è consapevole del fatto che la maggior parte degli altri paesi sta adottando attualmente delle misure per aderire a queste convenzioni, cosa che dovrà essere fatta senza ritardi.

Nel 1990, Cipro e la Spagna hanno ratificato la Convenzione del 1988. Nel 1991, i seguenti paesi europei sono divenuti parte di questa Convenzione, a partire da novembre: Bielorussia, Francia, Italia, Monaco, Regno Unito, Svezia, Cecoslovacchia, Ucraina, URSS e Yugoslavia. La CEE ha depositato gli strumenti di conferma formale, e si è dichiarata competente per ciò che concerne l'articolo 12. I Paesi europei hanno continuato a cooperare strettamente tra loro su scala bilaterale e multilaterale in tutti i campi relativi alla lotta contro l'abuso delle droghe. Questa stretta cooperazione si esercita tra i 12 paesi della CEE come pure tra i paesi membri del Gruppo Pompidou o quelli ad esso associati nel contesto del Consiglio d'Europa. Nel maggio 1991, questo gruppo, che si compone di 25 paesi membri, ha tenuto la sua prima Conferenza ministeriale paneuropea sulla cooperazione in materia di abuso delle droghe.

Il Comitato europeo di lotta antidroga (CELAD) , creato dai 12 paesi della CEE per coordinare la politica europea, ha messo a punto un piano europeo di lotta alle droghe imperniato sulla riduzione della domanda, che è stato adottato dal Consiglio d'Europa. Questo piano prevede la creazione di un centro europeo di sorveglianza sulle droghe.

Nel dicembre 1990, la CEE ha adottato la regolamentazione del Consiglio che esige l'adozione, in tutti gli Stati Membri, di una legge concernente la sorveglianza dei precursori la cui entrata in vigore è stata prevista per luglio 1991. Questa regolamentazione prevede un meccanismo per la notifica di preesportazione in tutti i paesi in cui l'eroina e la cocaina sono fabbricate illecitamente. Conformemente alle direttive adottate nel giugno 1991 dal Consiglio d'Europa, gli Stati Membri sono tenuti a prendere misure contro il riciclaggio del denaro entro gennaio 1993. A partire da questa data, l'Atto unico che mira a permettere il libero movimento delle persone, dei beni, dei servizi e dei capitali in tutti i paesi della Comunità deve entrare in vigore. Durante la durata dell'applicazione dell'Atto unico, i governanti non mancheranno certamente di tenere pienamente conto degli obblighi loro imposti dalle convenzioni internazionali relative al controllo sulle droghe.

Nel 1989, il Presidente della Colombia, M. Barco, ha fatto appello alla comunità internazionale affinché, attraverso una più stretta cooperazione economica con il suo paese, essa appoggi la lotta da lui condotta contro il traffico di droga. L'Organizzazione si felicita della reazione positiva della CEE, che ha fatto beneficiare la Bolivia, la Colombia, l'Ecuador, il Perù del suo regime doganale preferenziale per alcuni prodotti agricoli e industriali, accrescendo in tal modo le loro possibilità d'esportazione oltreché le possibilità di successo dei programmi di riconversione delle culture.

L'Organizzazione resta preoccupata della tendenza in alcuni paesi europei a permettere l'accesso a droghe illecite e a non criminalizzare l'uso di droghe a scopi non medici. L'Organizzazione appoggia vigorosamente la posizione presa dal Consiglio d'Europa che ha dichiarato che la legalizzazione dell'uso di droghe non deve costituire, per nessun paese, una soluzione al problema sempre più grave dell'abuso e del traffico illecito delle droghe.

L'Organizzazione si felicita di tutti gli sforzi dispiegati a favore della cooperazione regionale, che sono stati incoraggiati dalla creazione di molteplici organizzazioni e comitati europei. Senza dubbio ciascuna di queste istanze metterà a punto dei programmi nel suo settore di competenza specifico e coordinerà le sue attività con quelle di altre istanze.

