questa iniziativa governativa è dovuta non già al fallimento della politica attuale bensi' alle pressioni da parte degli altri paesi europei, tutti allineati ed appiattiti sulle Convenzioni internazionali, cioè su quei documenti che hanno sancito la diffusione del mercato delle droghe illegali e deciso di darlo in regime di monopolio alla criminalità.MA
di fronte all'assurdità dell'iniziativa olandese il Presidente del Consiglio dei Commissari di Polizia olandesi, Jan Brand, ha voluto dire la sua e lo ha fatto con parole semplici ma molto significative:
"il nostro lavoro ha concretamente fatto aumentare i prezzi (delle droghe illegali). Grazie a noi i criminali diventano sempre più ricchi. E loro investono sui mercati legali della società".
E' evidente che il dibattito olandese è arrivato ad un punto di svolta, appiattirsi alle richieste dei paesi europei in nome dell'Europa che non puo' tollerare non già il paradiso dei consumatori semmai l'inferno dei criminali, o proseguire sulla strada della legalizzazione?
La polizia olandese, come riportato su Le Soir, dice che è paradossale tollerare l'uso e la piccola vendita e continuare a perseguire i "trafficanti" di droghe leggere e che, l'unica strada, è quella di legalizzare, come sostengono apertamente i Commissari-capo della polizia delle città di Utrecht e di Enschede.
Sinora il solo Commissario capo di Amsterdam sostiene che queste posizioni sono insensate per motivi di "relazioni internazionali".
E' dunque importante contattare i nostri amici olandesi e saperne di più, farli intervistare da radio radicale, vedere se ci sono delle dichiarazioni compiute ecc.... e inviarle con urgenza alle commissioni giustizia e affari sociali della Camera che della proposta di legge del CORA, per una nuova politica sulle droghe e la legalizzazione delle leggere, stanno discutendo.
Se poi si riuscisse a coinvolgere qualche giornalista per averne un articolo non sarebbe male. naturalmente tutto questo rientra nella mobilitazione del cora e federati.
