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Conferenza droga
Rossi Carla - 18 agosto 1995
eroina in Svizzera

Comunicato Stampa

Conoscere per decidere o continuare a "fare gli struzzi"?

La segretaria del CORA Carla Rossi anticipa alcuni dati contenuti nel dossier del CORA sugli interventi di controllo del problema droga in atto in alcuni Paesi.

Il CORA (Coordinamento Radicale Antiproibizionista) sta predisponendo un documento dell'OLD (il n. 5 dell'Osservatorio delle Leggi sulla Droga) in cui, tra l'altro, si riportano i dati relativi ai primi risultati ottenuti nell'ambito della sperimentazione di somministrazione controllata di eroina in atto in alcune città svizzere.

Il documento verrà inviato ai Presidenti delle Regioni e ai Sindaci dei Comuni capoluogo perché ne prendano visione. A tutti verrà chiesto che si attivino, nell'ambito delle rispettive competenze, perchè, ottenuti i necessari Nulla Osta (OMS e Ministero della Sanità), anche in Italia vengano attuati programmi sperimentali analoghi.

Il protocollo di arruolamento previsto dalla sperimentazione svizzera assicura che siano inseriti in tali programmi solo tossicodipendenti che non hanno avuto risultati positivi con altri tipi di trattamento.

I primi risultati che ci arrivano dalla Svizzera:

- la fattibilità del programma e l'accettabilità dello stesso da parte della comunità è ampiamente confermata (l'atteggiamento positivo verso la distribuzione controllata di eroina da parte dell'opinione pubblica è passato dal 59% nel 1991 al 73% nel 1994);

- circa il 75% dei pazienti inseriti nei programmi rimane (di quanti si allontanano: 1/3 è stato escluso dal programma, 1/3 è stato inviato ad altri programmi, 1/3 ha fatto perdere le proprie tracce);

- l'analisi preliminare dei dati conferma il raggiungimento di un importante obiettivo: è possibile fare in modo che entrino in contatto con i servizi soggetti ad alto rischio che altrimenti sarebbero stati abbandonati a se stessi. Dei pazienti in trattamento il 42% è sieropositivo (rispetto ad una percentuale media tra i tossicodipendenti in Svizzera di circa il 20%). Il 70% dei partecipanti, prima di entrare nel programma, era coinvolto in attività criminali droga-correlate. All'inizio del programma l'80% faceva uso anche di altre sostanze (cocaina in particolare), la percentuale va scendendo mano a mano che il programma prosegue (dopo un anno la frequenza risulta dimezzata);

- lo stato fisico dei pazienti subisce un netto miglioramento fin dall'inizio del programma, sia per le visite mediche di controllo cui vengono frequentemente sottoposti, sie per le condizioni di igiene assoluta in cui avviene la somministrazione, sia anche perché l'intervento sulle condizioni di vita (alloggio, pasti regolari, lavoro) costituisce parte integrante del progetto stesso;

- le prime valutazioni costi-efficacia del progetto hanno indotto altre città e cantoni ad iniziare analoghi programmi.

Carla Rossi

Professore Ordinario di Statistica Matematica

presso l'Università di Roma "Tor Vergata"

Segretaria del CORA e Responsabile dell'OLD

 
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