PROGRAMMA INTERNAZIONALE DELLE NAZIONI UNITE SUL CONTROLLO DELLA DROGASezione Riduzione della Domanda
Reparto Servizi Tecnici
12 Marzo 1993
Introduzione
La lotta contro l'abuso delle droghe è stata tradizionalmente suddivisa tra la soppressione dell'offerta e la riduzione della domanda di droghe - cioè, tra i produttori e trafficanti di droghe illecite e i loro consumatori. Questi schemi sono modelli presi dalle scienze economiche, ma la distinzione ha portato molte persone e paesi a delineare il problema in termini di paesi di produzione e traffico e paesi di consumo, così che quelle che erano i paesi produttori coincidevano con i paesi in via di sviluppo, mentre i paesi consumatori si trovavano per la maggior parte nelle aree sviluppate del mondo.
Questo steriotipo non è più esatto, se lo fosse mai stato. Confini chiaramente ritagliati tra paesi in via di sviluppo produttori e paesi sviluppati consumatori non esistono più. Vi sono molte nazioni sviluppate che esportano quantità notevoli di droga, in particolare benzodiazepine e sedativi, verso i paesi sviluppati, e vi sono molti paesi in via di sviluppo, che sia perchè si trovano sulla rotta del traffico, sia perchè sono produttori, vedono sempre di più cadere le loro stesse popolazioni nella dipendenza dalle droghe prodotte o trasportate localmente. Inoltre, i modi di assumere le droghe sono spesso stati sostituiti con modi più dannosi - come ad esempio in tanti paesi in Asia, dove il fumare dell'opio ha lasciato la strada all'eroina endovenosa e addirittura all'uso endovenosa dell'opio. Così, i paesi sviluppati potrebbero produrre droghe illecite per un uso in entrambi, i paesi del mondo sviluppato e del mondo in via di sviluppo, mentre i paesi in via di sviluppo producono droghe illecite che s
ono consumate non solo nel mondo sviluppato e nei paesi consumatori, ma anche nei paesi attraverso le quali le droghe vengono trafficate e quelli in cui sono state cresciute e confezionate.
Tuttavia, una distinzione tra le attività di riduzione della domanda e riduzione dell'offerta permane, in quanto la prima è concentrata sull'individuo che abusa delle droghe mentre l'ultima concerne l'impedimento della produzione e del traffico illeciti di queste droghe.
Comunque, non dobbiamo dimenticare la relazione stretta tra domanda e offerta. Nel modello economico la domanda alimenta l'offerta, e il commercio effettivo dei beni può generare la domanda. Per una riduzione della dimensione del mercato totale, entrambi, offerta e domanda devono essere diminuite contemporaneamente. La maggior parte degli sforzi internazionali e nazionali, nei termini di fondi spesi, sono stati incentrati sul lato dell'offerta. Vi è stata la convinzione che la coltivazione di papavero, coca e cannabis potesse essere sradicata. Così come è stata oggi riconosciuta l'impossibilità dello sradicamento della malaria perchè il portatore principale, il moschito, non può essere debellato, e quindi che gli sforzi di contenimento debbano continuare, accentuando la protezione degli individui e la cura della malattia, altrettanto vale per l'abuso delle droghe.
Molta più attezione dovrebbe essere rivolta al lato della domanda di droga, perchè una volta che la domanda si è creata, o viene soddisfatta, allora si autoalimenta a causa della natura della dipendenza. La domanda continuerà ad alimentare un'offerta che può solo essere contenuta.
IL RUOLO DELL'UNDCP RIGUARDO ALLA RIDUZIONE DELLA DOMANDA
E' all'UNDCP che è stato assegnato il ruolo guida nel controllo dell'abuso delle droghe da parte dell'Assemblea Generale, quando è stato istituito nel 1991. La risoluzione che ha portato alla creazione dell'UNDCP (GA 45/179, 1990) era ispirata "dall'obiettivo di migliorare l'efficacia ed efficienza della struttura delle Nazioni Unite per il controllo dell'abuso delle droghe" e "con la responsabilità unica per il coordinamento e una guida efficace per tutte le attività delle Nazioni Unite nel campo del controllo della droga, per assicurare coerenza alle azioni contenute nel Programma e allo stesso tempo coordinamento, complementarietà e unicità di tali attività in tutto il sistema delle Nazioni Unite."
