Forse il CORA dovrebbe darsi una dimensione transnazionale, coerente con quella del Partito, per lasciare spazio alla creazione di una organizzazione formalmente federata nell'Unione dei Riformatori, che dia impulso ed organizzazione concreta della militanza e dell'azione nonviolenta degli antiproibizionisti.Evidentemente la prorita' di questo momento particolare e' la raccolta della firme, ma non per questo dobbiamo impedirci di mettere in causa l'adeguatezza delle nostre strutture, innanzitutto statutarie, nonche' di sfruttare a pieno cio' che gia' gli statuti consentono.