Le convenzioni internazionali e le singole legislazioni nazionali sulle sostanze stupefacenti e psicotrope si sono dimostrate inadeguate a contenere i danni sociali, sanitari e politici connessi alla diffusione delle droghe proibite. Il regime proibizionista sulle droghe consente ed accresce i profitti ed i poteri della criminalità internazionale, rappresentando, obiettivamente, un fattore di inquinamento delle economie legali e di destabilizzazione della stessa democrazia. D'altra parte, le droghe proibite continuano ad essere prodotte, commercializzate e consumate, all'interno del mercato criminale, insiediando, su scala mondiale, la salute e la vita di fasce,di popolazione sempre più vaste. Riconoscendo la natura planetaria del problema, ritenendo peraltro che sia necessario promuovere, sul piano nazionale, politiche capaci a ridurre i sempre più spaventosi costi umani che la diffusione delle droghe proibite comporta
S O S T E N I A M O la "Campagna internazionale per la revisione delle convenzioni dell'Onu sulle droghe" promossa dalla Lia e dal Partito Radicale;
R I V O L G I A M O U N A P P E L L O al Presidente del Consiglio perchè convochi una grande Conferenza Mondiale sui costi e benefici delle attuali strategie mondiali contro la droga;
R I C H I E D I A M O ai Presidenti delle Commisioni Giustizia e Affari Sociali della Camera che venga inserita al più presto all'ordine del giorno la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal CORA e sottoscritta da decine di migliaia di cittadini per la regolamentazione dell'uso delle droghe leggere e per la somministrazione controllata dell'eroina, e, insieme a questa, di tutte le proposte di riforma degli interventi sociali e sanitari in tema di tossicodipendenze promosse da altri gruppi parlamentari e politici.