E' il titolo di un articolo, a firma Gianni Rossi Barilli, apparso sul manifesto del 4 gennaio. Ne riportiamo alcuni stralci:
"La guerra tra libertari e repressivi è dunque sospesa, con un gesto di sicuro effetto per entrambi dal punto di vista pubblicitario (..). Muccioli aveva buttato lì l'idea di ospitare il congresso degli antiproibizionisti nella sua comunità e il Cora ha preso al volo l'occasione (...). Dietro il colpo di teatro, per ammissione dello stesso Muccioli, c'è lo zampino di Marco Pannella, mago dei paradossi politici, ormai appannato dalla cieca fedeltà alle fortune della destra. Anche lui sembra avere qualcosa da riconquistare, dopo che i radicali hanno trascurato la passione per le battaglie civili, di cui un tempo erano gli unici titolari, per servire più direttamente la <> inalberata dal polo di Fini, Bossi e Berlusconi. Il bisogno di rilancio di Muccioli e Pannella e la fedeltà di entrambi a un solo disegno politico fa sospettare che le carte di questo edificante gioco siano truccate".