SVILUPPO DI UNA STRATEGIA PER LA RIDUZIONE DELLA DOMANDA
Messo in chiaro che un tentativo di contenere l'offerta di droghe illecite deve affrontare anche le ragioni fondamentali della produzione, altrettanto si può dire per le ragioni fondamentali che producono domanda di droghe. Così è stato riconosciuto dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1990, adottando il Programma Globale di Azione. Quest'ultimo constata "Le ragioni che generano una domanda illecita di droghe narcotizzanti e sostanze psicotropiche, compreso il suo recente incremento, dovrebbero essere analizzate e le misure necessarie dovrebbero essere identificate per combattere l'abuso delle droghe alla radice del problema. Sotto questo punto di vista, un'attenzione particolare dovrebbe essere rivolta alle cause sociali che stanno alla base del problema della droga, che dovrebbe riflettersi adeguatamente nelle politiche sociali nazionali" (Para 10)
Perciò la strategia di riduzione della domanda deve allontanarsi dagli approcci frammentari, dai provvedimenti tampone, ed occuparsi dei problemi sociali legati all'uso illecito della droga ed deve integrare gli sforzi in modo che possano rinforzarsi a vicenda piuttosto che rimanere attività isolate e vulnerabili.
1. La natura della riduzione della domanda
La riduzione della domanda riguarda non solo il singolo che abusa o potenzialmente abuserà della droga, ma interessa anche le persone su cui l'uso illecito delle droghe ha un qualche effetto, come la famiglia del consumatore di droga. Nonostante l'interesse sia concentrato sugli individui, ci si trova in contesti specifici socio-culturali e economici. L'uomo è un animale sociale e non può essere visto come un individuo singolo, tagliato fuori dal ambiente socio-culturale. Ne consegue perciò, che qualunque strategia per la riduzione della domanda di droga deve essere adattata alla specifica società e perfino alle diverse subculture all'interno di quella società.
Tuttavia, si possono individuare prinicipi generali che caratterizzano strategie di successo. Questi indicherebbero, che tutti i livelli e tutti i tipi di attività di riduzione di domanda devono essere affrontati contemporaneamente, e che il concentrarsi su un solo livello o un solo tipo di attività porterà inevitabilmente a una situazione di continuo peggioramento. Ad esempio concentrare tutte le risorse nella prevenzione delle persone dal diventare consumatori di droghe illecite, ignorando l'insieme esistente delle persone che abusano della droga, porterà ad un'aumento effettivo del numero dei consumatori. Questo cresce, perchè qualunque sia l'esito di questi sforzi di prevenzione, non potranno mai avere successo al cento per cento. Ci sarà sempre un numero esiguo di persone che incrementerà il totale dei consumatori, in parte perchè ci sarà un offerta di droghe, alimentata da quelli che la consumano già. Analogamente, se ci fosse una concentrazione degli sforzi esclusivamente sul consumatore delle dr
oghe illecite, in particolare se il problema è molto persistente, allora ci sarà un incremento costante di nuovi consumatori che si aggiungeranno a quelli bisognosi di aiuto, cura e riabilitazione. Questo non per suggerire che dovrebbe essere dato eguale peso in termini di risorse finanziarie a ciascuna attività, perchè esso deve essere determinato in base alla natura del problema in ogni paese, ma per suggerire di intraprendere una gamma completa di attività di riduzione della domanda nello sviluppo di qualsiasi programma.
i). Campo d'azione dell'attività di riduzione della domanda
Prevenzione primaria: prevenire e impedire l'uso di droghe illecite. Questo viene ottenuto attraverso sforzi di controllo dell'offerta illecita e attraverso l'educazione dei consumatori potenziali sui rischi e i problemi associati al consumo illecito di droga, e in particolare dei pericoli di un consumo endovenoso.
Prevenzione secondaria: aiutare le persone che consumano droghe illecite ad abbandonare, con particolare interesse per quelli che consumano droghe in maniera endovenosa. Questo potrà essere ottenuto in vari modi, a cominciare da opuscoli sul modo di affrontare la disintossicazione privatamente, consultori che informano sull'ampia varietà di regimi di terapia, seguiti in alcuni casi da programmi di riabilitazione.
