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Conferenza droga
Fischetti John - 24 gennaio 1995
Ritornino le siringhe!

tratto da "Il Gazzettino" del 24 gennaio 1995

Droga e Aids / Tirelli "spara" le cifre e rivolge un appello al Comune

E' stato rimosso lo "scambiatore" automatico già collocato in via Montereale ma quell'esperienza ha certamente scongiurato una serie di nuove infezioni

Nel marzo 1993, per iniziativa dell'Assessorato all'assistenza del Comune di Pordenone (la precedente Amministrazione), con fondi statali finalizzati per la lotta alla tossicodipendenza fu istituito un servizio con scambiatori e distributori di siringhe e con distributori di preservativi nelle vicinanze delle tre farmacie comunali di via Mazzini, viale Montereale e via Tessitura di Pordenone.

Gli scambiatori e distributori di siringhe funzionano scambiando una siringa usata con una nuova, oppure erogando una siringa al prezzo di 500 lire al pezzo.

I distributori di preservativi, invece, dispensano vari tipi di prodotto ai costi commerciali, un prezzo medio di una confezione di preservativi da 12 pezzi di 20 mila lire. Attualmente la gestione economica di questa iniziativa dipende dall'Assessorato alle finanze del Comune di Pordenone. Il 23 maggio 1994 è stato rimosso lo scambiatore di siringhe di via Montereale per riferito disturbo alla quiete del condominio presso il quale questo distributore era stato situato. Va rilevato che questo distributore sarebbe potuto essere benissimo sistemato in una posizione vicina, per esempio dall'altra parte di via Montereale senza alcun disturbo ad alcuno.

A questa decisione ha forse anche contribuito la diffusione delle notizie scorrette dal punto di vista scientifico, per esempio del rischio che i bambini avrebbero corso con le siringhe gettate eventualmente per terra.

Con la collaborazione dei farmacisti responsabili delle suddette farmacie comunali, e cioè rispettivamente il dr. Marcon, il dr. Maschio e la dr.ssa Chiaradia, abbiamo condotto prima un'indagine per valutare la situazione complessiva al 31 dicembre 1993, e poi dal gennaio 1994 all'ottobre 1994.

Complessivamente nelle tre farmacie comunali sono state scambiate 7.390 siringhe e acquistate 8.336 siringhe nei nove mesi del 1993 (aprile-dicembre), mentre nei primi nove mesi del 1994 (gennaio-settembre 1994) sono state scambiate 4.180 siringhe e acquistate 5.652, con un calo rispettivo del 43,4 per cento e del 32,2 per cento. Dall'altra parte, invece, 1l numero delle scatole di preservativi acquistati nei dieci mesi del 1993 (marzo-dicembre l993) e stato di 1.075, mentre nei primi dieci mesi del 1994 (gennaio-ottobre 1994) sono state acquistate 1.612 scatole di preservativi con un aumento del 50 per cento.

In tutte le farmacie per circa un mese complessivo i distributori di siringhe sono stati bloccati per vandalismo. Emerge chiaramente che vi è una diminuzione sia della vendita che dello scambio di siringhe. <>, spiega la dottoressa Rosanna Chiaradia, responsabile della farmacia comunale di via Tessitura.

Anche i responsabili delle altre due farmacie comunali, il dottor Maschio e il dottor Marcon concordano su questa interpretazione ed aggiungono: <

Emerge, invece, chiaramente che vi è un aumento dell'utilizzo dei preservativi, e questo è senz'altro per il fatto che i distributori sono accessibili 24 ore su 24 sette giorni alla settimana. Inoltre i preservativi possono essere così acquistati nella più assoluta riservatezza. <>, rileva la dottoressa Chiaradia.

<> sottolineano il dottor Maschio e il dottor Marcon.

L'esperienza di Pordenone, comunque, è positiva in quanto pur non essendo quantizzabile, si può immaginare che un certo numero di soggetti sieropositivi eroinomani non si sono infettati grazie a questa possibilità. Infatti, per un giovane tossicodipendente di Pordenone che deve assolutamente iniettarsi l'eroina vi è la possibilità di accedere direttamente in qualsiasi momento del giorno e della notte, sette giorni alla settimana, a una siringa pulita in cambio di una siringa usata o comunque di poterne acquistare una a modico prezzo.

Prima di quest'iniziativa, l'alternativa era quella di scambiarsi la siringa con un altro tossicodipendente, casomai infetto. Inoltre, con la possibilità di accedere ai preservativi si rende molto più attuabile la pratica del sesso sicuro che è alla base del controllo della diffusione dell'infezione da Hiv per via sessuale. La paura che con gli scambiatori e i distributori di siringhe aumenti il numero dei tossicodipendenti è priva di ogni fondamento. E poi i tossicodipendenti comunque si riuniscono in certe aree della città, a prescindere dall'esistenza dei distributori di siringhe, e se si riuniscono intorno ai distributori il fenomeno non cambia. Inoltre proprio per il fatto che le siringhe possono essere scambiate, è poco probabile che queste vengano gettate e non raccolte e comunque non vi sono problemi per la popolazione generale, in particolare per i bambini. Non esiste caso al mondo di un bambino che si sia infettato pungendosi con una siringa gettata da un tossicodipendente. Il virus è molto labile

e in pochi minuti perde la sua attività infettante.

Invece va sottolineato che ancora oggi nel nostro Paese vi è una nuova infezione Hiv ogni ora e ancora la metà delle nuove infezioni è dovuta a scambio di siringhe infette. Se anche non fossimo interessati alla salute dei tossicodipendenti, dobbiamo pensare che questi nuovi casi costano moltissimo alla società e sono un pericolo per tutti in quanto diffondendosi l'infezione attraverso le siringhe, i tossicodipendenti rischiano di trasmetterla per via sessuale o ancora attraverso lo scambio di siringhe ad altri ragazzi.

La protesta di Milano è pertanto del tutto ingiustificata. Si spera inoltre che la Giunta di Pordenone riutilizzi i distributori di siringhe che è stato tolto anche perché è stato acquistato con fondi statali di un progetto finalizzato per la lotta contro la tossicodipendenza.

prof. Umberto Tirelli Primario della Divisione di Oncologia Medica e Aids -

Cro (Centro Riferimento Oncologico) Aviano -PN-

--- MMMR v3.60reg * Gutta cavat lapidem

 
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