Gli importanti mutamenti politici e economici che si producono attualmente in molti paesi dell'Europa centrale e dell'Europa dell'Est hanno reso queste aree più vulnerabili allo sviluppo dell'abuso e del traffico delle droghe. Ma in compenso questi cambiamenti facilitano un'azione concertata contro la droga su scala europea. L'Organizzazione si felicita dell'impegno assunto da questi paesi di lottare contro l'abuso e il traffico illecito di droga. Riconosce tuttavia che l'applicazione delle misure a questo scopo è impedita dall'insufficienza delle risorse finanziarie e umane di cui i paesi dispongono. Per evitare gli smisurati problemi che potranno determinare l'estensione dell'abuso e del traffico illecito delle droghe in quei paesi di cui tutta l'Europa soffrirà inevitabilmente, è necessario l'appoggio della comunità internazionale. L'Organizzazione approva l'appoggio che già molti governi e organismi internazionali apportano in materia di indagine e repressione. Il rafforzamento delle capacità dei paesi n

ei campi della prevenzione dell'abuso di droga e di trattamento, di riadattamento e di reinserimento dei tossicomani dovrà suscitare lo stesso interesse.

I dati relativi ai sequestri rivelano che il traffico di droga interessa tutta l'Europa e che guadagna terreno. Le quantità di eroina sequestrate nel 1990 sono aumentate fino a 6 tonnellate, livello superiore a quello del 1989. Il grado di purezza dell'eroina di strada sequestrata è più elevato mentre i prezzi sono rimasti stabili. La via dei Balcani continua ad essere utilizzata dal contrabbando dell'eroina che, in più di due terzi dei casi, è originaria del sudovest dell'Asia. Si stanno aggiungendo all'elenco dei paesi situati sulla tradizionale via dei Balcani, l'Ungheria e la Cecoslovacchia che sono diventati dei paesi di transito. Nel 1991, è stato smantellato in Francia un laboratorio clandestino di fabbricazione di eroina.

I sequestri di cocaina sono più che raddoppiati nel 1990 raggiungendo le 13 tonnellate, contro le 6 dell'anno precedente. La maggior parte della cocaina sequestrata - all'incirca il 62% - proviene dalla Colombia. Sono già stati scoperti dei laboratori di cocaina in Europa meridionale nel 1990. Il "crack" non è ancora considerato un problema in Europa, ad eccezione del Regno Unito, dove hanno avuto luogo il 78% di tutti i sequestri di questa forma di cocaina effettuati in Europa.

Nel corso degli ultimi anni, i servizi responsabili delle indagini e della repressione hanno concentrato i loro sforzi sul traffico di cocaina e di eroina. L'intensificazione dell'azione condotta contro il traffico di altre droghe si giustifica davanti all'evoluzione dei dati relativi ai sequestri. Le quantità di amfetamine sequestrate sono più che raddoppiate, raggiungendo i 380 kg, e sono stati smantellati 26 laboratori clandestini di fabbricazione di questa sostanza. Nel 1990, i sequestri di cannabis si sono portati sulle 200 tonnellate, contro le 136 del 1989. Più spesso si sono trovati laboratori d fabbricazione illecita di MDMA (ecstasy) e del MDA. Inoltre si assiste a un netto aumento dei sequestri di LSD in Europa.

I dati provenienti da alcuni paesi dell'Europa occidentale sembrano indicare che il numero di persone che fanno abuso di cannabis e di eroina ha raggiunto un tetto massimo, ed è perfino diminuito in alcuni casi. Per contro, l'abuso di cocaina aumenta. Nondimeno, la maggior parte di coloro che si rivolgono ai centri di trattamento e di riadattamento è costituita da eroinomani o politossicomani. Il numero di decessi dovuto alla droga, nella maggior parte delle volte quelli di eroinomani o politossicomani, continua ad accrescersi nella maggior parte dei paesi europei. L'abuso di cannabis comincia a raggiungere la maggior parte dei paesi dell'Europa centrale e dell'Europa dell'Est. In questi paesi, l'abuso di eroina e cocaina resta molto limitato, forse in parte a causa del prezzo inaccessibile di queste droghe.

La rapida diffusione dell'infezione da virus HIV dovuta all'assorbimento per via endovenosa ha suscitato diverse reazioni nel contesto delle politiche nazionali della salute e sulla droga applicate in Europa. La percentuale dei sieropositivi che consumano droga per via endovenosa sembra relativamente scarsa, tranne alcune regioni dell'Europa meridionale, dove fino a 2/3 del totale delle persone colpite da Aids sono assuntori di droga. L'influenza delle differenti misure relative alla distribuzione controllata di aghi e siringhe, al pari della sostituzione dell'eroina col metadone non è stato ancora chiaramente stabilito in rapporto all'estensione dell'infezione da HIV e Aids.