Prevenzione terziaria: limitare o minimizzare alcuni dei peggiori effetti della malattia, o in questo caso, del comportamento nocivo. Lo scopo di questo sarà il contenimento dell'estendersi della malattia fisica ma anche del comportamento criminale, fornendo informazioni e educazione, droghe sostitutive, cura e terapia, siringhe. Così come per le droghe legali, ad esempio il tabacco, è stato affermato per molti anni che fumare sigarette leggere sia preferibile al fumare quelle ad alto contenuto di catrame, ma che il fine ultimo sia quello di non fumare del tutto.
ii). Iniziative per la riduzione della domanda
Educazione
In particolare dovrebbe essere dato sostegno a campagne dei mass media non solo per accrescere l'attenzione nei confronti dei pericoli dell'abuso di droghe, ma anche dell'iniettarle e dello scambarsi le siringhe. Altre campagne dovrebbero essere indirizzati al pubblico sia a scopo d'informazione, e per facilitare l'accettazione di programmi di terapia o altro per consumatori di droga. I servizi di terapia e riabilitazione stessi forniscono importanti mezzi di educazione dei consumatori, oltre ad aiutarli a disintossicarsi. Comunque, il target per i programmi educativi è costituito dai giovani. Nella maggior parte dei paesi sono stati sviluppati programmi specifici, incorporando un elemento di prevenzione all'interno di un più generale programma per l'adozione di uno stile di vita sano. Programmi specifici e campagne contro le droghe illecite non si sono rilevati efficaci come attività isolate, ma necessitano di essere integrate all'interno di una prospettiva più ampia sull'uso e l'abuso della droga.
Terapia e riabilitazione
Qui esiste un'ampia varietà di programmi per la terapia e la riabilitazione dei consumatori di droga. Nessun programma particolare è stato ritenuto efficace per tutti i consumatori anche se appartenenti allo stesso ambito culturale, e il trasferimento di una terapia da una cultura ad un'altra non si è rilevato, in alcuni casi, costruttivo. Sono necessarie un'ampia varietà di terapie e di modalità, alcune diverse, e al di fuori dalla pratica convenzionale occidentale. All'interno di un paese e una cultura singola, sarà utile avere un ventaglio di approcci per raggiungere consumatori di droga ai vari livelli nella loro rispettiva carriera di droga.
Programmi separati per la riabilitazione spesso non sono disponibili. Il concetto di riabilitazione viene frequentemente incluso in quello della terapia. La riabilitazione, comprende l'idea di una sorta di allenamento per la reintegrazione degli ex-consumatori di droghe illecite nella società. Un problema fondamentale, come il grado di istruzione, potrebbe essere collegato benissimo con un programma di formazione professionale a questo riguardo.
L'azione delle comunità
Quello che le comunità potrebbero fare riguardo all'abuso di droghe, è di mobilitarsi e di identificarsi, come legame fondamentale tra servizi di educazione e di terapia. Tuttavia, questo può essere realizzato solo a condizione che le comunità sentano di poter avere un qualche controllo sulla presa delle decisioni che le riguardano direttamente. Bisogna prendere atto del fatto che, in molti ambiti dove esiste un consumo di droga corrente e quasi endemico, in effetti, non esistono comunità. Una delle principali ragioni per l'abuso di droghe potrebbe essere l'assenza virtuale di controllo sociale che solitamente è esercitato all'interno delle comunità. Perciò, un compito importante potrebbe essere di cercare di ricostruire le comunità, ma questo coinvolgerebbe un programma molto più esteso di attività in cooperazione con altri enti concentrati su questioni di deprivazione e decadenza urbana. Così come i programmi di sostituzione delle colture vanno al di là della semplice fornitura di colture alternative, altr
ettanto, i programmi urbani sulla droga potrebbero andare al di là di programmi strettamente educativi o di terapia per affrontare alcune delle questioni fondamentali all'origine dell'abuso delle droghe.
Problemi di stima delle esigenze - la base per una strategia di riduzione della domanda
Problemi di stima
Per stimare le esigenze di paesi in tutti e due gli ambiti, sono necessarie vari provvedimenti. L'area misurata in acri sotto coltivazione di droghe illecite può attualmente, fino ad un certo limite, essere stimata tramite l'uso di immagini satellite di riconoscimento, e la quantità di droga che lascia, viene trasportata e arriva nei paesi di consumo può spesso essere dedotta dalle statistiche di polizia e sequestri doganali. Le mappe precedenti, delle aree sotto coltivazione, possono essere usate per valutare l'esigenza di una sostituzione delle coltivazioni o per altri programmi di sradicamento, mentre le ultime mappe sono spesso utilizzate per giustificare la formazione, l'aiuto e il supporto forniti alle autorità nel combattere il traffico degli stupefacenti illeciti.
