perche', Arnao non ha tutto il diritto di fare tutti i distinguo che vuole, e di non essere d'accordo con chi vuole?

Se vi interessa la mia opinione, come "uomo della strada", nel senso di non impegnato politicamente, vi diro':

Il referendum e' una battaglia persa, farla serve solo a perderla, e perdere non fa quasi mai bene. Soprattutto non fa bene in questi casi.

Non e' un problema di lotta politica, il problema e' l'informazione.

Secondo me se il Cora volesse fare qualcosa di _veramente_ utile, investirebbe un po' di soldini in una traduzione, debitamente commentata e aggiornata, del Consumers Union Report del '72.

Si, proprio un libro del '72. Il fatto che la situazione non sia cambiata quasi per niente, e' gia' di per se' l'esempio piu' chiaro di quanto siamo messi male e di quanto fallimentari siano le politiche proibizioniste.

Invece di battibeccarvi come dei democristiani da strapazzo, investite qualcosa in informazione, che e' la sola arma che possiamo avere contro questo business megamiliardario.

Io investirei tutto il possibile in un libro, scritto bene, che sia leggibile e interessante, come il C.U.R., e lo distribuirei a prezzo di costo.

Finche' la gente crede che ci sia "la droga", i referendum, i convegni, le manifestazioni e le Pannellate (con tutto il rispetto), serviranno a ben poco.

Finche' i mezzi di informazione potranno definire "narcotrafficanti" gente che commercia in stimolanti senza che la gente gli rida in faccia, ci sara' ben poco da fare.

Io la vedo cosi'... ma non e' da ieri che ci penso. Saranno vent'anni.

Saluti

Marco