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Conferenza droga
Di Liberto Luigi - 30 maggio 1995
TESTO DELL'ARTICOLO

Corriere della Sera del 28 Maggio 1995 pag.15

Guzzanti anticipa i dati sulla 194

ABORTI IN NETTO CALO E MENO CLANDESTINI

In 12 anni scesi del 39% gli interventi. Il Ministro: C'è ancora molto da lavorare nel campo della prevenzione

Roma - Funziona la 194, forse la più discussa delle leggi Italiane. Sembrano confermarlo i dati sull'aborto anticipati dal Ministro della Sanità Elio Guzzanti a pochi giorni dalla presentazione ufficiale in Parlamento. Funziona se si vuole leggere in questa chiave la riduzione delle interruzioni volontarie di gravidanza avvenuta nel corso di dodici anni. Si è passati dai 235 mila interventi del 82 ai 143 mila del '94, dicono le statistiche elaborate dall'Istituto superiore della sanità. Un calo pari al 39% sia come numero assoluto di aborti sia come "tasso di abortività" (il numero delle Igv, interruzioni di gravidanza volontarie, ogni mille donne in età fertile).

Diminuito anche il fenomeno della clandestinità. Si che prima del 78 gli interventi abusivi sono stati circa 350 mila. Erano 100 mila nell'83, si sono ridotti alla metà tra il '93 e il '94. C'è ancora tanto da fare, soprattutto a livello di miglioramento dei consultori, spesso poco organizzati specie nel centrosud. Ma non si può non riconoscere alla legge un ruolo di deterrente a questo tipo di soluzioni nascoste. Stabilisce invece il dato sugli aborti ripetuti che si attestano sul 28%: arriva la conferma che le donne utilizzano l'aborto come metodo contraccettivo.

Guzzanti ha fatto queste anticipazioni ieri pomeriggio intervenendo in Campidoglio al convegno "Autodeterminazione e maternità, le donne parlano". "Non entro nel merito del problema - ha tagliato corto il ministro evitando di intervenire su una problematica esposta alle polemiche - . Il mio compito è fare le leggi e farle rispettare. Il mio Giudizio è di tipo sanitario. Certo è che c'è ancora molto da lavorare. Specie per quanto riguarda la prevenzione".

Non a caso l'analisi dei dati passati ha dimostrato come la riduzione degli aborti è più evidente nelle regioni dove il consultorio è maggiormente presente e dove più numerose sono le certificazioni rilasciate per accedere all'Igv.

Il ministro ha inoltre annunciato di aver nominato con un decreto firmato ieri una commissione che avrà il compito di formulare linee guida sulla tutela della maternità. Tre esperti dovranno studiare dei protocolli per la gravidanza cui si dovranno adeguare ambulatori e centri ospedalieri. Le linee guida conterranno ad esempio l'elenco dei ticket e le analisi prenatali (rimborsate dal servizio sanitario), le direttive sul Counselling per convincere la madre a sottoporsi al test dell'Hiv, le indicazioni sui pericoli del fumo attivo e passivo. Una maggior attenzione verrà dedicata ai centri della maternità pubblici e privati. Obiettivo, contenere il fenomeno dei parti cesarei, particolarmente esteso in Italia specie nelle case di cura. M.D.B.

 
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