In Austria, le quantità di droga sequestrate sono considerevolmente aumentate nel 1990, triplicate quelle di cannabis e raddoppiate quelle di cocaina in rapporto al 1989. Il numero di veicoli sia privati che commerciali che entrano ed escono dall'Austria sono aumentati regolarmente nel corso degli ultimi anni, i veicoli provenienti da paesi situati sulla via dei Balcani e i loro carichi sono fatti oggetto di controlli via via più severi. I programmi di riadattamento e di reinserimento sociale, segnatamente i programmi terapeutici e di sostituzione quali il trattamento di sostegno con metadone, vengono attualmente erogati. I due principali obiettivi sono da una parte lo sviluppo della presa in carico dei tossicomani da parte dei servizi sociali e il potenziamento della capacità di trattamento e dall'altra l'impegno a persuadere i tossicomani a rivolgersi a dei centri di consulenza. Attualmente sono in fase di studio le politiche di lotta contro il riciclaggio di denaro sporco, ma l'Austria, per il momento, è

il solo paese europeo occidentale dove è consentito depositare anonimamente denaro nelle banche.

La maggior parte del trasporto per via terrestre tanto commerciale che privato, tra il Vicino e il Medio Oriente e l'Europa, passa per la Bulgaria. Il traffico illecito del transito costituisce il principale problema di questo paese. La struttura delle pubbliche amministrazioni responsabili del controllo delle droghe è in fase di riorganizzazione. Si considera attualmente la creazione di un consiglio interministeriale che sarà incaricato del potenziamento del coordinamento a livello nazionale. E stato creato presso il ministero degli Interni un nuovo servizio contro la criminalità organizzata, il traffico di droga e il terrorismo. L'Organizzazione aiuta attualmente le autorità sanitarie bulgare ad adeguare i loro meccanismi nazionali di controllo delle droghe al cambiamento del sistema economico verificatosi nel paese.

Cipro continua a essere utilizzata come zona di transito dai trafficanti. Quindici governi hanno concluso degli accordi con le autorità cipriote che prevedono l'invio a Cipro di agenti di collegamento in materia di droga. Questi accordi hanno permesso il sequestro di droga e l'arresto di trafficanti in molti paesi. L'abuso di droga resta poco sviluppato a Cipro; non è stato segnalato nessun decesso legato a droga. Tuttavia, l'abuso di sostanze psicotrope accompagnato dal consumo di alcool è in aumento.

In Cecoslovacchia, sono stati registrati 52 decessi legati alla droga nel 1990. Le droghe di cui si è fatto abuso sono la codeina e la metamfetamina. Gli adolescenti continuano ad usare degli inalanti tossici, soprattutto nelle zone urbane. Per il momento, poiché le persone appartenenti a gruppi a rischio non dispongono di moneta forte, non è possibile la creazione di mercati illeciti di eroina e cocaina. Ci sono tuttavia degli indici di un rapido sviluppo del traffico organizzato di cannabis e stimolanti. Nell'ottobre del 1991, sono stati sequestrati 100 kg di cocaina in transito verso l'Europa occidentale. Il governo s'impegna particolarmente a risolvere i problemi di abuso e di traffico di droga. Nel luglio 1990, una commissione governativa è stata incaricata di migliorare il coordinamento tra le istituzioni responsabili del controllo degli stupefacenti.

La Francia è uno dei paesi europei in cui il riciclaggio del denaro dei traffici dei droga costituisce un'infrazione al codice penale e che ha conformato la sua legislazione all'articolo 5 della Convenzione del 1988. Nel 1990, il governo ha istituito un servizio speciale incaricato di lottare contro il riciclaggio del denaro. D'ora in poi, i giudici possono applicare dei giudizi che determinano il sequestro degli averi, assunti da tribunali stranieri. La Francia ha iniziato l'applicazione del suo programma di intervento che prevede l'ottimizzazione della raccolta dei dati grazie alla creazione di un osservatorio nazionale sulle droghe così come il miglioramento delle misure di prevenzione grazie alla creazione di comitati di prevenzione negli istituti secondari e alla istituzione di una linea telefonica in aiuto delle famiglie. L'Organizzazione nota con soddisfazione che l'amministrazione francese ora controlla integralmente le esportazioni delle sostanze psicotrope e fornisce ad altri paesi, principalmente

in Africa, dati utili per aiutarli a rafforzare i loro sistemi di controllo.