Stimare le risorse richieste per una riduzione della domanda spesso è molto complicato. Mentre il traffico illecito può essere visto come un pericolo non solo per i paesi produttori e trafficanti, la riduzione della domanda spesso viene considerata come un problema esclusivamente nazionale, da trattare dando delle risposte nazionali. Il che rappresente una descrizione fuorviante.
In primo luogo, molti paesi non hanno la conoscenza, la formazione, il personale, le infrastrutture o le risorse per occuparsi di una situazione nuova e/o in via di peggioramento nel campo delle droghe. Sarebbe una revoca agli ideali delle Nazioni Unite, abbandonare quei paesi al loro destino senza offrirgli aiuto, conoscenza di esperti e formazione professionale, sviluppata magari altrove nel mondo, nel tentativo di combattere problemi simili.
Secondo, come è già stato illustrato, la distinzione tra paesi di produzione e paesi di consumo sta diventando sempre meno netta. Perciò, concentrarsi esclusivamente su un lato della questione, tralasciando l'altro, sembra essere irrazionale.
Terzo, utilizzando ancora l'analogia con le scienze economiche, una volta, che un mercato si è stabilito, non si tratta più di offerta che crea la domanda: in aggiunta, la domanda assorbe l'offerta. Il mercato delle droghe illecite allora, dipenderà nella stessa maniera dall'offerta e dalla domanda. Finora, nonostante gli sforzi consistenti e centinaia di milioni di dollari, sia le aree sotto coltivazione illecita, che le tonnellate di droghe prodotte, sono aumentate.
Mentre è necessario continuare la lotta contro l'offerta di droghe illecite e il loro traffico, è inoltre indispensabile affrontare in maniera più seria il problema della riduzione della domanda, e perciò di inquadrare meglio le ragioni basilari che spingono le persone al consumo della droga.
Stimare le esigenze di paesi per attuare una strategia di riduzione della domanda vuol dire valutare l'estensione dell'abuso delle droghe illegali, il disegno dell'abuso (quali gruppi di persone stanno consumando quali droghe e con quali mezzi) e le tendenze dell'abuso di droghe nei rispettivi paesi. Ovviamente, dato che per definizione il consumo di droghe illecite rappresenta un'atto illegale, per stimare l'estensione di attività illegali che non hanno vittime dirette esiste un concetto corrente nella criminologia che si chiama "crimine senza vittime". Queste categorie di crimini si riferiscono ai problemi di registrazione dell'ampiezza di certi comportamenti dove non esiste una vittima. Questo a differenza, per esempio, con il caso di omicidio dove, di solito, si scopre un corpo, o dove esiste una vittima in grado di riferire un reato avvenuto, come nel caso di furto. Laddove la vittima è un partner acconsentente al crimine, come nell'acquisto di un qualsiasi servizio illegale che la "vittima deside
ra" avere, allora, in quel caso, la vittima non riferira il crimine.
In paesi dove le pene per abuso di droga e possesso di droghe illecite sono severe, i consumatori di droga hanno ogni incentivo a tenere segrete le loro attività.
Inoltre, la definizione di quello che costituisce un problema di droga o quello che vuol dire un consumatore, potrebbe differire da paese a paese. Un consumo endemico ed esteso, culturalmente accettato di particolari droghe, sebbene siano sotto controllo internazionale, potrebbe non essere visto in un paese come un problema, mentre in un altro, senza supporto o controllo culturale sullo stesso consumo di droga, un consumo assoluto minore potrebbe essere visto come un problema serio.
Tecniche di valutazione
Molte tecniche sono state sviluppate per stimare queste "popolazioni nascoste". Le tecniche includono l'uso di una triangolazione di indicatori indiretti, come sequestri, dati sugli arresti per reati nel campo della droga, un aumento nelle cifre di tipi specifici di crimini come furti nei negozi, il numero di chiamate ad una linea verde anonima, il numero di persone alla ricerca di una terapia o il numero di morti in seguito a consumo di droga, come anche l'osservazione e la raccolta diretta di dati.
