SUL FRONTE ITALIANO
* Marco ha rilanciato l'iniziativa a partire dal referendum co-promosso dai Club e dal CORA. Chiedo scusa per la seguente proposta che immagino sia già in cantiere ma non v'è dubbio che, i primi a cui chiedere le firme, come fatto da Pezzuto e Della Vedova, siano D'alema e Veltroni (e tutti coloro che in questi mesi si sono espressi per la legalizzazione e regolamentazione delle droghe leggere). Mi pare necessario a questo punto che i club e il cora chiedano un incontro ai due (e agli altri) per definire i dettagli tecnici sull'apposizione delle loro firme e sul prosieguo della campagna (peraltro i club avevano chiesto a ignazio marcozzi di fare un giro di telefonate, qual'è l'esito?).
* Marco ha peraltro scritto della necessità di iniziative nonviolente. Arichiedo scusa per la scontatezza: i luoghi simbolo in questo momento sono Riccione e Palermo e, oltre all'iniziativa nonviolenta (che mi pare, al momento, sia stata presa/proposta dai club) credo che il CORA:
* debba denunciare nominalmente i poliziotti e il questore per i fatti specifici di riccione di cui si legge nel rapporto di carla rossi, è palese che costoro hanno agito contro qualsiasi legge (e non solo contro la legge jervolino-vassalli corretta con il referendum);
* debba organizzare a palermo una manifestazione (antimafia?antiproibizionismo) a partire dalle cose dette da giorgio stracquadanio al congresso di san patrignano, in questa occasione rilanciare la campagna di denuncia delle convenzioni internazionali e illustrare/presentare la campagna contro le complicità -di fatto- tra mafia e istituzioni che si concretizzano nell'affermazione delle politiche proibizioniste sulle droghe.
* Sempre sul fronte italiano mi sembra che le due campagne (1)referendum droghe leggere e (2)distribuzione controllata di eroina (come da rapporto di carla rossi) debbano marciare in contemporanea ma debbano essere tenute ben separate al fine di non compromettere la specificità refrendaria.
SUL FRONTE INTERNAZIONALE
* Se... se avessimo i soldi necessari potremmo partire entro tre mesi (per calendarizzare e organizzare) con la campgan di denuncia delle convenzioni internazionali. Di certo bisogna incominciare, anche sottotono, a creare dei punti di riferimento parlamentari.
* Nel frattempo abbiamo prodotto due agenzie volte a costruire il CORA su base europea e stiamo preparando la terza. Per il congresso del cora (primi di novembre) dovremmo avere un progetto organizzativo e politico di massima e anche qualche presenza non-italiana.
* Verso fine anno Kohl e Chirac andranno a rimproverare gli olandesi per la loro politica sulla droga (ritengo che l'arma franco-tedesca sia Europol, nel senso che dovrebbe avere la sede centrale in Olanda e dunque...). E' necessario da subito incontrare i dirigenti olandesi e preparare una mobilitazione per quella data. Una mobilitazione particolare, visto che su questo si gioca il futuro delle politiche sulla droga in Europa e l'Olanda (per quanto concerne l'europa istituzionale) è l'unica che garantisca in termini istituzionali di avere dei port-parole all'interno del consiglio europeo. E' necessario dunque lavorare da subito anche a questo, anche attraverso la mobilitazione in Italia perchè quanti più sindaci e sert si attivino per avviare le procedure per la distribuzione controllata di eroina (come da rapporto di carla rossi).