In Germania, l'abuso di eroina e di amfetamina resta considerevole ed è aumentato il numero delle persone che fanno la prima esperienza con la droga. I decessi legati alla droga sono passati nel 1990 a 1478 contro 991 nel 1989 (+49%); questa tendenza è proseguita nel 1991. Queste cifre non comprendono quelle che corrispondono ai cinque nuovi Stati della federazione, che mancano di dati statistici. Sembra che la criminalità organizzata legata alla droga si sia sviluppata in questi nuovi Stati. I crediti assegnati per misure preventive da 1,8 milioni di marchi sono stati portati a 12,8 milioni nel 1990 e sono in fase di elaborazione dei testi legislativi che prevedono l'applicazione delle disposizioni della Convenzione del 1988 e l'adesione a questa. La Germania dispone di una rete di agenti di collegamento in materia di droga in tutti i paesi produttori e di transito importanti.

In Ungheria, un comitato intersettoriale di lotta agli stupefacenti creato nel febbraio 1991 è stato incaricato di coordinare le attività di tutti i ministeri competenti. Questo comitato ha come impegno prioritario la raccolta di dati e l'adeguamento della legislazione nazionale agli obblighi iscritti dalla Convenzione del 1988. Le autorità sono principalmente preoccupate dal forte consumo per abitante di preparati farmaceutici contenenti alcune sostanze psicotrope. Dalle stime, il numero di persone dipendenti da sedativi ipnotici e da tranquillanti è elevato. Le autorità si propongono di adottare delle norme più severe concernenti la prescrizione di sostanze psicotrope da parte dei medici, con lo scopo di impedire la falsificazione delle ricette, pratica attualmente corrente. Saranno stabilite le regole a cui i medici dovranno attenersi.

Sembrerebbe che la nuova legislazione sulle droghe promulgata in Italia abbia permesso di contenere l'estensione dell'abuso delle droghe e la comparsa di nuovi tipi di tossicomania. L'applicazione della legge non soltanto ha consentito sequestri più ingenti ma ha anche scoraggiato l'abuso di droga a titolo sperimentale o occasionale oltre che il traffico di piccole quantità di droga. Inoltre, numerosi tossicomani hanno deciso di sottoporsi a trattamento e a programmi di reinserimento in uno degli istituti di cura del paese, che sono più di 500. Malgrado i risultati positivi ottenuti, l'abuso di droga resta un problema di primaria importanza. La percentuale dei decessi legati alla droga è aumentata del 18% nel 1990, poi del 11% nel primo semestre del 1991. All'incirca il 70% dei nuovi sieropositivi segnalati sono tossicomani.

I Paesi Bassi restano un importante punto di ingresso delle droghe illecite. Nel 1990, le quantità di cocaina sequestrate - 4,3 tonnellate - sono stati tre volte superiori a quelle del 1989. Le quantità di cannabis sequestrate sono più che raddoppiate e hanno raggiunto le 110 tonnellate. Più dell'80% delle amfetamine fabbricate clandestinamente, introdotte di contrabbando nei paesi scandinavi e la maggior parte del LSD esportato clandestinamente in Germania e nel Regno Unito proverrebbe dai Paesi Bassi. La polizia olandese è riuscita a smantellare alcuni laboratori di fabbricazione clandestina di amfetamine che utilizzavano dei precursori e dei prodotti chimici essenziali provenienti dal Belgio o dalla Germania.

Le autorità olandesi continuano ad applicare le direttive concernenti le indagini e la procedura delle infrazioni adottate nel 1976 nel quadro della legge sull'oppio e dimostrano una relativa tolleranza riguardo al traffico della cannabis su scala ridotta che si verifica nei caffè riducendo al massimo il traffico di altre droghe. Questa politica è destinata ad evitare che i giovani si trovino a contatto di delinquenti. L'abuso di cannabis non sarebbe progredito dopo l'inizio degli anni 70. I Paesi Bassi sono uno dei rari paesi europei dove il numero dei decessi legati alla droga continua a diminuire.