I problemi legati ai metodi indiretti consistono nel fatto che dipendono tutti fortemente sulle attività di quelli che generano le statistiche. Per esempio, se due paesi volessero valutare l'estensione dei loro rispettivi problemi con il cannabis sulla base di cifre di polizia sugli arresti, ma uno dei paesi attuasse una politica di portare accusa contro ogni persona trovata con la più piccola quantità di cannabis in suo possesso, mentre l'altro avesse una politica o leggislazione che porterebbe all'arresto e alla persecuzione di persone in possesso di una quantità ritenuta ad essere destinata allo spaccio o al traffico, allora, la stessa situazione nei due paesi potrebbe produrre stime molto differenti, mentre stime apparentemente simili potrebbero riflettere situazioni molto diverse nella realtà.
E' per questo spesso fuorviante, tentare di confrontare situazioni in paesi differenti, persino se apparentemente si usano le stesse basi. Nel caso in cui si usino basi differenti per le stime, come cifre di polizia o di terapia, allora il confronto incrociato culturale diventa un nonsens.
Alcuni paesi stanno tentando di stimare l'estensione dell'abuso serio di droghe usando un moltiplicatore del numero di morti registrati per consumo di droga. Tuttavia, vi è una lista molto lunga di ricerche e rapporti sulle difficoltà di valutazione in assoluto, del numero di morti legati direttamente o indirettamente all'abuso di droga. Sufficiente per dire, che questi sono forse le meno affidabili di tutte le cifre disponibili e, lasciando da parte la questione dell'AIDS, il numero di morti direttamente legato ad un abuso di droga è particolarmente esiguo confrontato a quello derivante dal consumo di alcool e tabacco, ed con quello della maggior parte delle altre malattie endemiche nel mondo.
Questo non sta a significare che è impossibile stimare in maniera affidabile il numero di consumatori illegali di droga in ogni paese, ma piuttosto che le varie stime debbono essere valutate singolarmente,per ogni paese specifico, alla luce della politica di lotta alla criminalità e di terapia attuata. Vi sarà inoltre bisogno di raccolta diretta di dati, usando tecniche antropologiche/sociologiche.
Servizi di Target
L'importanza data al bisogno di informazione all'interno di una strategia di riduzione della domanda si fonda sulla necessità di erogare il servizio appropriato al giusto target. Questo significa identificare il target opportunamente, come quelle persone che hanno bisogno di un servizio, di adattare quel servizio ai loro bisogni, e disegnarlo ed implementarlo in una tale maniera, che di fatto le raggiunga.
E' necessario conoscere la dimensione approssimata del problema, in modo che se i servizi fossero sovraccaricati possano essere estesi. Tuttavia, è particolarmente importante di sapere quali droghe sono consumate da chi, in quale maniera, e perchè. Sapere, se la natura del problema è l'abuso di eroina, abuso di anfetamine, abuso di solventi. Sapere, se le droghe, vengono ingerite, sniffate, fumate o iniettate. Conoscere il motivo per il quale vengono consumate - dai camionisti per stare svegli nei viaggi lunghi; come auto-medicazione; come ricreazione; perchè risulta culturalmente accettabile; o perchè essendo senza casa, reddito o con poco da mangiare, consumare droghe sembra alleggerire una condizione deprimente.
In molti paesi dell'Africa, l'uso endovenose delle droghe non rappresenta un problema. Sarebbe possibile che una campagna inappropriata da parte dei mass media sui pericoli di quella pratica potrebbe al contrario incoraggiarla, mentre in alcuni paesi dell'Asia, una tale campagna potrebbe essere opportuna. Non vi può essere un programma di riduzione della domanda che possa essere esportato semplicemente da un paese all'altro. Ognuno deve essere adattato alle esigenze e al contesto culturale in cui dovrà essere messo in applicazione.
Ciò nondimeno, alla base dei diversi approcci vi sono principi certi, che possono essere articolati e usati per strutturare molti programmi.
