Scherzi a parte, sono molto d'accordo, con quanto scritto da Depetro. Sono e resto più che mai convito che il terreno di lotta dei radicali sia quello del diritto e dei diritti e dei doveri che ne conseguono. Questo cercai di dire all'ultimo congresso di Club e continuo a pensare che il nostro sforzo di produzione e di analisi scientifica debba servire di supporto all'iniziativa politica, come fino ad oggi abbiamo fatto.Insomma, oggi più che mai, anche vista la situazione generale, mi convince l'impostazione pannelliana del "diritto all'ingestione".
Noi siamo antiproibizionisti, prima di tutto, come visione del mondo, poi anche antiproibizionisti sulle droghe. Fino ad ora questa mi è sembrata la posizione più giusta, quella più dura da sostenere ma anche la più corretta dal nostro punto di vista di laici radicali. Oltre mi pare ci possa essere solo l'illusione autoritaria o il pantano assistenzial-paternal-solidraistico-progressista.
Quanto a tutta la vicendadei finanziamenti vedo che sui giornali di ieri e di oggi (nemmeno sul Gioprnale di Feltri) c'è una sola riga. Come sempre, appena si parla di soldi, cala il silenzio di tomba che da anni avvolge tutta la questione.
Mi pare ben fatta la risposta del Cora a Andrea Muccioli.
Povero Vincenzo, che pena mi fanno questi mucciolini incapaci anmche solo di tentare di essere al suo livello.
