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Conferenza droga
Pezzilli Dora - 16 febbraio 1995
PASSAGGIO IN VOCE

Comprendere cosa significa il prooblema droga, cari compagni e care compagne,

visto dalla parte degli infedeli ovvero dalla parte di coloro che non si

arrendono che intendono rivendicare in ogni momento le ragioni della loro

scelta come le ragioni personali e politiche della loro vita, puo' essere

difficile ma va fatto. Qui ed ora.

Parlare di uninominale secca da porre in relazione alla tragica differenza di

un sistema a doppio turno che consentirebbe alla partitocrazia mafiosa di

accentrare su di se' ogni singolo protagonista dell'universo droga, significa

lottare affinche anche chi si droga possa determinare il futuro dell'Italia e

quindi il proprio destino e la propria vita.

Non a caso la Lista Pannella e' nata e vuole esistere antiproibizionista.

Affermatrice di nonviolenza rappresentante autentica di coloro che non hanno

all'interno dei sistemi partitocratici diritto di parola.

Una volta i fuorilegge del matrimonio, poi la donna e il proprio problema

sulla procreazione responsabile oggi il tossicodipendente, il drogato.

Ben distanti dal comprendere che perfino chi e' malato escluso o meno da una

carrozzella isolato nella sua paura, desideri rappresentarsi come nonviolenza

e decoro esigono, personalmente e individualmente coloro che optano per i

sistemi a doppio turno, insistono nel tentativo di carpirci fraudolentemente

la nostra identita' e la nostra storia.

Ci rappresentano violando ogni principio di comune decenza ci perseguitano

con false immagini, ci trturano quotidianamente e ben di piu' truffano

l'Italia attraverso le loro logiche illogiche contro le quali da sempre ci

ribelliamo. Stare a destra o stare a sinistra e' quindi un falso problema ed

essi lo sanno. In realta' ogni battaglia trasversale necessita di un

protagonista, che abbia il coraggio come Marco Pannella come tanti altri

compagni, che non hanno perso ne' memoria ne' fiducia, di urlare ancora una

volta che il re e' nudo, rendendosi protagonista in prima persona. Noi con

Marco abbiamo imparato sul nostro corpo come sia faticoso partire ognuno

dalla prpria differenza e quanto pagante sia alla fine un "passaggio in voce",

la voce del popolo che grida: "eccola, e' lei l'ho riconosciuta, la drogata,

la mammana, la divorziata," e' lei la voto anzi, il suo modo di distinguersi

paga. Viva l'Italia.

Il voto ci paga, e per giunta ci gratifica di una fatica che ben lungi

dall'essere adeguata al compito che la storia ci assegna ci costringe ad

attendere in ombra. Saper attendere e' e sara' sempre la nostra forza.

Per una riforma autentica nonviolenta del problema droga e' necessario

compagni, e amici scegliere, non fra destra e sinistra, bensi' tra riforma o

non riforma.

Il referendum sull'aborto e' di massima importanza anche per chi si occupa di

droga. I radicali non volevano quella legge, bisogna dirlo chiaro e non

vogliono oggi ripetere l'errore sulla droga. Possiamo essere di pare diverso

l'importante e' saper distinguere e dare e darci fiducia prima di tutto come

prootagonisti del problema. Grazie. Dora

--- MMMR v3.60unr

 
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