La valutazione della fase di attuazione
Il legame chiave tra l'identificazione di una esigenza, e la evocazione su come quella esigenza potrebbe essere affrontata costituisce il meccanismo di attuazione. L'erogazione efficace di servizi alla popolazione individuata è cruciale, se non punto centrale di interesse nello spiegamento di risposte ad una esigenza definita. E' perciò di primissima importanza, sapere chi o quale organizzazione, può erogare che cosa, e a chi. Una ONG potrebbe essere più adatta di un ministero della sanità per preparare e gestire programmi estesi, mentre non coinvolgere il ministero dell'educazione nello sviluppo di corsi per l'educazione alla droga nelle scuole potrebbe nel migliore dei casi essere stupido e nel peggiore controproducente.
Perciò, potrebbe darsi che i partners auspicabili nella fase dell'attuazione e i partners necessari non siano sempre identici. Questo è una difficoltà che può essere sormontata sia attraverso l'istituzione di corsi di formazione professionale per gli amministratori come anche per i professionisti e/o favorendo associazioni nella fase dell'attuazione, di modo che un gruppo possa imparare dall'altro.
Ciò suggerisce, quindi che molta più attenzione dovrebbe essere rivolta alla realizzazione di meccanismi di attuazione di successo. Una opzione in questo senso potrebbero essere corsi di formazione professionale sulla gestione di progetti, un altra potrebbe essere costituita da seminari dedicati non tanto alla sostanza di un progetto, ma alle difficoltà che i dirigenti hanno incontrato, come le hanno risolto e come hanno reagito a circostanze mutate.
La questione della valutazione
Seguendo un modello portato avanti da French e Kaufman, la valutazione può essere vista come un compromesso tra le tre parti, attuazione, risultati e impatto. "La valutazione del processo di attuazione si riferisce alla stima di un programma (preventivo) che comprende l'identificazione di una popolazione target, una descrizione dei servizi erogati, l'utilizazione delle risorse per i programmi, e le qualifiche ed esperienze del personale che ad essi partecipa.
La valutazione dei risultati si occupa della misurazione degli effeti di un progetto sulle persone che ad esso partecipano. In sostanza, la valutazione dei risultati cerca di determinare se un progetto (preventivo) ha raggiunto gli obiettivi posti.
La valutazione dell'impatto analizza l'effetto complessivo dei programmi di prevenzione sulla comunità nel suo complesso. ... Lo scopo della valutazione dell'impatto è giudicare gli effetti dei numerosi programmi di prevenzione anti-droga che sono attuati all'interno di specifici confini geografici, o di un programma ... individuale che ha effetto per un periodo di tempo esteso".
Le difficoltà incontrate ogni qualvolta vi è una richiesta di un aumento di sforzi indirizzati alla prevenzione dell'abuso di droghe ruotano inevitabilmente intorno alla possibilità di misurazione dei risultati supposti, è così che i programmi possono essere apprezzati. La maggior parte delle difficoltà sono sostanzialmente concettuali, e in secondo luogo finanziarie. L'investimento in programmi di educazione scolastica preventiva potrebbe non produrre risultati positivi nel breve termine a causa della difficoltà di dimostrare che ci sarebbero stati più consumatori di droga senza i programmi specifici. L'esigenza politica di risultati verificabili nel breve termine si ritrova in conflitto diretto con la natura dei programmi preventivi, che servono forse non per impedire ai giovani il consumo di droghe, ma possono per esempio rinviare l'età di sperimentazione, e preservare molto più sperimentatori dal diventare consumatori abituali. Così, un programma potrebbe essere giudicato di sucesso o no, a secondo
dei criteri che sono adottati per stabilire il successo, e del tipo di valutazione intrapreso. Per molti programmi, la valutazione dell'impatto potrebbe non essere realistica, perchè per realizzarla in modo corretto verrebbe a costare la stessa somma del programma stesso, e l'impatto potrebbe essere cumulativo nel tempo e dipendere su altri programmi intrapresi simultaneamente.
Troppo spesso le aspettative irrealistiche di molta gente riguardo a programmi di terapia e di riabilitazione portano ad una canalizzazione delle risorse in questa direzione troppo debole. Molti paesi non hanno impiegato risorse in quest'ambito, e alcuni hanno addirittura ridotto il loro impegno. La dipendenza dalle droghe è stata a lungo riconosciuta come una condizione cronica di ricaduta, cosa che non si accompagna alle aspettative sui risultati della terapia di cessazione immediata dell'abuso di droga. Campagne educative sulla natura della dipendenza riguardante i professionisti e i decision makers non sarebbero sbagliate in molti paesi. Molti paesi stanno adottando un unico modello di terapia e non dimostrano il dovuto riguardo alle esigenze diverse di dipendenti singoli, come è stato richiesto nel GPA. Vi è l'esigenza per un incremento delle risorse dedicate al terapia, ma questo non può avvenire, a meno che la dipendenza dalle droghe non sia intesa in maniera più ampia. Solo allora le diverse for
me di terapia potranno essere attuate.
