Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
mar 29 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza droga
Partito Radicale Maurizio - 22 dicembre 1994
Il CORA ha presentato la seguente interrogazione parlamentare firmata dai deputati Bonino-Vito-Taradash Vigevano Calderisi e Perale

XII legislatura-allegato B ai resoconti-seduta del 20 dicembre 1994 (4-06278)

Al Presidente del Consiglio ed ai Ministri della Sanità, dell'Interno, di Grazia e Giustizia, della Famiglia e della Solidarietà Sociale, del Lavoro, delle Finanze, degli Affari Regionali e dell'Ambiente:

Per sapere - premesso che:

- la Regione Emilia-Romagna, con deliberazione della Giunta regionale n. 4063 del 4/9/1990 ratificata con modificazioni dal Consiglio regionale con deliberazione n. 144 del 18/10/1990, istituiva l'Albo degli Enti ausiliari gestori di strutture di riabilitazione e reinserimento dei tossicodipendenti e determinava altresì i requisiti specifici per l'iscrizione, le modalità per l'accertamento di tali requisiti e per la verifica della permanenza dei requisiti medesimi, nonché le cause di cancellazione dallo stesso;

- nella seduta del 9/2/1993, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni ha approvato un atto di intesa tra Stato e Regioni per la definizione di criteri e modalità uniformi per l'iscrizione degli Enti ausiliari che gestiscono strutture per la riabilitazione e il reinserimento sociale dei tossicodipendenti, ai sensi dell'art.116 del DPR 309/90; tale atto di intesa conferma nel merito quanto stabilito dalla Regione Emilia-Romagna già nel 1990, specificando ulteriormente i requisiti suddetti;

- nel marzo 1993, l'Assessore ai Servizi Sociali della Regione Emilia-Romagna Odescalchi, in Commissione regionale, dichiarava fra l'altro: "...San Patrignano non ha mai voluto rapporti con il servizio pubblico quanto all'utilizzo di personale delle strutture pubbliche, ragion per cui non aveva senso la richiesta del SERT di Riccione di vedersi assegnati 20 medici per seguire San Patrignano. Noi ne abbiamo previsti 4, per poter entrare nella comunità e poter svolgere i controlli necessari secondo l'atto convenzionale esistente tra la Regione ed il complesso delle comunità, ivi compresa San Patrignano...";

- con deliberazione del Consiglio regionale n. 1857 del 2/2/1994, la Regione Emilia-Romagna recepiva il dispositivo dell'atto di intesa tra Stato e Regioni citato. Riportiamo alcuni passi significativi del documento: "(...) Al personale con rapporto di lavoro subordinato vanno applicate le norme dei contratti collettivi di lavoro che regolano attività similari (...) la cancellazione dall'Albo degli Enti ausiliari è disposta qualora sia accertata la violazione di norme di legge o di regolamento che comportino rilevanti pregiudizi per gli utenti e/o per gli operatori (...) Per le sedi operative funzionanti alla data di entrata in vigore della presente deliberazione con capacità ricettiva, o moduli organizzativi, o locali con requisiti non conformi a quanto previsto dalla presente deliberazione e che per motivate esigenze tecniche non possano essere immediatamente adeguati, l'Unità sanitaria locale competente indica i termini per l'adeguamento e la regione provvede all'iscrizione con riserva all'Albo degli Ent

i ausiliari...";

- la triste vicenda dell'omicidio di Roberto Maranzano nella porcilaia di San Patrignano e del relativo processo ha permesso almeno all'opinione pubblica di appurare che da dieci anni a questa parte è esistito un mondo a parte, quello delle comunità terapeutiche, che non è stato sottoposto ad alcun serio controllo sanitario, economico e fiscale da parte di quello Stato che gli ha devoluto centinai di miliardi ;

- un dato che, invece, non è emerso per nulla è costituito dalla pesante responsabilità della Regione Emilia-Romagna in merito, per cui, a fronte di una normativa regionale in materia di tutto rispetto vi è stato un sostanziale comportamento omissivo della Giunta regionale in materia di controlli e verifiche nell'ambito di San Patrignano, essendo la stessa responsabile delle condizioni di salute di tutti i cittadini, emiliani o no, che usufruiscono delle strutture socio-assistenziali, private o no, presenti nella regione;

- l'8 febbraio 1994 Vincenzo Muccioli illustrava per la prima volta in una conferenza stampa a Milano il bilancio di San Patrignano del 1993. In tale occasione affermava: "...Ho chiesto ai ministri delle Finanze, del Lavoro, della Sanità e dell'Ambiente un'ispezione a tappeto nei conti e nelle strutture della comunità...( "Il Sole-24" ore del 9/2/94);

- dal bilancio 1993 di San Patrignano risulta la corresponsione di stipendi per Lire 4.457.000.000; nei libri-paga sono segnati solo 177 ragazzi sui 2.165 presenti e 60 dipendenti esterni; una pura e semplice divisione porta al risultato di uno stipendio medio mensile di Lire 1.567.158. Nel 1993 San Patrignano ha ricevuto dai ministeri del Lavoro, Giustizia, Interni e Sanità la somma di 4,3 miliardi ("La Repubblica" dell'8/10/94). Dal 1990 al 1992 San Patrignano ha ottenuto 8 miliardi e 600 milioni di fondi pubblici ("Il Messaggero" del 9/5/1993);

- se intendano accogliere l'invito formulato da Vincenzo Muccioli, istituendo una apposita commissione interministeriale che compia un'ispezione accurata a San Patrignano, a tutela innanzitutto dell'onorabilità dello stesso Muccioli; tale ispezione potrebbe servire da modello per altri controlli da operare in altre comunità italiane;

- se intendano accertare, nell'ambito delle rispettive competenze, le eventuali responsabilità omissive rispetto ai controlli su San Patrignano dell'USL 41 di Riccione, dell'Assessore ai Servizi Sociali e dell'esecutivo regionale emiliano nel suo complesso;

- se intendano attivarsi affinché si riunisca finalmente il Comitato nazionale di coordinamento per l'azione antidroga per varare, fra l'altro, un provvedimento ad hoc relativo ai controlli da compiere finalmente nelle comunità terapeutiche private e nei sevizi pubblici e alle verifiche del lavoro svolto da tali enti.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail