COMUNICATO STAMPA
IL FALSO SCANDALO DELL'UROD. QUALCHE DOMANDA AL MINISTRO DELLA SANITA'. DICHIARAZIONE DI MAURIZIO TURCO ED ENZO CUCCO DELLA SEGRETERIA DEL CORA, Coordinamento Radicale Antiproibizionista.
Finalmente in Italia si discute sulle droghe illegali e sulle terapie farmacologiche di disintossicazione, grazie al clamore delle polemiche sul falso scandalo UROD. La discussione rischia, però, di essere inutile, non solo per la gente, frastornata dalle diverse dichiarazioni, ma anche per la riforma delle politiche sulle tossicodipendenze di cui il nostro Paese ha bisogno. Per aiutare tutti a capire di più sarebbe importante se il Ministro Guzzanti rispondesse a queste quesiti:
1. è vero che il Naltrexone in USA viene somministrato solo in strutture ospedaliere, trattenendo il paziente sotto osservazione fino a quando non si esaurisce l'effetto del farmaco?
2. è vero che in Italia il Naltrexone è ampiamente usato nelle strutture pubbliche da molto tempo, anche fuori idagli ospedali?
3. quali controlli la sanità pubblica ha effettuato su queste terapie e sui loro effetti?
4. perchè non è possibile effettuare queste terapie in strutture private, anche alla luce della riforma della sanità che si sta attuando nel nostro Paese con i DL 502 e 517?
Il CORA, Coordinamento Radicale Antiproibizionista, ha depositato circostanziate denunce ed esposti presso alcune Procure italiane proprio sull'uso "italiano" del Naltrexone, che potrebbe anche aver causato la morte di qualche tossicodipendente.
Se c'è qualcosa da eccepire sul caso UROD (che usa ampiamente il Naltrexone) è l'ingannevole pubblicità che è stata fatta sulla terapia, visto che superare la crisi d'astinenza non è superare la tossicodipendenza.
Ma il Ministro Guzzanti deve decidere una buona volta di consentire in tempi brevi maggiori sperimentazioni anche di altre terapie, con il Temgesic, o a progetti di distribuzione controllata di eroina. Ed avviare seri controlli sulle terapie oggi usate, farmacologiche o no, i cui costi sono altrettanto consistenti di quelli dell'UROD.
9 settembre 1995
CORA: Coordinamento Radicale Antiproibizionista
Roma, 06.689791