La via del futuro
Vi è una chiara esigenza di sviluppare una struttura generale, valida per programmi di riduzione della domanda, e di concepire piani regionali all'interno di questa stessa rete. Tuttavia, non si tratta di afferrare il problema solamento con un approccio "dall'alto verso il basso", ma altrettanto con uno "dal basso verso l'alto", di modo che il problema sia affrontato da una molteplicità di punti di vista.
Nel momento in cui nuove attività sono intraprese, questi devono essere integrate all'interno di una struttura generale. Questa struttura deve essere basata, ma non solo, sulle comunità locali, in particolare per quelle aree di paesi dove la comunità sembra essere sparita completamente.
Quello che si può prevedere nel campo della riduzione della
domanda è uno sviluppo matrice. Vi è un'esigenza di integrare a livello nazionale tutti i vari componenti delle attività di riduzione della domanda, forse all'interno di una struttura principale, non solo per poter avere una visione globale delle attività spesso disparate, ma anche in modo che le attività possano rafforzarsi a vicenda, invece di rimanere tentativi isolati.
Vi è inoltre l'esigenza di sviluppare piani sub-regionali, che possano eventualmente portare a piani regionali, attraverso ognuno dei livelli o delle attività legati alla riduzione della domanda. Così, ad esempio, vi potrebbe essere un raggruppamento della conoscenza nel campo dello sviluppo, dell'uso e della attuazione di diversi programmi educativi, campagne mass media o approcci di terapia, di modo che in ogni paese potessero collegarsi o essere attuati congiuntamente, sottoprogrammi di riduzione della domanda, siano essi educativi o di riabilitazione, insieme ad altri sottoprogrammi simili in altri paesi. Una serie di seminari sulla riduzione della domanda nelle sottoregioni è già in programma per il 1993.
Sia in assenza di una pianificazione di politica "dall'alto verso il basso", o come aggiunta ad essa, un approccio "dal basso verso l'alto" può essere istituito, insistendo sulla necessità che ogni progetto proposto per il finanziamento sia provvisto di un resoconto dettagliato sul settore particolare delle attività di riduzione della domanda nel quale dovrà inserirsi, e come si comporterà e beneficierà al suo interno, traendo beneficio anche da altri programmi in corso. Sarebbe molto più efficace se entrambi gli approcci fossero attuati contemporaneamente, ma bisogna tenere conto del fatto che abitualmente, a livello governativo, i progressi possono essere lenti.
Per mettere in pratica questi principi, preferibilmente prima, ma al massimo poco dopo che siano compiuti gli esercizi del piano guida, sarà necessario valutare la natura e l'estensione del problema della droga. Il modo più appropriato di agire sarebbe procedere ad una rapida valutazione che, secondo le circostanze potrebbe richiedere entro uno e sei mesi per essere completata. La metodologia e le indicazioni per realizzare una tale valutazione sono presentate in una relazione tecnica informativa. Questa relazione si intende come una guida generale, ma l'approccio deve essere modificato e adattato a seconda delle varie circostanze. La base sarà la stessa per tutte le valutazioni, cioè, la natura del problema, quali gruppi stanno consumando quali droghe e con quali mezzi, unito ad una stima approssimativa sull'ampiezza del problema. La valutazione affronterà inoltre la capacità delle istituzioni esistenti di produrre programmi di riduzione della domanda e l'abilità delle ONG locali a sviluppare o ampliar
e attività di riduzione della domanda. Questo studio, in seguito, costituirà la base per lo sviluppo di una gamma di strategie di intervento mirate.