In Polonia sono state adottate nuove regolamentazioni sulla cultura lecita del papavero nel 1990 per limitare ancora di più l'accesso alla paglia di papavero, di cui i tossicomani si servono per preparare decotti contenenti alcaloidi. L'abuso di oppiacei combinato con sostanze psicotrope, principalmente barbiturici e benzodiazepine, è frequente. Quello degli inalanti tossici lo è divenuto tra i giovani. Le autorità hanno sequestrato 110 kg di cocaina di origine colombiana in transito verso i paesi dell'Europa occidentale e i paesi nordici. La fabbricazione clandestina di amfetamine destinata all'esportazione verso i paesi dell'Europa occidentale e settentrionale è per essi causa di inquietudine. Questa attività è controllata da bande organizzate che si dedicano al traffico ed altri tipi di attività criminali.

I rapporti provenienti dal Portogallo mostrano che il numero delle richieste di trattamento da parte dei tossicomani aumenta regolarmente e che coloro da cui esse provengono sono più giovani che in passato. Il governo ha creato una commissione interministeriale oltre che un consiglio consultivo nazionale composto da rappresentanti di tutti i settori della società e ha adottato un vasto programma nazionale di lotta all'abuso di droghe.

Nei paesi scandinavi, l'abuso di amfetamine costituisce sempre uno dei principali motivi di preoccupazione. La politossicomania è diffusa. Sembra che la cocainomania si sia molto poco diffusa. Si ritiene che l'abuso di droghe riguardi essenzialmente i gruppi marginali oltre che coloro che hanno avuto un'infanzia difficile. Le autorità locali sono state incoraggiate a promuovere la cooperazione tra i servizi sociali, gli istituti scolastici e la polizia per raggiungere i giovani sul cammino della delinquenza prima che essi ne abbiano sorpassato le prime fasi.

In Svezia è stata lanciata una offensiva antidroga che ha per principale componente una attiva partecipazione a livello comunitario. L'abuso di droghe tra i giovani è in regresso, così come l'assunzione per via endovenosa. La stessa tendenza si è evidenziata nelle inchieste effettuate dopo gli anni 70 tra i giovani che fanno il servizio militare obbligatorio. Nei casi più gravi, i tossicomani sono sottoposti a trattamento obbligatorio che può durare fino a sei mesi.

La Spagna resta uno dei principali punti d'ingresso della cocaina originaria del Sudamerica e della cannabis proveniente dal Nordafrica introdotta di contrabbando in Europa. Dopo il 1987, è stata messa in funzione una rete nazionale di operatori incaricati di raccogliere dati sull'abuso di droghe. Questa rete copre l'intero paese e comporta 17 punti di raccolta e una unità centrale di sintesi. Il sistema contiene delle informazioni sulle persone che richiedono di essere trattate e sui casi d'urgenza legati alla droga. Nel 95% dei casi, si tratta di abuso di eroina o di eroina associata ad altre droghe. Attualmente, il possesso di droga per uso personale non costituisce infrazione perseguibile. Sono in fase di elaborazione delle normative che prevedano sanzioni amministrative e ammende per coloro che consumano droga in pubblico al fine di ridurre l'abuso occasionale di droghe; esse colpiscono precipuamente i punti commerciali che permettono l'uso di droghe.

In Svizzera 4754 persone sono in trattamento nel contesto di un programma di sostegno con metadone. Nell'autunno del 1991 si prevede a Zurigo l'applicazione di un nuovo progetto pilota che fornirà eroina su prescrizione a 100 eroinomani. Una misura importante nella lotta alle reti internazionali dei trafficanti è stata la soppressione dei depositi anonimi nelle banche svizzere che consentivano ai trafficanti di riciclare i loro profitti illeciti. Sono previste altre misure di lotta contro il riciclaggio del denaro, segnatamente la confisca dei beni acquisiti illegalmente e la penalizzazione finanziaria delle società oltre che dei privati.

