| Conferenza droga |
| Pezzilli Dora
- 17 febbraio 1995
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| cari compagni e cari amici, il fatto che una parte del movmento Pannella oggi al Congresso, si preoccupi di divisioni poco proficue sul referendum sull'aboorto getta una luce preoccupante sul proibizionismo in Italia; affermare che il popolo Italiano sia cosi' indecisoo sui suoi principi di fondo crea non solo la mancanza di un valido confronto, bensi' ci riporta con Marco Taradasch a quel dubbio che nel millenovecentoottantotto alcuni non avevano per conto loro mai voluto affrontare, al famoso nodo.Se sia piu' giusto accettare che decida autonomamente il prossimo, ovvero il cittadino italiano o se invece si debba dar ragione ad un proibizionismo sebbene limitato che vede nell'uso del proprio corpo e quindi di qualunque strumento qualcosa che va da altrui deciso indirizzato e possibilmente limitato.Io, considero questo modo di ragionare, prima che ingiusto assolutamente illogico anzi, contrario ad ogni principio libertario che in questo momento viene continuamente sbandierato.In tal senso, l'Italia non si tr |
| ova davanti al dilemma tra fascismo e antifascism, bensi' tra proibizionismo e non proibizionismo, e cio' e valido in ogni argomento, la telematica e' un argomento ad esempio. L'unica cosa che uno Stato puo' decidere e' se questo strumento, droga , aborto, o altro, io debba avercelo per diritto o a pagamento. Su questo sono fermamente antimonopolio, sia che esso sia gestito dal pubblico che esso sia gestito dal privato.Spero che questo assurdo dubbio che dura ormai da troppo tempo da Marco Taradasch venga cancellato raccogliendo e appoggiando la raccolta di firme contro la legge sull'aborto.Lui sa che gliel'ho proposto da molto tempo, e comprendo anche perche' si sia spaventato, non ora spero, troppo tempo di indecisione e' passato, re travicello ha perso.Un caro abbraccio Dora |
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