Per attuare sia un'approccio "dall'alto verso il basso", sia uno "dal basso verso l'alto", saranno sostenute due strategie. In primo luogo, laddove sia possibile ed appropriato, sarà importante disporre di un'ampia gamma di interventi. All'interno di ciò, certi programmi saranno sviluppati come programmi modello. Essi saranno programmi che avranno risorse adeguate e che saranno controllati e valutati attentamente. Il controllo e la valutazione saranno costosi, ma forniranno una guida alle difficoltà incontrate, il modo in cui sono state risolte, che cosa ha funzionato, e perchè, come anche che cosa e perchè non ha funzionato. Così la conoscenza e l'esperienza ottenute attraverso un programma non saranno limitate a quel programma specifico, ma saranno rese disponibili per chiunque stia preparando un programma simile in circostanze simili. Questi programmi serviranno anche come esempi di lavoro nella prassi, che potranno essere studiati da chi desidererà di costruire qualcosa di simile.
Allo stesso momento deve essere riconosciuto, che le attività di riduzione della domanda sono per la maggior parte intensi di lavoro e non di capitale. Inoltre, se la comunità dovrà essere coinvolta, si dovrà procedere da un livello di base e non dalla distanza. Particolarmente, per quanto riguarda le ONG, poco denaro farà molta strada, e molte iniziative sono degne di essere sostenute. Tuttavia, la formulazione di un documento di progetto e il coinvolgimento della sede in progetti molto ridotti non è efficace dal punto di vista dei costi. La persona sul campo verrà raggiunta molto più probabilmente attraverso programmi molto piccoli, che beneficerebbero di una sovvenzione, e potrebbero trovarsi in una posizione migliore, non solo per valutare l'efficienza di quello che si sta facendo, ma anche per controllare i risultati. Questo non per trasformare i consiglieri sul campo in organismi esecutivi, ma potrebbe fornirle la discrezione necessaria per essere in grado di dare sostegno alle iniziative locali c
he sembrano avere successo. Per questo si suggerisce, o di includere in quasi tutti i progetti per la riduzione della domanda una somma destinata al sostegno delle ONG locali, oppure, che almeno ciascun ufficio regionale o ogni consigliere di settore abbia un budget per il sostegno delle ONG nell'ambito della riduzione della domanda. Potrebbe essere stabilito un tetto per la somma che una organizzazione possa ricevere nell'arco di un anno, senza approvazione da Vienna.
Per raggiungere questi obiettivi sarà necessario coordinare gli sforzi e cercare partners provenienti da organismi specializzati. A presente è stato intrapreso il lavoro con la WHO/PSA, realizzando progetti congiunti, come anche con la WHO (Euro), ILO e la UNESCO. Progetti congiunti con la UNICRI sono in programma. La cooperazione continuerà a tutti i livelli e comprende rapporti comuni. Un rapporto comune su "le donne, l'abuso di droga e l'AIDS" è in preparazione per conto della UNDCP, UNOV/CSDHA/DAW, e della WHO/PSA. L'abbozzo sarà inviato in seguito ad altre organizzazioni e strutture delle Nazioni Unite con l'intento di raccogliere la più ampia adesione possibile. Così come sono redatti i documenti, altrettanto saranno intrapresi sforzi per farli diventare rapporti comuni con le altre organizzazioni pertinenti.
Per ottimizzare l'esperienza di quelle persone coinvolte nella redazione di programmi, sarà promossa la cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Lo scambio di esperienze sarà incoraggiato tra paesi che si trovano in condizioni simili culturali, sociali ed economiche e che si trovano confrontati a problemi di droga paragonabili.
All'interno dell'organizzazione esiste un'insieme di conoscenze, complementate da una rete di esperti in tutto il mondo che sono in grado, ad esempio, di produrre studi di valutazione rapidi, seguendo le direttive istituite dal programma.
Inoltre, sono stati attuati una serie di programmi di formazione per istruttori, con l'obiettivo di migliorare la raccolta dei dati e il controllo dell'abuso della droga. Numerosi seminari e workshops sullo stesso tema sono stati tenuti congiuntamente alla WHO (Euro) in Europa dell'est.
Tuttavia, per affrontare il problema sperando di ottenere risultati apprezzabili, l'impegno per il disegno generale e gli obiettivi della riduzione della domanda devono essere concepiti e ricercati ai più alti livelli. Se questo non potesse essere ottenuto, allora, la riduzione della domanda sarà costituita da una mera raccolta di attività frammentarie e non coordinate con un impatto limitato su una situazione globale che, in molte parti del mondo continua a deteriorarsi con una velocità alarmante.