Nel 1990 nel Regno Unito è entrato in vigore il Criminal Justice Act, in cui vengono già applicate le disposizioni della Convenzione del 1988. Per dar seguito alle raccomandazioni del gruppo di intervento creato dai sette paesi più industrializzati, le istituzioni finanziarie sono tenute a segnalare le transazioni sospette al National Drug Intelligence Unit. Questo servizio analizza e diffonde informazioni sui traffici di droga, segnatamente informazioni finanziarie sui fondi quando se ne sospetti la provenienza dal traffico. Il Regno Unito ha firmato con altri 20 paesi accordi bilaterali per lottare contro il riciclaggio del denaro. La Demand Reduction Task Force, creata in occasione del Summit ministeriale mondiale del 1990 sulla riduzione della domanda, e la lotta contro la cocaina che si è tenuto a Londra, ha inviato delle missioni in Belize e nelle Isole Vergini britanniche per giocare un ruolo consultivo in materia di riduzione della domanda. Per frenare la fabbricazione illecita delle amfetamine, drog

a il cui abuso non cessa di svilupparsi, le autorità hanno attivato un programma di miglioramento dei metodi investigativi. I sequestri di LSD, tanto sotto forma di carta impregnata quanto di compresse, sono costantemente aumentati dopo il 1988.

In URSS, i problemi legati alla droga non cessano di assumere proporzioni via via più grandi. Questi sono esasperati dalle tensioni sociali, dalle difficoltà economiche e dall'evoluzione politica. Le autorità responsabili delle indagini e della repressione stimano che le persone che fanno abuso di droghe nel 1991 si aggirano intorno a 1-1,5 milioni. I prezzi delle droghe sui mercati illegali hanno conosciuto forti rialzi. Mentre otto anni fa un grammo di oppio valeva da 5 a 6 rubli, nel 1991 ne vale tra 100 e 200, cioè tra il 20 e il 40% del salario medio di un funzionario. I rivenditori sembrano essersi meglio organizzati ed attrezzati. Le autorità incaricate della repressione e delle indagini segnalano l'esistenza di una rete di delinquenti ben organizzata, che trae profitto dal traffico illecito di droga. Secondo le stime, questo profitto ha raggiunto un totale di 14, 15 miliardi di rubli nel 1991, contro i 3, 4 miliardi nel 1990.

Come negli ultimi anni, le droghe di cui si è fatto frequentemente abuso, ossia la cannabis e l'oppio, oltre che l'efedrina e alcune sostanze psicotrope, sono per la maggior parte di origine locale. Il papavero da oppio è coltivato illecitamente da qualche contadino su delle piccole parcelle di terreno dissimulate nelle regioni meridionali del paese. La cannabis cresce allo stato selvatico su terre che coprono una superficie intorno a 4 milioni di ettari nel Kazakhstan, 1,5 milioni di ettari nelle provincie estremo-orientali del paese oltre che sulle vaste tenute del bacino inferiore del Volga, nel nord del Caucaso e nelle regioni meridionali dell'Ucraina.

Numerosi campi impiegati nella cultura illecita del papavero sono stati distrutti dalle squadre d'intervento dei servizi di indagine e repressione ma gli sforzi dispiegati per eliminare le piante di cannabis che crescono allo stato selvatico generalmente non hanno avuto successo. Il Ministero degli Interni dell'URSS ha organizzato nel luglio del 1991 ad Alma Ata un seminario internazionale sulle misure da adottare in materia, alla quale hanno partecipato esperti del UNDCP.

Molti laboratori clandestini che fabbricano droghe di sintesi, in particolare il fentanile e il metadone, sono stati smantellati a San Pietroburgo. Sono state sequestrate notevoli quantità di denaro liquido e oro, oltreché armi, e sono state arrestate 33 persone. Alcune droghe sono clandestinamente introdotte nel paese in scarse quantità. Nel 1991 per la prima volta, sono stati effettuati sequestri di piccole quantità di eroina, di cocaina e di LSD.

Le autorità sovietiche temono molto che i problemi legati alla droga si aggravino in seguito ai cambiamenti economici intervenuti. Esse stanno attualmente lanciando una vasta controffensiva per attaccare l'offerta e la domanda. Delle nuove organizzazioni non governative quali l'Associazione internazionale contro il traffico e l'abuso delle droghe, che ha sede a Mosca, stanno partecipando ad attività di riduzione della domanda

 
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